Capitolo 1

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Capitolo uno

"Dai,dimmi dove andiamo?"insistetti tirando la manica della giacca di Nick.

Stavamo lavorando in un piccolo bar e da quando Nick mi disse che questa sera mi avesse portato fuori,avevo lasciato le tazze e i bicchieri sporchi nel lavello,ed erano ormai da dieci minuti che stavo tentando di scoprire dove il mio ragazzo mi avrebbe portata.

Esattamente il mio ragazzo.Erano ormai cinque mesi che ci stavamo frequentando ma ci eravamo ufficialmente fidanzati da due.

Tutti questi anni eravamo stati solo due innamorati che si nascondevano dietro la scusa dell'amicizia,ma sapevano entrambi che c'era qualcosa di più profondo.

E poi venne un giorno che finalmente Nick mi chiese di uscire e lì ci fu il nostro primo bacio.

Il bacio più bello della mia vita.

*Madison era convinta del fatto che Nick fosse stato l'unico ragazzo che le avesse rubato il cuore,l'unico che le avesse fatto provare le farfalle nello stomaco,ma la sua perdita di memoria le aveva portato a dimenticare non solo Alex,Sasha,Charlotte,Brian...ma anche il suo unico amore nella vita.L'unica persona che avesse mai amato così tanto .Lei però ancora non lo sapeva.*

"Ti ho già detto che non te lo dirò,Madison!"ridacchiò lui per la insistenza.

A quel punto incrociai le braccia al petto,facendo il broncio.Sapevo che in quel momento potevo sembrare una bambina,ma non era giusto che non sapessi dove sarei andata quella sera.

Avevo diritto di sapere.Cosa mi sarei dovuta mettere?Insomma non potevo mettere un vestitino,se saremmo andati nel bosco,o non potevo vestirmi sciatta se saremmo dovuti andare in un posto elegante.

"Non ci provare nemmeno,il broncio non funziona con me."

Accidenti.

"Ok,ok ma potresti dirmi perlomeno cosa indossare?"chiesi rassegnata al fatto che non mi avesse mai rivelato quale fosse la sorpresa in serbo per me.

"Oh...vestiti come vuoi."si ma così non mi aiutava.

Vedendo la mia faccia palesemente confusa si spiego meglio.

"Nel senso,vestiti bene ma non molto formale."disse.

Annuii solamente e poi ritornai alla mia postazione dietro il bancone.Non volevo che poi il capo mi beccasse a parlare con il mio ragazzo e non fare nulla,è di conseguenza essere licenziata.

*

Esattamente due ore dopo,si fece l'orario di chiusura ed io non potevo esserne più felice.

Slacciai il piccolo grembiule blu che avevo addosso e lo misi nell'armadietto dello spogliatoio.

Presi poi la borsa e il cellulare,e notai un messaggio da Nick.

Messaggio da:Nick

Per le 9:00 sono sotto casa tua ;)

Sorrisi all'istante a quel messaggio e mi portai il telefono al petto.Con lui mi sentivo come una ragazzina di tredici anni innamorata.

Stavo bene,mi faceva stare bene.

Uscii dal bar e dopo aver salutato i miei colleghi e il mio capo,entrai nella macchina e mi diressi verso il mio piccolo appartamento.

Avevo ormai ventidue anni e già da un anno avevo accumulato abbastanza soldi per permettermi un appartamento.

Sapevo che poi il lavoro al bar non fosse stato abbastanza e stavo provando a trovare lavoro in alcune aziende,ma queste erano a due ore da casa.

Parcheggiai davanti a quel solito palazzo bordò,con le scale antincendio,in cui abitavo.

"Gli opposti si attraggono 2"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora