Mi sto dirigendo, di malavoglia a scuola.
Non sembro neanche io.
Indosso dei leggins e un maglioncino nero con una giacca nera in pelle.
Chi avrebbe mai detto di vedermi vestita così?
Del trucco non e ho potuto fare a meno.
Avevo occhiaie veramente orride. Eyeliener non e ho potuto fare a meno.
Mascara, ever.
Rossetto bordeaux c'è.
Ormai sono davanti scuola, nell'atrio non c'è nessuno.
La campanella è già suonata dato che sono le otto e sette. Mi toccherà sentire la ramanzina di quello di tecnica, che palle.
Busso alla porta ed entro.
"Buongiorno." Dico andando subito al mio posto.
Noto subito Andrea, non si è seduto al nostro banco, menomale. Si vede che è triste anche lui.
"Ci siamo alzate tardi stamattina, signoria?"
"Già."
"Per quale motivo?"
No ma, i cazzo suoi?
"La sera ho fatto tardi."
"Ah! Queste discoteche! Sono la rovina della gioventù d'oggi!" Si lamenta.
"Non sono andata in discoteca,prof."
"E perché ha fatto tardi?"
"Conseguenza di un litigio."
Guardo la causa, e abbassa lo sguardo. Poi poso lo sguardo sulle mie amiche, alle quali sorrido per dire "poi vi spiego" per ora le ho trascurate parecchio.
Troppo.
-
Passano tre ore pallosissime,alle quali non riesco a stare attenta. Disegno cose incomprensibili sul banco, beccandomi di qua in là qualche rimprovero.
Finalmente la ricreazione.
"Allora? Che è successo?" Dice Ludovica.
"Ho capito che era successo qualcosa dell'abbigliamento!" Continua Cassandra.
"Beh, ragazze...Ci siamo lasciati."
Lo guardo, dato che anche lui si è restato in classe a parlare con i suoi amici."PERCHÉ?!" Urlano all'unisono.
"Ssh, piano. Ho pensato fosse meglio così. Litigavamo spesso. Troppo. E poi lui non accetta il mio passato. Com'era prima. Solo che non capisce che lui mi ha cambiata, non mi ha mai amato." Dico queste ultime parole alzando il tono della voce, in modo tale che mi senta.
Vedo avanzare verso di noi il suo migliore amico, Salvatore.
"Mel..."
"Salvatore, è inutile che vieni per dirmi che mi ama. So che non è mai stato realmente così, e me l'ha dimostrato."
"Come?"
"Un ragazzo che non accetta il passato sella sua, ormai ex, ragazza, non può ritenersi innamorato. Ormai è andata così. Puoi andare."
"Comunque, anche lui ha pianto ieri."
"E io ho riso, sai?"
"Lo so che ci stai male, ma anche lui."
"Se l'è cercata lui. Io, di sicuro non ho fatto niente. Il mio unico sbaglio è stato essermi innamorata di lui."
"Allora sei innamorata."
"Non ho mai detto il contrario. Ma devo dimenticarlo."
"Per forza!" Conclude Cassandra,che mi sorride.
"Tranquilla! Oggi pomeriggio fra amiche! Shopping a volontà!"
"Grazie ragazze, e scusate se per ora sono stata assente con voi, ma sapete..l'amore..."
"Ma tranquilla!" Mi abbracciano.
"Ci sono sempre io eh. Non lo farò mai più, sennò, se vi perdo, non vi ritroverò tanto facilmente." Ci stiamo per emozionare.
Ma la ricreazione finisce, e altre tre ore passano noiose. Con qualche sguardo, tra me e quel ragazzo, che dovrà diventare solo un ricordo.
***
Come promesso,oggi pomeriggio shopping!
Per uscire, al posto dei leggins, metto dei pantaloncini neri di pelle a vita alta, con dei collant trasparenti,ai piedi semplici Convers bordeaux.
Inutile dire, che mi sono divertita parecchio.
Mi erano mancate.
E abbiamo pure comprato un pò di cose. Io ho preso: un parcha (o parka,non so come si scrive,ehw), dato che siamo ad ottobre. Tre o quattro top, due felpe, due maglioncini, un jeans skinny, strappatissimo, e qualche trucco da Kiko. Scusa papà!
La sera,prendiamo una pizza e qualche birra che consumiamo da Cassandra, ritornando ai vecchi tempi, quanto avevano 12 anni.
Idea di Ludovica. Fare scherzi telefonici. Ho le lacrime dalle forti risate. Sono stremata.
"Pronto,signora. Paolo è in casa?"
"Non c'è nessun Paolo qui."
"Io sono Francesca!"
"Ma Paolo chi?! Francesca chi?!"
"Quelli della Divina Commedia! Siamo resuscitati! Grazie a suo marito, Dante. AHAHAHAHAAHA."
E poi un'altra:
"Pronto,signora. C'è suo marito?" Con voce sensuale.
"Sì, chi è lei?"
"Sono Giulia. Una spogliarellista. Suo marito mi scopa ogni sera senza alcuna pietà. Dice che lei non gliela da e che io sono una vera bomba a letto."
"CORNUTOOOOO." Sentimmo dire per poi sentire un botto.
Ops.
Scoppiamo a ridere come non mai, siamo ormai a terra dalle risate. Stop!"Beh, ragazze, che dire. Grazie!"
"Ma di che!? Figurati!"
Ci riuniamo in un abbraccio e poi ci salutiamo per andare ognuna a casa sua.
Giornate piene di emozioni contrastanti.
-Spazio autrice.-
Saaalve! Sì,tranquilli. Sono ancora viva. Lo so,il capitolo è tutto una merda,e vi prego di non giudicare per questo,lo so già da me,ma non potevo non aggiornare,erano secoli che non lo facevo.
Comunque,continuo non appena il libro arriverà a 73K di visualizzazioni,805 stelle e 41 commenti,ovviamente sensati. Se non avete ancora votato e commentato i capitoli precedenti,correte a farlo! Su,so che ce la potete fare! Sennò,niente capitolo!
One kiss, baby.
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-The contrast of Sex.-
Teen FictionIl contrasto del sesso: quando il sesso diventa amore. 26.11.2016 #3° in casuale.