Capitolo 4

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M:Ma che stai dicendo Kim!

K: ti ho già detto di non chiamar-

E poi più nulla. Si avvicina e mi bacia, non so perché ma mi piace. Decido di staccarmi e mi pulisco le labbra con le mani.

K:Ma sei idiota?! Ma come ti sei permesso?!

M: Non ho bisogno di un permesso per baciarti.

Dice sorridendo.Sono furiosa vorrei spaccargli la faccia.

K: Stai scherzando vero?

M:No

Risponde secco e con un' aria da strafottente. Cominciano a salirmi le lacrime, nessuno mi aveva mai trattata così.

M:Oddio, ma tu piangi sempre?

Adesso gli spacco la faccia.

K: Si, si io piango sempre, ma per colpa vostra. Voi maschi mi fate schifo, ma tu sei la persona peggiore che io abbia mai incontrato. Non rispetti nessuno, pensi solo a te stesso e a criticare gli altri, mi fai schifo.

Lui alza gli occhi al cielo

M: Primo non fare la mammina, secondo se lo dici proprio tu che faccio schifo allora non ti ascolto nemmeno.

K: io me ne vado...

Comincio a camminare ma lui mi segue. Ma che problemi ha questo qui?!

K: La smetti di seguirmi?

Non risponde, ma si limita a guardarmi. Gli sventolo una mano davanti al viso

K: Ehi? Ci sei?

M: Lo sai che sei proprio bella?

Lo guardo sorpreso.

K: Quali problemi ti affliggono?

M: Non lo so ma in questo momento vorrei tanto portati a letto.

Non ci credo. È pazzo. Comincio a correre il più lontano possibile da lui, ma è troppo veloce e mi raggiunge. Mi prende con una mano i polsi e con l'altra il mento. Cerco di liberarmi ma lui stringe la presa facendomi male

K:Lasciami subito!

Ricomincio a piangere.

M:Eddai Kim, ci divertiamo solo un po'!

Comincia a baciarmi il collo salendo fino alla bocca dando dei piccoli baci.

K:Michael ti prego, lasciami.

Gli dico quasi senza fiato dal pianto. Ma non mi ascolta e continua a baciarmi. La sua mano che teneva sul mento va più in basso passando sotto la mia maglia. In quel momento riesco a dargli un calcio nelle sue parti intime. Si accascia a terra ed io riesco a scappare.

****
Entro in casa mia e senza salutare nessuno vado in camera mia. Quelle mani sul mio corpo mi hanno fatto venire i brividi.

Dopo qualche minuto decido di andare a farmi una doccia.

Quando esco dal bagno vestita e già con i capelli asciutti vedo mia madre che parla con qualcuno alla porta. Sará il postino. Salgo in camera mia e guardo un po' il computer finché mia madre non mi chiama.

Ma: Kimberly c'è un tuo amico. Scendi!

Amici? Io non ho amici. Curiosa scendo le scale con rapidità e vado in salotto. Vedo Michael seduto sul divano. Appena mi guarda sorride.

Ma: Mi ha detto che siete grandi amici, così l'ho fatto entrare.

Questo ragazzo mi fa paura. Mi segue ovunque.

K: Mamma mandalo via, ti prego mandalo via.

Dico guardando mia madre.

Ma: Non fare la maleducata! Andate su in camera tua mentre io preparo la cena. Michael tu vuoi restare?

Lo fisso pregando che dica di no.

M:Certo, mi farebbe molto piacere.

Oddio.

Ma: Bene, ora salite in camera.

K: Preferisco restare qua.

M: Kimberly smettila!

Sono obbligata. Non voglio fare scenata davanti a mia madre con lui.

Saliamo in camera e mi siedo sul letto. Ho paura.

SPERO VI SIA PIACIUTO! MIRACCOMANDO STELLINATE E COMMENTATE! VI VOGLIO BENE

Quando credevo di amarti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora