Quando credevo di amarti.

Capitolo 3

Appena entro in casa mia madre si avvicina subito.

Ma:Tesoro! Cosa succede? Perchè piangi?

Cerca di abbracciarmi ma io mi allontano.

K: Lasciami in pace!

Corro in camera mia. Odio mia madre. Da un po' ho scoperto che si era trovata un compagno al lavoro, e per colpa sua aveva lasciato papá. Io gli volevo bene e volevo andare a vivere con lui, ma non ha voluto.
Salgo in camera mia. Mi distendo sul letto e con il cuscino sulla faccia, piango.
Sento mia mamma entrare, voglio cacciarla, ma non ho le forze.
Si siede sul letto, mi accarezza la testa.

Ma:tesoro...che cos'hai? Lo sai che odio vederti piangere.

Mi metto a sedere e la guardo.

K:Ma che stai dicendo? Tu sei la prima a farmi piangere. Perché hai abbandonato papá per quello stronzo?!

Ma:Kimberly! Ora stai esagerando!

K:No non sto esagerando, è la verità!

Mi alzo ed esco di casa a mio rischio e pericolo.
Decido di andare in un parchetto abbandonato dove andavo sempre da piccola. Prendo il telefono e chiamo Jessica.

J: Pronto?
K:Jessica
J:Kim...Ma stai piangendo?
K: Vieni al parchetto.
J: Non posso, sto studiando e dopo devo uscire con Logan (il suo ragazzo).
K:Okay, fa niente.
J:Ciao.

Riattacco. Sento dei passi.
Alzo lo sguardo e lo vedo. Non è possibile.
Si inginocchia davanti a me e mi guarda negli occhi.

M: Hai pianto?

K:Tu cosa dici?

Gli dico con un tono calmo. Non ho voglia di arrabbiarmi.
Si siede vicino a me. Io mi allontano ma lui si avvicina e mi cinge la vita.

K:Non toccarmi.

Mi alzo.

M:Non ti sto mica uccidendo.

K:Invece si, mi stai uccidendo dentro.

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