Istituto di Los Angeles, anno 2012
Kit Rook zoppicò sui gradini della grande scalinata che occupava il centro dell'entrara dell'istituto dei Nephilim senza voltarsi indietro, ostinandosi a non dar credito alle parole della donna e degli shadowhunters che lo avevano salvato da morte certa.
«Hai detto che qui c'erano un milione di camere da letto, ne troverò una libera. E poi mi chiuderò dentro a chiave. E se qualcuno cercherà di buttare giù la porta, lo ucciderò», ecco cosa aveva detto ad Emma Carstairs guardandola dritto in faccia, cercando di controllarsi e di non crollare lì davanti a quei nephilim. Ed era esattamente ciò che aveva intenzione di fare: rinchiudersi in una camera qualsiasi di quel posto gigantesco e restarci fino a quando non avesse trovato un'altra soluzione, una qualsiasi soluzione che lo portasse lontano da loro e non implicasse la sua morte per opera di un demone.
Appena arrivato al primo piano imboccò senza pensarci il corridoio alla sua destra e, tenedosi un braccio stretto al corpo, aprì con la mano libera la prima porta che gli si parò davanti. Se la richiuse alle spalle dopo aver controllato che nessuno lo stesse seguendo e finalmente si permise un sospiro tremante, in cui erano racchiusi tutta la rabbia, la confusione, la tristezza e il dolore provati fino a quel momento.
Kit non si rese conto di aver chiuso gli occhi fino a quando, riaprendo piano una palpebra, la luce del sole riflessa dall'oceano poco lontano dall'Istituto non lo colpì in pieno viso, quasi accecandolo. Si avvicinò alla grande finestra che occupava la parete opposta alla porta e fissò quello specchio di acqua salata come se fosse stata la prima volta in cui lo vedeva: la superficie azzurra era piatta, senza alcuna increspatura bianca e spumosa, e la luce del sole faceva risplendere l'acqua come se fosse qualcosa di raro e prezioso. Quel colore tanto limpido quanto luminoso gli ricordava i suoi stessi occhi ma anche un altro paio di iridi molto simile, quelle di suo padre.
Suo padre.
Johnny Rook non era mai stato un padre modello eppure Kit era certo, fino a quella mattina, che se mai gli fosse successo qualcosa avrebbe pianto per lui. Invece le sue guance non erano rigate di lacrime e i suoi occhi erano asciutti, come se l'uomo che era stato smembrato da dei demoni mantide nel loro salotto davanti ai suoi occhi non fosse stato davvero suo padre.
Kit si ritrovò ad aggrottare la fronte e, continuando a fissare l'immensa distesa d'acqua davanti a sè, cominciò a riflettere su chi fosse realmente suo padre. Si domandò, pur sapendo di star facendo pensieri inappropriati per un ragazzo che aveva appena perso un genitore, se fosse così strano non riuscire a piangere per qualcuno che, in fondo, lui non conosceva per niente.
Fra lui e Johnny c'erano sempre stati tanti, troppi segreti e ne era ben consapevole, ma quello che gli era stato rivelato quella mattina gli aveva permesso di capire quanto quei segreti pesassero sul rapporto che aveva con suo padre. Johnny probabilmente aveva sempre saputo che in loro scorreva sangue shadowhunter, allora perchè non glielo aveva mai accennato? Perchè tenersi per sè un segreto così grande? E, soprattutto, perchè tenersi lui stesso lontano dai nephilim, facendo poi lo stesso con suo figlio?
Dal quel che ricordava, Kit era sempre stato messo in guarda da Johnny nei confronti degli shadowhunters. La cosa era poi peggiorata dopo la Guerra Oscura, quando gli shadowhunters avevano ricominciato ad accogliere - o, come diceva sempre suo padre, ad arruolare - i mondani con la Vista e solo adesso Kit riusciva a spiegarsene il motivo: Johnny non voleva che lui si avvicinasse o permettesse ai nephilim di avvicinarsi perchè temeva che il suo, anzi, il loro segreto venisse scoperto. Suo padre non voleva assolutamente che lui diventasse uno di loro.
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Beyond the Door
ФанфикATTENZIONE: Spoiler per chi non ha terminato Lady Midnight/Signora della Mezzanotte, il primo libro della nuova trilogia di Cassandra Clare Dal testo: "Kit non voleva essere come loro, per nulla al mondo avrebbe scelto di diventare uno shadowhunter...