È difficile crescere

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La sveglia suonò, ma io non la sentii.
Ero troppo indolenzita per alzarmi e quindi decisi di stare a letto ancora per un pò, fino a che non vidi sul display del telefono che erano le 7:45.
Dovevo entrare alle 8 in servizio, e avevo soltanto 15 minuti per andare in ospedale!
Sorpassando ogni macchina che andava meno di 70 allora, arrivai puntuale a lavoro.
Fu una giornata davvero impegnativa, e come se non bastasse, appena  avevo finito il turno, il mio capo mi chiamò d'urgenza perchè una donna si era piantata un coltello nella spalla e stava perdendo molto sangue!
Dopo 3 ore si operazione, uscii dall'ospedale alle 23 e decisi di andare al bar a bermi qualcosa. Quando arrivai a casa mi lavai e mi misi sul divano: putroppo ero cresciuta, e non avevo più mia madre che mi preparava la cena, o mi rimboccava le coperte. Ero diventata grande. E più crescevo più aumentavano le mie responsabilità. Ma qualcosa di positivo c'è ad essere grandi, e questo l'avrei capito molto presto...

Cosa intendeva la nostra protagonista con questa espressione? Lo capiremo molto presto...

Un anno in chirurgia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora