Chapter 1

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"Ti giuro Van, se non sei fuori fra 30 secondi, parto."
Certo che arrivare in ritardo il primo giorno non era proprio un bell' inizio.
Presi il mio zaino al volo e corsi fuori di casa. Entrai nell' Audi A4 della mia amica che partì sgommando ancor prima che io potessi chiudere la portiera.
«Oh, ma ciao anche a te, Chleo. Sisi tutto bene grazie, tu?» la presi in giro.
«Ah ah ah, davvero divertente. Non ti smentisci neanche una volta, eh?! E io che pensavo che dopo tre mesi di vacanza ti fossi rilassata abbastanza da non arrivare ancora in ritardo, ma ovviamente tu non cambi mai» disse severa.
«Non farne un dramma dai, tanto è il primo giorno e poi mancano ancora 20 minuti buoni» le tirai una lieve gomitata sorridendole.
Nonostante ci provasse, non riuscì a trattenere il sorriso che pian piano comparì sulle sue labbra.
«Sei impossibile..comunque, come ti sono andate le vacanze?»
Tolse lo sguardo dalla strada e lo posò su di me, mi sorrise dolcemente e io non potei che ricambiarle
«Sono stata a MonteCarlo per un pò, è stato fantastico, mi sono fatta qualche amico, però fidati si è sentita la vostra mancanza» Dico mentre metto una mano fuori dal finestrino e la faccio scontrare con il vento caldo che cerca di spingermela indietro, ho sempre amato farlo sin da quando ero bambina.
«Te invece come le hai trascorse?» continuo poi.
«Quest'anno non siamo potuti partire, quindi io e Jason siamo rimasti qua» Dice non troppo felice.
«Se ti va ci organizziamo per fare una vacanza assieme l'anno prossimo» le dico per tirarla su, «Si vedrá, per il momento incrociamo le dita» dice con un sorriso a 32 denti imitando il gesto.
Restiamo in silenzio ad ascoltare la radio, fin quando non mandano in onda una delle nostre canzoni preferite e, facendoci un sorriso complice, alziamo il volume al massimo e tiriamo giù tutti i finestrini.
Ci mettiamo una mano chiusa davanti alla bocca per usarla come microfono e facendo dei gesti iniziamo a cantarla ad alta voce.

"Come on, come on, turn the radio on
It's Friday night and I won't be long
Gotta do my hair, I put my make up on
It's Friday night and I won't be long

Til I hit the dance floor
Hit the dance floor
I got all I need
No I ain't got cash
No I ain't got cash
But I got you baby

Baby I don't need dollar bills to have fun tonight
(I love cheap thrills)
Baby I don't need dollar bills to have fun tonight
(I love cheap thrills)
But I don't need no money
As long as I can feel the beat
I don't need no money
As long as I keep dancing

Come on, come on, turn the radio on
It's Saturday and I won't be long
Gotta paint my nails, put my high heels on
It's Saturday and I won't be long

Til I hit the dance floor
Hit the dance floor
I got all I need
No I ain't got cash
No I ain't got cash
But I got you baby

Baby I don't need dollar bills to have fun tonight
(I love cheap thrills)
Baby I don't need dollar bills to have fun tonight
(I love cheap thrills)
But I don't need no money
As long as I can feel the beat
I don't need no money
As long as I keep dancing

(I love cheap thrills)
(I love cheap thrills)
I don't need no money
As long as I can feel the beat
I don't need no money
As long as I keep dancing
Oh, oh

Baby I don't need dollar bills to have fun tonight
(I love cheap thrills)
Baby I don't need dollar bills to have fun tonight
(I love cheap thrills)
I don't need no money
As long as I can feel the beat
I don't need no money
As long as I keep dancing

La, la, la, la, la, la
(I love cheap thrills)
La, la, la, la, la, la
(I love cheap thrills)
La, la, la, la, la, la
(I love cheap thrills)
La, la, la, la, la
(I love cheap thrills)"

Nel frattempo eravamo arrivate a scuola e la gente fuori dal cancello ci stava fissando, chi sorridendo, chi sussurrando all'amica qualcosa su di noi e chi impassibile.
Ci guardammo negli occhi e scoppiammo in una grossa risata, finchè la sua non cessò improvvisamente mentre guardava un punto dietro di me.
Seguii il suo sguardo lucido,che indicava un imminente pianto, e vidi Nethan, il suo ex, con un braccio attorno alle spalle di una ragazza biondo platino.
Feci in modo che guardasse me al posto loro e, sorridendole, le strinsi leggermente la mano per poi chiederle «Ti va se entriamo? Devo ancora ritirare il mio orario»
Lei annuì soltanto e tirò su col naso scendendo dalla macchina, mi affrettai, andai verso di lei e la strinsi a me, sprofondando il viso nell'incavo del suo collo.
Sentii le sue lacrime cadermi sulla spalla e istintivamente, la avvicinai ancora di più per poi, mentre le accarezzavo la schiena con una mano e la testa con l'altra, sussurrarle «Chleo, lo sai anche tu che un coglione del genere non merita neanche di respirare la tua stessa aria, figurati le tue lacrime, quindi adesso entriamo a scuola a testa alta facendogli capire che persona stupenda si è perso e facendo rodere di invidia quella sottospecie di abbagliante uscito male che ha sottobraccio, okay?»
La sentì ridere lievemente per poi staccarsi da me e guardarmi sorridente.
Le asciugai le guance, le misi a posto i capelli leggermente scompigliati a causa dell'abbraccio e poi la presi per mano dirigendomi verso il cortile.

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