Capitolo 8

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Ok. Respira Blu, pensai. Stavo camminando per andare a casa di Luca ma le vocine cominciarono ad arrivare.  Erano però vocine diverse da quelle solite, che a volte si scontravano. Una diceva" non supererai mai questo problema, sfigata" l'altra mi incoraggiava, sussurrando:"fidati di te stessa...lo farai."
Forse ero io che mi ponevo troppe domande e mi facevo troppi problemi, d'altra parte era solo un banale disturbo. O forse no.
Ad un certo punto cominciai a pensare che la mia stupidità si era spinta oltre ogni limite perché alla fine era un semplice malessere e io non volevo confessarlo a nessuno. Che definente.
Ad ogni modo, mentre fantasticavo con i miei problemi la casa di Luca si avvicinava sempre di più, benché io non mi rendessi conto che tutto quel tempo fosse passato e che io fossi già arrivata a destinazione.
Feci un respiro profondo, suonai il campanello e aspettai, in attesa di una risposta.
Dopo circa due minuti, quando avevo perso la speranza che Luca fosse in casa, fece capolino sulla porta, salutandomi con un " buongiorno" per niente formale.
"Ehi"-dissi io avviandomi lungo il vialetto di casa." Come va?"
"Bene,grazie. Come mai da queste parti?"-rispose.
"Devo dirti una cosa..."-continuai.
"Mi devo preoccupare?"- mi disse allarmato.
"No, tranquillo ma volevo parlarti da un po' di tempo e non ho mai avuto il coraggio di farlo". Ok,forse sembrava preoccupante.
Va bene. Vai, pensai tra me e me.
"Senti, io devo confidarmi con qualcuno."-3, 2, 1...-" ho un problema , ma non so perché. Da quando i miei si sono separati, quando sono sola, delle vocine sembrano impossessarsi del mio corpo e piango,fino a non poterne più. Ho bisogno che qualcuno mi aiuti, e così ho pensato a te. Ti prego non dire niente ai miei ma perfavore, aiutami.-dissi esausta.mio malgrado stavo cominciando a piangere, ma me ne accorsi quando ormai era troppo tardi per impedire al mio corpo lo sfogo.
Luca mi venne immediatamente incontro, mi strinse tra le sue braccia e poi mi stampò un bacio. Che bello, pensai, senza rendermi conto che Luca, che era sempre stato solo mio amico mi stava baciando.
Ommiodio, finalmente lo avevo fatto, che liberazione; non riuscivo a pensare ad altro.

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