Sono già passate 2 settimane da quando è iniziata la scuola.
Gli allenamenti stanno andando bene, mi trovo a mio agio nella squadra, l'insegnante è bravo e simpatico. Xavier ha i miei stessi orari di allenamento, e più di una volta siamo ritornati a casa assieme. Non sono una ragazza semplice da capire, sono mooolto strana, ma Xavier per quanto sia un bravo ragazzo e con la testa sulle spalle riesce a capirmi, anche se non mi conosce molto.
Ho la testa che fa malissimo!!!
Ièri sera ho bevuto troppo a quella festa. Papà non c'è per fortuna, è via per un viaggio di lavoro, così ha detto lui. Bah... Io credo che abbia preso una stanza con la sua segretaria, di cui non mi ricordo il nome. C'è sotto qualcosa tra quei due, ma lascio stare non sono affari miei d'altronde. Poi sono felice che papà si faccia una vita dopo quella stronza di mia madre. Detto ciò mi ha proibito di stare a casa da sola; come se avessi 10anni; così sono stata ospitata da Xavier per questi giorni.
Mi ritrovo in questa stanza ,dove sono stata per tutta la settimana, le pareti sono di un blu notte, ci sono varie mensole appese, con delle palle da football, alcune firmate altre no. In altre mensole ci sono medaglie, trofei e altre cose.
Alla mia destra ci sono due grandi finestre, con delle tende blu, ma con un tono più chiaro rispetto alle pareti. Accanto alla porta c'è una cassettiera in legno. Davanti a me invece c'è una vasta cabina armadio mezza vuota e accanto ad essa una scrivania con un computer. Nell'altra parete invece c'è un enorme letto con delle lenzuola Bordeaux e tanti cuscini di varie dimensioni. Alla destra c'è un comodino e una porta, non tanto grande, bianca. Questa da quello che ho capito dovrebbe essere la stanza di Sebastian, il fratello di Xavier. Ha buon gusto lo ammetto.
Sono raggomitolata sotto le coperte, quando qualcuno bussa.
«avanti»
La porta si apre, facendo sbucare una testa boccolosa con un sorriso enorme. Quasi rido da quella scena. Entra e richiude la porta. In mano ha un bicchiere con del l'acqua e una pastiglia. Si siede accanto a me.
«bella addormentata, buongiorno»
«ciao Xavier, ma che ore sono??»
«prendi questa»porgendoti il bicchiere, mi tiro su. «mezzogiorno» dice sorridendomi.
«Oddio!! È tardissimo, ho dormito così tanto?!» agitandomi come una pazza.
«bhe ièri siamo arrivati a casa tardi, e ti sei addormentata su di me. Questa mattina presto ti sei svegliata e hai vomitato, ti sei addormentata poco dopo e ti ho riportato a letto.»
Oddio che imbarazzo, mi copro il viso tra le mani.
«mi dispiace tanto Xavier, non ho fatto niente di preoccupante, vero??»sospiro, e mi copro il viso con le coperte.
«no tranquilla, i miei sono andati a prendere mio fratello dovrebbero tornare tra un po'.
Comunque, per ieri sera..»
Comincia a ridere, ha un piccolo sogghigno sul viso.
«non hai fatto niente di che, hai solo ballato, dando una lezione a Jessica, la tizia con i capelli rossi, ricordi?? Ah e balli bene!» mi guarda sorridendo e riprende
«ti dico solo che è incazzata con te.»
«perché??» se ho solo ballato... Che c'è di male?? Mica ho ucciso qualcuno
«come perché?? Gustavo, il ragazzo che stava con lei ieri, l'ha piantata in asso perché voleva conoscerti »
Lo guardo incredula, mentre lui ride.
«hai finito di ridere?? Non c'è niente di divertente!»
Smette di ridere e mi guarda serio
«hai fegato ragazzina, ma stai attenta. Non sai con chi ti sei messa a che fare, è un consiglio D'Amico. Stai lontano dai guai»
Ho ricevuto il messaggio, ma il suo tono era troppo serio per i miei gusti, c'è dell'altro sotto.
«dai Sara fatti una bella doccia veloce, preparati che tra un paio di minuti saranno qui.» la voce di Xavier mi risveglia dai miei pensieri. Prendo i miei vestiti ed mi avvio verso il bagno, quando mi ricordo di tenebra.
«Xavier dov'è Tenebra??»
«questa mattina mia mamma le ha dato del latte, ora è in camera mia che dorme»
«a quanto pare gli piaci»
«ovvio, avevi qualche dubbio?? Uno come me piace a tutti»
«Ahahah , non esagerare ora »
«ah ieri sera mi sono divertito un casino, era da troppo tempo che non succedeva»
«sono contenta che ti sia divertito, ahahah» gli tiro dietro un cuscino e sparisco in bagno, Xavier sbuca dalla porta
«attenta alle cugine» lo guardò un po confusa, ma ancora prima che gli faccio domande lui è già sparito.
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Una parte di me
Teen Fiction"Non ne posso più di tutto questo schifo! Mi convinco ogni giorno che quest'anno sarà un anno decente, perché soffrire ancora non penso di farcela. Non ho più le forze per combattere. Ho lottato talmente tanto che ormai non so nemmeno qual'è la nor...