POV. MEGAN
Scesi le scale in fretta, stavo morendo di fame ed un profumo mi invase le narici.
Non ci misi molto a trovare la cucina ed appena ci entrai vidi tutti i ragazzi tranne Louis a tavola. Mi sedetti accanto al biondo e aspettai pazientamente il ritorno dell'ultimo.
Mi sentii osservata ed alzando la testa vidi tutti che mi fissavo
《Che c'è?》. Chiesi non capendo i loro sguardi.
《Perché non mangi?》. Chiese quello con la pelle ambrata indicando il mio piatto pieno di pasta.
《Sto aspettando...》. Dissi timidamente, mi sentivo un alieno in mezzo a loro, quella strana.
《Cosa?》. Chiese curioso il riccio.
Non feci a tempo a rispondere che Louis si sedette a capotavola e iniziò a mangiare tranquillamente, appena mise in bocca la prima forchetta iniziai anche io.
Tutti i ragazzi mi guardavano increduli, mi hanno sempre insegnato all'orfanotrofio che finché tutti non erano al proprio posto non si poteva mangiare e bisognava aspettare le persone mancanti per buona educazione, solitamente facevo anche una preghiera per mamma ma mi limiti a ricordarla solo mentalmente per non sembrare ancora più strana. Mi veniva voglia di urlargli in faccia, ma mi avrebbero presa per pazza.
《Che avete ragazzi?》. Chiese Louis notando i loro sorrisetti divertiti dal mio comportamento, cosa che mi fece sbuffare per l'ennesima volta quel giorno.
《E tu che hai da sbuffare ancora?》. Chiese ancora Louis sbattendo la forchetta sul piatto.
《Eddai Lou lasciala mangiare in pace》. Intervenì il ragazzo dalla pelle ambrata in mia difesa. Lo ringraziai con un piccolo sorriso che ricambió.
Louis non rispose e continuò a mangiare, lui e la sua stupida arroganza mi hanno fatto passare la fame, rimasi per circa 10 minuti a giocherellare con il cibo nel piatto, cosa che all'orfanotrofio non potevo fare.
《Hai intenzione di mangiare o no?》. Chiese Louis con un noto scocciato.
《Non ho più fame》. Dissi in un sussurro che però l'uomo sentì.
Ci fú un istante di silenzio e poi si decise a parlare.
《Ok》. Disse solamente.
《Posso mangiarla io... sai il cibo non va sprecato!》. Chiese il biondo euforico... prima o poi imparerò i loro nomi.
Sorrisi e gli passai il piatto mezzo pieno che prese subito, mi venne da ridere nel vederlo così felice per del cibo. Non volevo più stare in quel silenzio noioso ed imbarazzante e decisi di andare in camera mia.
《Posso alzarmi?》. Chiesi a Louis sorprendendo per il mio tono pacato, non avevo voglia di litigare...
《Em... si certo》. Disse con tono confuso guardandomi. Sistema educatamente il mio tovagliolo e mi alzai.
《Con permesso》. Dissi per salutare gli altri ragazzi.
Non mi girai ma sapevo che erano abbastanza scioccati... mi sentivo così fuori luogo.POV. LOUIS
Rimasi molto confuso dal comportamento di Megan, prima mi insulta e poi è tutta ben educata. I ragazzi mi guardavano cercando di capire la mia espressione.
《Non ci credo che ti ha insultato... è troppo ben educata》. Disse Niall interrompendo il silenzio.
《Giuro che lo ha fatto... mi sembra un'altra persona ora》. Ammisi io.
《Ragazzi io devo andare Sophia mi aspetta... grazie per la compagnia》. Disse Liam alzandosi e salutando tutti prima di uscire. Io ed i ragazzi ci sistemammo comodamente in soggiorno.
《Lou perché non presenti Carly a Megan?》. Mi chiese Zayn... Non mi sembrava una cattiva idea, potrebbero diventare amiche.
《Ma per favore non scherzare!》. Disse Harry mettendosi a ridere ricevendosi sguardi confusi da me e Zayn.
《Andiamo ragazzi! Sapete come è fatta Carly non andrebbe mai d'accordo con Megan》. Sentenziò con ovvietà.
《Tentar non nuoce》. Disse Niall beccandosi uno schiaffo sulla nuca da Harry.
《Come puoi essere d'accordo con questa buffonata!》. Chiese Harry sbalordito al biondo.
《Magari faranno amicizia e non starà sola...》. Spiegò Niall.
《Approposito! Devo iscriverla a scuola, mi stavo dimenticando...》. Non ci avevo proprio pensato al fatto che andasse ancora a scuola... che fregatura.
《Mancano solo due mesi》. Mi ricordò Zayn, se fosse per me non la manderei, ma sono obbligato.
《Lo so, ma sono obbligato a mandarla anche se per poco 》. Spiegai anche se era ovvio.
《NON UCCIDERMI》. Sentimmo Megan urlare dal piano di sopra e subito ci precipitano nella sua camera, continuava ad urlare come una pazza.
Apprii violentemente la porta ma non trovai niente... un altro urlo e capii che si trovava in camera mia. Spalancai la porta e rimani abilito alla scena.
Megan sotto le coperte che continuava ad urlare mentre Carla -la domestica- la colpiva ripetutamente con una scopa.
《L'HO PRESA SIGNORE! QUESTA RAGAZZINA È VENUTA A RUBARE! STIA TRANQUILLO!》. Scoppiai a ridere talmente forte che caddi a terra insieme a Niall, Zayn e Harry. Carla ci guardava non capendo e Megan si alzò velocemente e si mise dietro di me spaventata dalla "anziana assassina". Vedere Megan farsi piccola proteggendosi con il mio corpo mi fece una strana sensazione, in fondo anche se con molte difficoltà lei era la mia bambina, io dovevo proteggerla da tutto ciò che la spaventava. Sorrisi al pensiero guardandola stringere la mia maglia ancora dietro di me.
Tornai a guardare Carla e ancora una volta non potei fare a meno di scoppiare a ridere, come poteva Megan essere spaventata da una signora anziana con un grembiule con dei cupcake disegnati sopra?.
《Carla lei è Megan mia figlia, ti avevo già informato del suo arrivo, e Megan questa è Carla la domestica... ma credo che abbiate già avuto modo di conoscervi》. Dissi rimettendomi a ridere.
Carla fece una faccia confusa e subito dopo sorpresa.
《SANTA PEPPINA! Scusi tanto signorina Megan! Pensavo lei serebbe arrivata la prossima settimana, e signor Tomlinson mi dispiace per il disguido》. Disse dispiaciuta Carla avvicinandosi a Megan e accarezzarle dolcemente una guancia.
《Non si preoccupi》. Rispose mia figlia con il respiro ancora irregolare per lo spavento.POV. MEGAN
Stavo curiosando per la casa e mi cimentai nella camera di Louis, quando sentii un suono alle mie spalle, non abbi il tempo di realizzare cosa fosse stato che quando sa mi colpì ripetutamente la testa, spontaneamente mi buttai sotto le coperte come se quel leggero strato di stoffa potesse difendermi... che sciocca.
Ero uscita dalla stanza di Louis seguita dai ragazzi che ancora si prendevano gioco di me... ancora un attimo e si ritrovano senza denti con il naso sanguinante, anche se so benissimo che non sarei riuscita a fargli il minimo dolore fisico.
《La volete smettere?!》. Chiesi arrabbiata per la loro continua derisione nei miei confronti.
《Scusami ma è stata una scena esilarante!》. Disse il biondo continuano però a ridere.
Sbuffai infastidita per l'ennesima volta quel giorno e mi recai in salotto dove mi sedetti sul divano, ammirai per un po' la stanza ben arredata e mi soffermai sulla televisione.
All'orfanotrofio avevamo diverse sale di ritrovo dove gli studenti si recavano nel loro tempo libero a guardare della TV, ma ora ne avevo una solamente per me, potevo guardare ciò che volevo quando volevo.Mi misi a cercare il telecomando, che però non trovai.
《Che fai?》. Nella sala entrarono tutti i ragazzi, sembravano le guardie del corpo di Louis... lo seguivano sempre.
《Vorrei guardare della tv》. Dissi rimettendomi a cercare il telecomando.
《Scusaci ma ora dobbiamo guardare la partita》. Disse il riccio prima di prendere il telecomando del davanzale accanto all'entrata, l'unico posto dove non avevo guardato giustamente...
Mi sedetti delusa sul divano con le braccia incrociate, ma guarda un po' questo che viene in casa mia ed in più mi comanda anche.
《Cos'è metti il broncio ora?》. Chiese il riccio con tono scherzoso che però non mi fece ridere neanche un po'.
《Di certo non sono fatti tuoi》. Sputai acidamente allo sbruffone che mi guardava sorpreso dalla mia risposta.
《Megan》. Mi riprese Louis... Stiamo scherzando?! Lo difende anche?
《Perché ti arrabbi con me è lui che ha cominciato!》. Dissi con tono forse troppo alto.
《NON ALZARE LA VOCE CON ME!》. Mi riprese nuovamente colui che si definiva mio padre.
《SEI TU CHE STAI URLANDO!》. Urlai però anche io a mia volta.
《STAI ZITTA》. Urlò alzandosi in piedi e guardarmi con rabbia esattamente come in macchina.
《NON DIRMI COSA DEVO FARE》. Mi alzai anch'io, stavo giocando con il fuoco e lo sapevo.
Vidi Louis avvicinarsi a passi scelti verso di me, mi prese saldamente per il polso tringendolo troppo forte.
《Prova a ripeterlo》. Disse a bassa voce senza mai staccare il suo sguardo dal mio. Faceva paura.
《Non dirmi... cosa devo fare》. Dissi un po' esitante. Strinse ancora di più il mio polso, adesso il dolore era davvero troppo, la vista si faceva appannata a causa delle lacrime che cercavo di trattenere.
《Prova a ripeterlo》. Ripeté ancora l'uomo che non sembrava avere neanche un po ' di pietà per me.
《Mi fai male》. Dissi solamente sentendo una lacrima solitaria scendere sulla mia guancia.
《Louis lasciala》. Sentii dire a qualcuno dietro Louis che riconobbi come quello con il ciuffo nero.
《Non fai più tanto la dura vero?》. Mi sentivo umiliata, lui si prendeva gioco di me davanti ad i suoi amici... come potrebbe essere chiamato papà un uomo del genere?
Mi lasciò il polso dove potei notare i segni rossi delle sue dita... le lacrime scesero libere e la cosa mi irritata, sono crollata.
Io rimasi in mezzo alla stanza mentre Louis si andò a sedere al posto di prima accanto al biondo e al ciuffo nero... il riccio, che aveva fatto iniziare tutto ciò non c'era nella stanza.Corsi su per le scale sapendo di essere guardata da tutti i presenti nel soggiorno, mi chiusi nella stanza e Urlai... Urlai come mai prima facendo intendere tutto ciò che provavo solamente in esso. Questa sarà la mia nuova vita?
POV. LOUIS
La sentii urlare e il mio cuore perse un battito... ero un mostro
SPAZIO AUTRICE
Boom💣
Cercherò di aggiornare il più possibile per dare un po' più di sviluppo alla storia.
Spero di riuscirci...Serena♡
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I WASN'T ENOUGH? {L.T.}
FanfictionMegan era una solo una bambina di 4 anni quando sua madre l'abbandono. La madre soffriva di una malattia terminale così per non soffrire ancora si sottomisse all'eutanasia... Si ritrovò sola dopo il rifiuto del giovane padre mai conosciuto. Non si s...