Capitolo 2

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Appena entriamo nel locale, Matt ignora le persone con cui sta parlando per raggiungerci e salutarci entrambi con un affettuoso abbraccio, gli porgo il nostro regalo che scarta come un bambino felice e appena nota cosa sia i suoi occhi si illuminano.
<<Come sapevate che volevo proprio questi!>> esclama al settimo cielo rigirandosi fra le mani alcuni accessori per la sua nuova macchina e un nuovo enorme giocattolo a forma di pupazzetto per il suo cagnolino Burnie.
<<Forse perché sono un genio>> ride Jack prendendosi tutto il merito, io gli do una gomitata <<Ma se ho avuto io le idee!>>
<<Io ho scelto!>> ribatte acido, io alzo gli occhi al cielo mentre Matt ci guarda in modo strano <<Ragazzi, è tutto okey?>>
<<Si si>> annuisco mentre Jack nemmeno risponde, e quella precedente sensazione di malcontento di trasforma in profonda amarezza,facendomi sentire male, fingo un sorriso e mentre Jack continua a parlare con Matt e i suoi amici, raggiungo il mio migliore amico Ashton che ho appena visto in lontananza.
<<Heii Ash>> lo abbraccio come non faccio da tanto tempo per via di Jack strappandogli un sorriso dalle labbra, in questo momento ho troppo bisogno del suo affetto, del modo in cui ricambia questo gesto apparentemente così semplice, ma così profondo.
<<Ciao Haiz>> credo sia colpito dal mio gesto così forte, lo sento anche dal tono di voce che ha usato per salutarmi, ovviamente usando il soprannome che nessuno usa, solo lui.
<<Mi fa sempre così strano il modo in cui mi chiami>> rido staccandomi da lui che riprende il bicchiere di punch che aveva posato per abbracciarmi e ne prende un sorso offrendone poi a me, si lecca le labbra umide e risponde <<Se ti chiamo col tuo nome intero, dici che non ti voglio bene perché sembra che sono arrabbiato, e se ti chiamo così ti fa ridere, ma io non voglio chiamarti "Lee" come fanno tutti perché mi sembra un soprannome troppo "gne gne ", quindi, cara Hailee Steinfeld, io ti chiamo Haiz come sempre>>
Sbuffo divertita e lui mi spettina tutti i capelli mostrando in un sorriso le sue stupende fossette dove punto un dito, ride ancora di più e dice <<Ti piacciono ah, le mie belle fossettineee>>
<<Sono cosí morbidose>> mi diverto a far affondare il dito nella sua guancia calda, lui si gira e stampa un bacio piccolo e veloce sulla mia guancia, in meno di ulteriori due secondi il suo sguardo si incupisce guardando dritto dietro alle mie spalle.
<<Che c'e?>> alzo un sopracciglio, mi giro, e noto Jack che incede a grandi passi verso di noi, ecco spiegato tutto, Ashton infatti odia Jack, non riesce proprio a tollerarlo, e ovviamente Jack non sopporta Ash.
<<Più che altro chi c'è...>> ribatte abbassando lo sguardo ed arretrando di pochi passi, mentre il mio fidanzato arriva dinnanzi a noi.
<<Il buttafuori deve metterci il timbro sulla mano così sa che non siamo intrusi, muoviti o ci sbattono fuori entrambi>> dice scontroso mentre mi strattona per un braccio, io mi scanso <<E dov'era prima il buttafuori?>>
<<In bagno>> asserisce secco come un taglio su un foglio di carta ben teso.
Molto professionale un buttafuori che va in bagno lasciando l'uscio incustodito, allora prima di venir spediti a calci via dal locale, lo seguo dicendo ad Ash che torno subito e mi faccio mettere questo timbro sul dorso della mano, peccato io non possa avere come Jack anche il timbro che mi permette di bere essendo lui già maggiorenne, io ancora minorenne, per poco.

Sempre più persone arrivano, il dj alza il volume del sottofondo, la musica mi impedisce di stare ferma, trascinandomi con il suo ritmo travolgente, ma il mio sguardo è un po assente, come la mia mente d'altronde, poiché sono preoccupata per la situazione con Jack, che tralaltro non vedo nemmeno più fra la folla di persone.
<<Si, quindi dicevo appunto che stavo camminando tranquillo, quando questo cane mi ha morso la gamba!>> ricomincio ad ascoltare il discorso dei miei amici chiedendomi come siamo finiti a parlare di nuovo del cane che ha morso Calum tre settimane fa, sospiro guardandomi attorno, quando due dita mi afferrano il mento voltandolo.
<<Che hai Haiz? Sei diventata strana>> domanda Ash lasciando la presa del mio mento, schiudo le labbra per parlare, ma nessun suono esce dalla mia bocca, non voglio dirlo davanti a tutti, allora lo prendo per un polso e facendomi strada fra persone che ballano, parlano e bevono, attraversando tantissime stanze e corridoi, lo porto fino al giardino, dove ci sono poche persone: qui mi sento più sicura a parlare, in un angolo piuttosto appartato.
<<C-credo....>> inizio a balbettare in difficoltà per via del mio rifiuto al pensiero che sto per dire, i suoi occhi cercano di scavare nei miei, e preoccupati mi guardano invitandomi a continuare la frase.
<<...che Jack sia stufo di me>> faccio una pausa nel quale si sente solo un mio sospiro infranto contro il petto di Ash che prontamente abbraccio per cercare conforto, lui posa le mani sulle mie spalle stringendomi a se <<e forse ha un'altra>>
<<Ma cosa...ne sei sicura? Lo hai visto con una tipa?>> chiede accarezzandomi le spalle, io scuoto la testa <<No, ma sorride sempre al cellulare ed è diventato strano e tipo non accetta più "la mia presenza", hai capito cosa intendo...>> lui mostra un'espressione tirata e sospira.
<<Se é vero ciò che dici, allora è proprio un coglione, ma non ne hai ancora le prove dai, non abbatterti>> mormora togliendo una lacrima dalla mia guancia, e sorride dicendomi che andrà tutto bene, che devo stare tranquilla.
<<Ash non è così! Ne sono quasi sicura!>> singhiozzo mentre lui scuote leggermente le mie spalle <<Calmati, staremo a vedere, ora non preoccuparti e goditi la festa di Matt, prima che ti coli tutto il trucco e diventi come la protagonista di quel film dell'orrore che abbiamo visto un mese fa>> mette la sua solita punta di ironia alla fine della frase, così sorrido sbuffando <<Spero non sia come la penso>>

Accompagnata da Ash mi reco al bagno, lui mi aspetta fuori dalla porta, e guardo allo specchio la mia immagine riflessa che porta delle macchie di trucco colato sotto gli occhi, sistemo tutto in un batter d'occhio e sorrido a me stessa come se ciò potesse autoconvincermi che va tutto bene.
Esco dal bagno dove ritrovo Ash, e noto che la porta del bagno dei maschi sia socchiusa.
A causa di una curiosità irresistibile do un'occhiata, mi ha sempre incuriosito vedere la differenza fra i bagni femminili e quelli maschili, niente di perverso o cosa, solo che ho anche sentito dire che nei bagni dei maschi non c'è mai sapone e gli specchi sono più rari.
Pochi millesimi di secondo ed i miei occhi riescono a mettere perfettamente a fuoco la scena che mai mi sarei aspettata di vedere che crea delle irreparabili crepe sul mio cuore che esplode di dolore a questa visione.
Jack colto sul fatto mentre si "riproduce" con una ragazza seduta sul ripiano dei lavandini, riesco persino ad udire i loro gemiti.
Mi sento distrutta, svuotata, tradita.
Avevo ragione, perfettamente ragione.
Presa da una rabbia isterica apro la porta del bagno dei maschi nonostante i richiami di Ash, entro, ed appena lui accenna a girare la testa e mi vede, strabuzza gli occhi allibito, io, anche se poco credibile date le mie lacrime da bambina piccola, gli tiro un doloroso schiaffo lasciandogli il segno degli anelli sullo zigomo.
<<Da quanto è che lo fai?>> domando singhiozzando mentre la troia dai lunghi capelli neri getta nuovamente le mani al collo di Jack come se la mia presenza non fosse rilevante, giuro che sto per strapparle la chioma a mani nude e poi fargliela mangiare.
<<Due settimane>> biascica quasi indifferente, con un'indifferenza che mi sta uccidendo come pugnalate al mio cuore ormai infranto.
Vorrei urlare come mai ho fatto in vita mia, sputargli addosso e picchiarlo anche se so che sarebbe lui ad avere la meglio, ma la mia reazione si limita ad un bisbiglio <<Vaffanculo, stronzo>>

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