capitolo 11

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Alexa's POV

La vedo allontanarsi e mi sento una stupida.

Sono stata spinta dalla gelosia che ho provato a vederla con Mercedes e ho fatto una cazzata.

So che Elizabeth mi ha solo toccata il sedere e baciata. Per fortuna non abbiamo fatto altro, però adesso riesco a sentirmi una merda lo stesso.

Ho sbagliato. Avrei dovuto parlarne prima con Julia quantomeno per verificare se tra lei e la mia odiosa collega fosse successo qualcosa la notte scorsa.

Dovevo immediatamente chiarire con lei. Io la amavo. Si lo ammetto. La amo. E ho fatto tutto questo per gelosia e ripicca.
Mi sono comportata come una bambina infantile alla quale hanno rubato il lecca lecca.

《Ehi stai bene?perdonami Elizabeth. Non volevo che accadesse questo. Mi dispiace di aver fracassato e che sia stata proprio tu a subirne le conseguenze. Non dovevo metterti in mezzo nella mia stupida ripicca. 》le dico costernata

《Ma chi era quella ragazza Alexa? Cioè voglio dire chi era e perché mi ha picchiato anche uno scemo lo capirebbe ma quello che non so è...chi è te per lei?
La tua fidanzata, una ragazza che si è solo invaghita di te o cos' altro?》mi chiede subito

《Non stiamo insieme, non è la mia ragazza. La conosco da poco e sembra che ci sia un legame speciale tra noi.

Fino a poco fa pensavo fosse solo da parte mia ma da quello che ha detto poco fa credo che anche lei provi lo stesso. Ieri sera l'ho vista uscire con una con cui si frequentava. Una mia collega.

Dopo un litigio l'ha portata via con sé a casa sua.
Credevo volesse ancora lei ma evidentemente mi sbagliavo. Sono stata sciocca perdonami se ti ho usata non lo meritavi. 》le spiego.

《Non preoccuparti. Ti riaccompagno a casa?》mi chiede

《Si grazie. Per favore.》le rispondo io.

Durante il tragitto in auto le spiegai meglio la storia di me e Julia. E anche lei mi convinse che dovevo farmi perdonare. Passai dieci minuti a scusarmi con lei. Dopodiché mi lasciò di fronte all'albergo e prima che scendessi mi disse:

《So che non ti vedrò più comunque voglio che tu sappia che sei hai bisogno di un'amica io ci sono. Sono contenta di averti conosciuta oggi.

Vedrai che la tua nuova casa diventerà spettacolare una volta finita di arredarla.
Come venditrice immobiliare ho fiuto. Ho affittato la casa perfetta alla ragazza perfetta.

Ah ricorda tra due giorni potrai già trasferirti..》mi ricorda.

《Grazie di tutto Elizabeth. Ciao. 》la salutai per sempre. Non credo ci saremmo riviste.

Alla fine lei non mi interessava quindi non è stato un grande sforzo.

Salii in albergo, presi le chiavi della moto e anche se erano le tre del mattino decisi di andare subito sotto casa di Julia. Non so se mi avrebbe risposto ma valeva la pena il tentativo non potevo aspettare un minuto di più.

Guidai a tutta velocità per le strade del centro e una volta arrivata nel suo quartiere mi attaccai al citofono.

Non aprì nessuno.

Ma dopo poco una voce dietro di me disse

《Che vuoi?. Non ero in casa. Dovevo camminare da sola per i fatti miei. Avevo voglia di pensare. 》mi disse Julia arrivatami da dietro.

《Julia per favore ho bisogno di parlarti. 》le dico.

《Non so che cosa vuoi dirmi ma...forse è il caso che io ti lascia andare. Non sono la persona per te Alexa. 》mi risponde col viso basso mentre si guardava i piedi.

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