Dunque, ero intento a infilare il prezzemolo nel di dietro del pesce finto a mo' di coda, quando Max irruppe in cucina facendo tremare le tazzine e il fuoco dei fornelli.
«Vittoria ha la vaginite.»
Gli avrei potuto anche credere se non avesse avuto due corna da renne di natale mosce sulla testa e uno sbrego di salsa rosa sulla guancia.
«Cazzo, hai infilato il dito nei gamberetti?»
«Ti ci metti anche tu?»
Non posso farci nulla se mi fa girare i coglioni il fatto che io sia ancora in cucina mentre di là sono arrivati già tutti quanti e qualcuno di loro sta rovinando il design del mio antipasto. E poi, la regola che si inizia tutti insieme, eh?, che fine ha fatto? Io ne avevo ancora per mezz'ora, perché il pesce finto bisogna anche modellarlo, cristo. Soprattutto, è appena stato Natale e dobbiamo essere tutti meno stronzi. Anche Max. E almeno fino alla Befana.
«E che ti ha fatto Vittoria?»
«Dalla rabbia le è andato a fuoco il lardo del culo perché ho acceso le candele per decorare la sala.»
«Guarda, già che ci sei, usa i tarocchi per il mercante in fiera.»
«Sì, lo so, lo so, Vittoria è gelosissima di tutte le sue stronzatine new age. Ma avreste anche un po' rotto con questa storia». Come dire che se ribadisci un divieto mille volte, quasi quasi diventa legittimo fare il contrario.
«Max, capisco che ti dia fastidio che al mondo ci sono cose che non puoi fare, ma almeno a Capodanno puoi fare finta che sia così?»
«Così come?» chiede lui inzuppando un dito nella guazzetta di olio, pomodoro e origano delle vongole.
«Che Vittoria ha ragione ad incazzarsi. E tra poco mi incazzo anche io se non la finisci di infilare le dita ovunque, tranne dove...» e tanti auguri al bambinello Gesù.
«Ecco, incazzatevi tutti. In fondo, ho solo cercato di creare un po' di atmosfera, visto che tu non hai fatto nemmeno due decori all'albero.»
E no! Questo no!
«Max, cazzo, io ho cucinato tutto il giorno. E poi potevi farlo tu l'albero visto che eri l'unico al quale avevo chiesto di venire alle cinque per darmi una mano e invece sei l'unico ad essersi presentato alle sette, cosa che avevo chiesto a tutti gli altri tranne che a te!»
Sarebbe stato davvero un gradito regalo di Natale se Max avesse ascoltato fino in fondo la frase. Invece sul potevi farlo tu aveva alzato le mani in segno di resa e mugugnato qualcosa che aveva a che fare con l'inferno e un intreccio di organi genitali. Porta sbattuta in fondo al corridoio e tanti saluti.
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Le regole del buffet
General Fiction"Le regole del buffet" è uno special, un contenuto speciale (il primo di una serie) che intendiamo regalare ai lettori (lettori beta e futuri lettori) del nostro romanzo "anche solo Klop", di imminente pubblicazione. Ci trovate i personaggi e il "mo...