capitolo 4

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Mi portò in quella che riconobbi subito essere casa sua. Durante il viaggio calò il silenzio e un grande imbarazzo. Tuttavia non sapevo e non riuscivo a capire cosa volesse da me e cosa pretendesse portandomi a casa sua. Nonostante tutto cercavo di essere il più gentile possibile per non aggravare la mia situazione.
Casa sua era grandissima. Appena entrata quello che mi colpi subito fu la parete piena di sue foto.

《Ti piacciono? Rappresentano tutti i viaggi che ho fatto...quella è di qualche anno fa. 》iniziò a raccontarmi.
La foto raffigurava lei di cui ancora non sapevo il nome e un' altra ragazza che si baciavano. Sembravano molto unite. Si vedeva che c era amore tra di loro. Non capii bene perché ma in quel momento mi salì un moto di gelosia dentro. In quell'istante avrei voluto essere io l'altra ragazza che tra l altro era molto bella.

《Chi è lei?》chiesi incuriosita

Lei mi guardò un attimo senza rispondermi.

《 Si chiama sophie. Nessuno di importante. E comunque niente che ti riguardi. 》

Ero dannatamente gelosa anche se ancora non potevo spiegare questo sentimento ma anche incuriosita.
Come se fosse del tutto normale senza curarsi della mia presenza si tolse la parte di sopra della divisa e rimase con solo addosso una canottiera nera. Le guardavo le spalle. Grandi come quelle di un uomo. Aveva dei bicipiti grandissimi e su entrambi aveva tatuaggi ovunque.

Quello che mi colpì per primo era il disegno di un enorme teschio che baciava una donna. Nell altro braccio aveva tatuata una pistola.

《 Perdonami ma fa caldo qua.. e sono molto stanca, spero non sia un problema per te. Gradisci qualcosa da bere? 》mi chiede

《Una birra grazie 》le dico

《Perfetto. Allora vada per due birre. 》mi risponde accennando un sorriso.

Mi lascia da sola in quell'enorme salone . Mi siedo e mi guardo intorno. Il grande divano rosso di pelle circonda buona parte del salone. Ai piedi un tappeto nero ed un tavolino e nella parete di fronte a me una tv al plasma nera gigantesca orna la stanza. Per il resto la stanza è un po spoglia. Priva di foto a differenza del vano d'entrata. Mi chiedo chi sia quella ragazza raffigurata. Spero di aver tempo per scoprirlo.

Ritorna la sbirra misteriosa con in mano due bottiglie di birra. Ha sicuramente avuto tempo di cambiarsi perché indossa un top molto sportivo che lascia intravedere dei bellissimi addominali scolpiti e una pelle decisamente abbronzata. Un pantalone della tuta per niente attillato invece le ricopre le gambe. Sembrava un uomo. Forse non solo per l abbigliamento ma anche per la mancanza di seno. Totalmente inesistente. Nonostante quei pantaloni non fossero decisamente stretti non potei non notare il suo sedere sodo e perfetto.

Questa donna era una dea greca. Che voglia che avevo di posare la bocca su tutto il suo corpo. Deve essersi accorta che mi sono decisamente persa a guardarla perché nelle sue labbra si forma un sorrisetto beffardo.

《Allora Alexa..raccontami un po di te. Ho voglia di passare del tempo assieme. Chi lo sa.. magari...》mi dice

《Magari cosa? 》le rispondo.

Lei non mi risponde. Posa la sua birra nel tavolino ai nostri piedi e mi prende la mia dalle mani. Mi mette una mano dietro la nuca e in modo quasi aggressivo spinge la mia bocca sulla sua senza dire nulla.

Cerco di respingerla ma è molto piu forte di me. Mi dimeno per staccarla dal mio viso ma senza successo perché con forza mi schiude la bocca e intreccia la sua lingua alla mia..
DIO MIO..MI STO SCIOGLIENDO. CHE BUON SAPORE CHE HA.
Ma non posso, questo è tutto assolutamente sbagliato. Io non ho mai baciato una donna. E nella mente mentre mi gustavo il suo bacio continuavo a ripetermi
Io sono etero, io sono etero, io sono etero. Ma più la baciavo e più cazzo mi piaceva.

Riesco ad allontanarla da me in maniera brutale e la schiaffeggio.
Mi guarda con gli occhi spalancati, le guancie rosse e una espressione incazzata.

《 stupida sciocca. Non sai in che guai ti sei messa. Non provare più a schiaffeggiarmi. Ho posato gli occhi su di te hai capito?? Sei mia e oggi ti farai scopare per bene, sarà meglio che non opponi resistenza e godi insieme a me altrimenti dovrò prenderti con le cattive. E immagino sia per te molto più piacevole se io ti prenda con le buone fidati. 》mi sputa in faccia

In quel momento non ci vedo più e faccio riemergere tutta la mia maleducazione. Ho bisogno di fare la dura per potermi proteggere. Mi sento nuda ai suoi occhi.

Mi sta mettendo in difficoltà e in imbarazzo. E la mia strafottenza e il mio odio sono l unica cosa che mi possono fare da scudo nei confronti di queste sensazioni che sto iniziando a sentire nel petto e che non mi fanno respirare.

《Vai a fanculo stronza. Mi fai schifo. Baciarti mi ha fatto solo che ribrezzo. Non lo capisci? A me piace il cazzo., il cazzo quello che hanno gli uomini in mezzo alle gambe capisci? Ho voglia di un uomo, ho bisogno di un uomo che mi faccia sentire donna. Non di una stupida sbirra come te che si atteggia ad uomo,si approfitta della divisa,del suo potere e che solo mi vuole prendere con la forza. Spostati e fammi uscire di qui. 》le dico con brutalità.

Avevo paura. Pensavo mi prendesse con forza e si approfittasse di me per farmi rimangiare tutto quello che avevo appena detto,ma in quel momento qualcosa nel suo viso cambiò.

I suoi occhi divennero più dolci,la sua espressione più gentile.
Alzò una mano ma non per schiaffeggiarmi se non per spostarmi una ciocca di capelli dietro l orecchio.

Dopo un minuto di silenzio che parevano ore perso a contemplarmi e dove io la guardavo von rabbia repressa,finalmente mi risponde.

《 lasciati andare. Non ti dirò perdonami per i miei gesti bruschi perché lo rifarei. Il fatto è che non sono riuscita a controllarmi. Dio. Io credo che tu ti sia vista. Hai un corpo che rimane impresso nella mente. Da quando ti ho vista oggi non faccio vhe chiudere gli occhi e immaginarti tra le mie braccia. Non mi era mai successo di volere cosi tanto una persona sconosciuta. 》mi ripete

《 si però non puoi obbligarmi. Perché non ti arrendi?》le dico

《Il fatto è che non sono abituata ad arrendermi Alexa. Quando voglio qualcosa cerco di averlo comunque. E quando voglio una persona me la prendo. Vedi tu non mi conosci e per convincerti a rimanere voglio raccontarti qualcosa su di me.》

Si interrompe. Mi guarda e mi accarezza il viso.

《 Ho scopato con diverse donne. Mi sono accorta di essere omosessuale all'età di 12 anni. E adesso ne ho 25. Sono 4 anni che continuo a scopare con ogni donna mi passi tra le mani. E di qualsiasi età. Purtroppo però non provo un orgasmo come si deve con nessuna. Non so perché. Credo di non essere abbastanza coinvolta. Non ci riesco. È piu forte di me. E capirai anche tu che questa è una situazione abbastanza estenuante. Mi sta rendendo pazza. Ne ho bisogno. 》 si interrompe di nuovo.

《Continuo a non capire cosa cerchi da me. Cos'è che vuoi?》mi affretto a dire

《Mercedes la ragazza del bar,lei è una di quelle. Da quando l ho scopata la prima volta non riesce a lasciarmi andare. Il fatto è che io riesco a far godere tutte le donne che tocco. Ma loro non riescono a far godere me. La odio, mi sta sempre tra i piedi ma grazie alla visita che le ho fatto oggi ho potuto conoscere te. Dio mi sei piaciuta subito. Quando ti ho vista ho capito nell'immediato che dovevo averti. Forse puoi essere tu la ragazza in grado di farmi provare quello che ormai non provo da tempo. Mi fa impazzire solo guardarti immagina scoparti.》 .

Ero allibita. Non sapevo cosa rispondere. Ormai non si trattava più di rimanere solo per evitare il peggio. Non potevo più afferrarmi a quella bugia. Dovevo riconoscere che mi piaceva. Era fottutamente sexy e avevo voglia di farmi toccare da lei.

Per non risultare incoerente a lei non lo dissi questo. Ma dentro di me lo sapevo e almeno con me stessa non potevo più fingere.
Volevo sentire cosa si provava avere le sue mani addosso.

《 Vieni in camera Alexa, te lo ordino. 》mi ordina.

Non potevo rifiutarmi. Ne avevo voglia.

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