Capitolo 1B

78 27 2
                                    

Shailene:
Mi sveglio e cosa non molto diversa dalle altre mattine mi trovo per terra.
Mi vesto di fretta ed esco di casa. Inizio a correre come una disperata per strada, non posso arrivare di nuovo in ritardo, finiró di sicuro nei guai! Mi presento, mi chiamo Shailene e ho 18. La mia famiglia é composta da: mamma, papà, mio fratello Bryan, io e mia sorella Ashley. Mio fratello ha 19 anni e mia sorella Ashley ne ha 15. I miei genitori viaggiano molto per lavoro e quindi io e i miei fratelli, ormai viviamo da soli, non é poi così brutto.
Sto ancora correndo, guardo l' orologio, ma ormai sono già in ritardo! Entro dentro la scuola, salgo le scale e arrivo davanti alla classe, busso ed entro.
"Mi scusi prof, non capiterà più, promesso!", dico tutto d' un fiato.
"Eh no signorina! L'ho già avvisata, oggi é in punizione! Rimarrà a scuola fino alle 6!", é severa.
"Prof, ma non posso rimanere fino alle 6, ho un concerto!",
"Non mi importa signorina! Lei é in punizione, ora si vada a sedere!", mi indica il banco e io ormai senza speranza mi siedo.
Ho un concerto, suono il violino da quando avevo 3 anni e partecipo a molti concerti e stasera devo partecipare ad uno di essi! Inizia alle 7,30 ma devo essere li alle 6, come farò?!?

Le ore scolastiche finalmente finiscono e mi dirigo verso l' aula della "punizione", apro la porta e vedo un ragazzo. É davvero bello, é cosí concentrato a leggere un libro che non mi nota per niente, e io gli passo accanto come se nulla fosse.
Mi siedo e tiro fuori il libro di musica e inizio ad ascoltare la musica dal mio mp3, quella che avrei dovuto suonare questa sera, ma qualcuno mi tocca la spalla.
"Ciao, sono James, anche tu in punizione?", mi sorride.
"Emh...ciao,si sono in punizione" dico senza dargli tanta importanza.
"Come mai in punizione?", mi sento a disagio, non mi piace quando la gente mi fa tutte queste domande.
"Colpa dei ritardi", dico a bassavoce.
"Pure io! Pensavo di essere l' unico ritardatario! ", inizia a ridere. Devo ammettere che ha una bella risata.
"Allora, che cos' é?", indica il mio libro di musica.
"Ah, un libro di musica", dico entusiasta. Stiamo parlando della mia vita, vivo per la musica, é tutto per me!
"Tu suoni", si mette davanti a me con aria interessata
"Si suono il violino", rispondo imbarazzata.
"Che bello! Ho sempre voluto suonare uno strumento!", dice tutto contento, noto che i suoi occhi si illuminano.
"Tu cosa fai?", continuo la conversazione.
"Io? Ahahah, niente. Sono un normalissimo ragazzo con una vita monotona", sorride ancora. Potrei sciogliermi a causa del suo sorriso, ha qualcosa di speciale.
"Ho qualcosa di speciale però" dice sorridendomi.
"Tipo cosa?"
"James Finch!"
Veniamo interrotti dalla segretaria.
"Sono arrivati i tuoi genitori,puoi uscire"
Si alza davanti ai miei occhi.
Ma io lo fermo
"James! Cos'hai di speciale?"
"Lo scoprirai ..."
"Shailene" sorrido
"Lo scoprirai Shailene".
Passo il resto del tempo a ripassare i brani,ma non riesco a stare chiusa in questa stanza, devo uscire.
Chiamo Isaac.
Isaac, il mio fratellone.
Ci conosciamo da quando siamo nati e insieme siamo una squadra imbattibile.
Ci vogliamo tantissimo bene, io ci son sempre stata per lui, nei suoi momenti bui, nei suoi alti e nei suoi bassi.
Insieme abbiamo fatto le pazzie più stravaganti che si siano mai viste, siamo un puzzle che si completa: stesso carattere.
Basta uno sguardo per capirci,ecco perché gli voglio così tanto bene.

In 20 minuti sento un rumore contro la finestra.
Eccolo.
Il segnale.
In poco tempo ho il via libera, e scendo dalla finestra, che si trova a poco dal cortile esterno.
Lo trovo li in piedi.
Capelli castani, occhi neri e media altezza.
"Ei sbrigati"
"Ci sono"
Corriamo e in poco siamo in macchina di Isaac.
"Grazie"
"Zitta"
Gli do un bacio sulla guancia.
Entriamo in casa e mi inizio a preparare.
Indosso un vestito nero, lungo fin poco sopra al ginocchio, e i capelli li raccolgo in una coda,un paio di scarpe col tacco, un filo di trucco e son pronta.
Prendo il violino e in poco siamo in macchina.
Inizio a provare un pò d'ansia.
"Ei stai tranquilla" mi dice toccandomi le mani che tremavano.
"Andrà tutto bene,sai di esser brava e lo sei sempre stata. Non farti prendere dall'emozione, e sii te stessa." Mi sorride
Ecco la mia àncora.

Sono dietro le quinte. Ed il teatro è pieno.
L'unica cosa che sento sono i mormorii degli spettatori, e un vuoto enorme nella pancia.
L'ansia mi sta prendendo il respiro e quindi mi siedo e chiudo gli occhi.
Mi concentro su me stessa, così come faccio sempre prima di un'esibizione, mi concentro sulla mia musica, su ciò che voglio trasmettere.
Iniziano gli applausi.
E di colpo lo stress va via.

È il mio turno.

James
Questa ragazza mi ha stregato.
Con la sua timidezza e bellezza, Per quei 5 minuti di conversazione non ho ammirato nient'altro oltre che lei.
Ecco perché ora mi ritrovo seduto vicino a una signora che si sventola un ventaglio in faccia e mi guarda male.
Ok magari non ho scelto l'outfit adatto per un concerto di musica classica, ma ho cercato tutto il pomeriggio il luogo e l'orario, che non ho avuto il tempo per prepararmi.
Lo spettacolo inizia e il silenzio cala nel teatro.
Devo ammettere di non esser mai stato in un teatro così grande ed elegante, ed ora trovarmi qui per vedere una ragazza che ho visto oggi stesso per la prima volta, e sentirla suonare senza che lei lo sappia,mi mette un pò in soggezione.

Sono qui ormai da 2 ore.
Ho sbagliato concerto.
Sono in un teatro sbagliato.
Ho deciso di alzarmi durante le parole del presentatore,per non fare rumore durante i brani.
Manca un'esibizione, così mentre viene presentato il musicista mi alzo e mi dirigo verso l'uscita.
Ma mi blocco appena sento un nome.
Quel nome.
"Shailene Thomas"
Mi giro di scatto e torno sui miei passi.
Sgrano gli occhi vedendo quella meraviglia.
Mi risiedo sulla sedia,mentre la signora accanto a me sorride.
Inizia a suonare e mi incanto.
Posso vedere la passione che ci mette nel suonare.
Prima di iniziare con la prima nota, era turbata,era ansiosa e stressata.
Ma iniziato il brano, sul suo viso si apre un sorriso e gli occhi si chiudono.
Si lascia trasportare dalla musica, quasi come se la sua stessa vita fosse legata ad essa.
Il brano finisce e apre gli occhi.
Sorride e si guarda intorno.
Il teatro intero si alza per applaudirla e un sorriso grande appare sul suo viso, i suoi occhi si illuminano.
Quegli occhi che ho ammirato per solo 5 minuti, e che ora ricordo alla perfezione, con quel colore e quell'amore, che fin'ora solo in lei ho trovato.

E ti ricorderò sempre...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora