Per caso.

Capitolo 7

Allimprovviso lo vidi e urlando a scquarciagola scappai a piú non posso e invece di prendermi lui caddi io inciampando in un sassolino.
<< aah >> feci un piccolo urlo e lui si fermo davanti a me afferandomi il mio braccio fortemente e mi tirò in modo da farmi alzare e disse lui stonandomi i miei poveri timpandi
<< cosa c'e, hai paura, non hai voglia di tirarmi un altro calcio?!>>
Bloccandomi sia le mani che le gambe e io aggiunsi spaventata ma con voce ovvia
<< si vorrei tirartelo un altro>>e prima che potesse aggiungere qualcos' altro la mamma lo chiamò e disse
<<ora non posso ma appena siamo dasoli ...>>
e non  fini la frase e io in mente a me
<<mi dovrei precupare ??>>
E lui mi guardo ma non aggiunse niente e girandosi mettendo la mano sulla testa sbuffo.
Io approfitai e scappai !
Fermandomi sotto un palazzo mi tolsi i pattini e me ne scappai a casa, l'unico posto sicuro e lontano da Antonio...
Io dissi
" mamma, ci sei" e trovai un bigliettino sul tavolo che diceva
" sono uscita e tornero domani, non ti preocupare resoro vado da zia Sonia a milano. "E io non mi preocupai e andai in giardino a prendere il sole sul prato. Verso 20 minuti dopo andai in giro a farmi una passegiata ma faceva un caldo terribile e la mano che sventolava davanti a me non era sufficiente per avere un po' d'aria fresca e decisi di mettermi un pantaloncino, ma prima di tornare a casa mi fermai al centro commerciale che era a 5 minuti di macchina ma siccome non avevo l'auto andai a piedi.
Pasando la strada, camminando sfrecció un auto a tutta velocità e io spaventata buttandomi per non essere presa mi feci una ferita alla caviglia. Un ragazzo che non conoscevo correndo si fermó davanti a me aiutandomi ad alzarmi e portandomi sul marciapiede mi accompagno nella clinica a due passi da lí. La dottoressa mi mise il gesso ma anche
"Non preocuparti, non e grave. Al massimo 3 giorni e sarai guarita"
E io dopo un grazie me ne andai con quel ragazzo...