La Vendetta

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"Aspetta un secondo Valentine, che vuol dire?!" La vampira mi fissò con sguardo interrogatorio e disse:"Come? Non è chiaro?"
"No che non lo è! Insomma come posso essere il suo padrone, lei è una vampira io umano e sono anche..." mi fermai un secondo e stringendo i denti:"e sono anche la tua fonte!"
Lei mi fissò per un attimo con uno sguardo dolce quasi, non so, forse materno e mi rispose:"È propio per questo che sarai il suo padrone, in realtà era propio di questo che volevo parlarti, non posso permettere che accada un altro incidente come quello di una settima fa, avevo gia deciso di affidarti una guardia, con lei al tuo fianco sarai al sicuro, io non posso e non sono in grado di proteggerti sempre, lei sarà una protezione in più." Per un attimo non riuscì a articolare neanche una parola, non riuscivo a credere che lei stesse facendo questo per me, dopo tutto lei era una nobile,una di quelli che ha sterminato gli umani, e che mi aveva strappato dalla mia famiglia solo perchè voleva il mio sangue, anche se non era mai stata cattiva con me e non mi aveva mai fato mancare niente era stata lei a uccidere i miei familiari. Stavo per risponderle qualcosa ma lei mi fermò e mi disse:"Per oggi può bastare Log, torna nel tuo appartamento e riposa, potremo discuterne domani."
"Non vuoi bere stasera?" Lei si girò verso di me e sorridendo disse:"Questa sera non ho fame, puoi andare."
"Come vuoi." Mi chiusi la porta alle spalle e mi incamminai verso il trentesimo piano, mi girai verso la vetrata esterna e mi resi conto che il sole stava tramontando, ero stato a parlare con lei tutto il pomeriggio semza accorgermene.

Arrivato alla porta del mio appartamento notai che era aperta e che qualcuno era all'interno, cercai qualcosa per afrontare il mio 'ospite' ma naturalmente come poteva esserci qualcosa di utile davanti alla porta del 'prigioniero' n.1 del palazzo?
Mi feci forza e aprì la porta e entrai nell'appartamento, sentì un rumore proveniente da una stanza che non utilizavo perchè superflua e aprendo la porta mi ritrovai a fissare una visione assolutamente...celestiale!
Cristal era in accappatoio davanti a me (probabilmente era appena uscita dalla doccia del bagno della camera) con i capelli di un nero corvino con le punte tinte di blu ancora umidi e brillanti, gli occhi che in precedenza mi erano sembrati marroni erano in realtà grigi con delle sfumature azzure che mi fisssavano sorpresi, i lineamenti del viso erano dolci ma ben marcati, e il corpo coperto dall'accapatoio che però lasciava intuire bene le forme.
Non riuscivo a distogliere lo sguardo ma mi aiutò lei, mi sferrò un montane dritto sotto il mento che mi fece sollevare da terra e ricadere qualche metro più indietro, mi ritrovai disteso sul pavimento con il naso sanguinante:"Ma che ti salta in mente?!" Urlai tirandomi a sedere, :"Che mi salta in mente chiedi?! Ti sembra normale entrare in una camera altrui?"
"Camerà altrui? Questo è il mio appartamento!" Il silenzio scese nella stanza, lei restava davanti a me tenendo le mani pintate sui finchi efissandomi con uno sgurdo che avrebbe incenerito qualunque cosa, a un tratto decisi che era ora di rompere il silenzio e rialsandomi dissi:"Comunque si può sapere perchè sei qui?" La sua espessione si addolci un po:"Laby Valentine mi ha ordinato come sai di essere al tuo servizio."
"E quindi?" chiesi con tono interrogativo "Quindi, Logan, da ora in poi..." si fermò mordendosi il labro"da ora in poi vivrò qui." Le parole mi sembrarono completamente sensa senso,
"Scusa credo di non aver capito."
Lei mi guardò con uno sguardo ancora più cattivo e disse:"Da ora io vivrò con lei padrone." A quanto pare non avevo capito male, lei avrebbe vissuto nel mio appartamento e io sarei stato il suo padrone. A un tratto notai qualcosa che non mi sarei mai aspettato, lei stava arrossendo.
La guardai per un attimo poi girandomi dissi:"Scusami, mi spiace di averti messa a disagio".
"No è colpa mia, sono entrata senza di te , tu non lo sapevi..."
"E hai reagito in modo eccessivo" dissi toccandomi il sangue che mi usciva dal naso, lei mi lanciò un'occhiata assassina poi però il suo sguardo tornò sereno"Si, e ho reagito male" disse sorridendo.
"Ci vediamo dopo?" chiesi girandomi verso la parta "Si, a dopo".

Era pasaata più o meno un'ora da quando avevo lasciato la mia nuova 'coinquilina', quando sentì la porta della stanza aprirsi, Cristal uscì dalla camera ( questa volta vestita),indossava una maglia bianca con sopra una felpa nera con cappuccio di almeno due taglie in più che però mi sembrava di conoscere, un paio di leggins grigi e delle scarpe da ginnastica bianche, si sedette sul divano sul lato opposto al mio, per qualche attimo calò il silenzio poi però lei disse:"Non male come appartamento, certo forse un pò spoglio ma non male".
"Un po spoglio? Non c'è praticamente niente, solo le cose essenziali, l'unica cosa che ho voluto fermamente sono le macchine per la palestra, non ho inzione di diventare cubico."
"Le ho viste, sono carine, quanto sollevi?"
"Intorno ai 80 chili" dissi vantandomi "dipende dai giorni"
"Certo..." credo di aver percepito una vina di sarcasmo.
"Non ci credi?"
"Sinceramente?...No."
"Scommettiamo?"
"Ci sto."
Arrivati nella stanza io cominciai a piazzare i pesi sul manubrio mentre lei si appoggiò allo stipite della porta con le braccia incrociate con aria di sfida.
"Avanti, fammi vedere"
Le lanciai un'occhiata fulminea prima di sollevare il manubrio, sntii tutti i muscoli delle braccia contrarsi e bruciare, il manubrio si sollevò lentamente per poi abbassarsi arrivando a sfiorare il mio petto, ripetei l'azione per circa 5 volte poi poggiai il manubrio per prendere fiato.
"Allora? Che ne dici?"
"Si ninte male..."
"Ninte male?"
"Mi aspettavo di più."
"Molto bene allora avanti aumenta il peso." Il vampira afferrò due pesi e li posizionò al loro posto.
"Avanti".
"Aspetta un attimo."mentre dicevo questo la manica della maglia stava gia scivolando per terra.
"Perchè ti saresti tolto la maglietta?"
"Così sto più comodo" afferrai il manubrio e come prima provai a sollevarlo ma appena si staccò dal sostegno non riuscì più tenerlo sollevato, mi franò sul petto provocandomi dolore :"Ma si può sapere di quento hai aumentato?"
Cristal , che fino a un secondo prima rideva come un ebete riprese fiato per rispondermi:" Solo di 100 chili, ninte di che."
"100 chili?! Ma sei matta? Aiutami a toglierlo!"
"No, ora non ne ho voglia forse domani".
"Come domani? Muovi il tuo culo da vampira e aiutami questo affare pesa, non riesco a respirare!"
"Lo sai? che anche se vampira sono sempre una ragazza che tu hai spiato dopo la doccia in accappatoio"
"E questo cosa centra?"
"Be è semplice questa è la mia vendetta, ci vediamo domani mattina padrone... comunque carina la tartaruga."detto questo la ragazza uscì dalla stanza sbattendosi la porta alle spalle lasciandomi solo.

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