3.

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Il giorno dopo tornai a scuola come se nulla fosse successo. Presi i miei libri dall'armadietto e mi cercai di andare in classe, quando Harry si mise davanti alla porta bloccandomi l'entrata.

"Ciao Louis," disse mordendosi il labbro.

Mentre stavo per aprir bocca, il preside della scuola passò nel corridoio, fermandosi davanti alla mia classe.

"Tomlinson, Styles, cosa ci fate fuori dalla classe?"

"Stavamo parlando di quanti test abbiamo questa settimana" sorrise falsamente Harry.
Gli passai di fianco per entrare in classe quando il preside mi fermò.

"Louis cosa ti sei fatto?" Disse indicato il mio grosso livido sulla guancia.

"Probabilmente è caduto. Vero Louis?"

"No. È stato Harry. Mi picchia tutti i giorni." Finalmente riuscii a dire.

"Styles nel mio ufficio. Sa già come andrà a finire" Ordinò il preside.

Verrà sospeso.

"Cosa?!! Come faccio? Ci sono tantissimi test
questa settimana!"

Urlò per poi guardarmi.
Mi puntò un dito contro e si avvicinò a me.
"E tu me la pagherai. Fuori o dentro questa scuola ti renderò la vita un inferno."

Poi si allontanò.

***
Finite le lezioni mi incamminai verso casa, quando una figura abbastanza robusta si piazzò davanti a me.

"Ne ho abbastanza Harry, togliti."
Dissi.

Si avvicinò ed io indietreggiai.

"Smettila bambolina" disse.
"Ho detto smettila." Mi prese i polsi e quasi mi schiacciò contro di lui.

Per una volta feci quello che mi disse di fare. Si fermò per un momento, probabilmente sorpreso perché lo avevo ascoltato.

"Wow, sai ascoltare?" Mormorò.
"Che shock"

"Tu invece non lo sai fare" dissi quando le sue mani finirono sul mio sedere. "Perché finiscono sempre qui?"

Rise. "Il tuo culo è semplicemente perfetto. E pensavo veramente che l'onore di avere un culo come questo fosse riservato soltanto alle ragazze."

"Cosa vuoi da me?" Sospirai.
"Vuoi picchiarmi?"

"Non lo so.. Forse.. No.. Forse"
Prese la mia mano e l'avvicinò alla sua bocca, per poi baciarla.
Il mio cuore cominciò a battere velocemente.
Non potevo credere che lo aveva appena fatto.
Mi guardò, e per la prima volta vidi i suoi occhi verdi che non erano scusi, ma brillanti e sinceri.

"Vieni con me." Sussurrò.

"Dove?" Chiesi

Sogghignò. "È un segreto."

"Allora non vengo"

"Bambolina.. Non è una scelta."

"Stai dicendo che stai per rapirmi?"

Rise. "Se la vuoi mettere sotto questa luce, allora si. Io lo chiamo, prendere in prestito per un po' di tempo"

"Non puoi prendermi in prestito. Non sono un oggetto"

Alzò gli occhi al cielo.
"Vuoi un altro succhiotto?"

"No-dissi sentendo il suo respiro sul mio collo-per favore"

Le sue labbra ormai toccavano il mio punto debole.

"Troppo tardi"
Prima cominciò a succhiare dolcemente su quel punto, poi diventò aggressivo e mi lasciai sfuggire un gemito.
Ha continuato, trascinando la sua lingua lungo il mio collo. prima di tirarsi via, guardò il marchio che mi aveva appena lasciato sul collo.

"Smettila." Chiusi gli occhi. "Per favore."

"Hai intenzione di venire con me, allora, Louis?" Mi chiese. "Niente lotte o cose del genere?"
"Non posso promettertelo." Sibilai e lui sogghignò.

•••
Scusate è corto.
Aggiorno al più presto:).

Baby Doll ||LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora