Apatia

170 20 6
                                    

Non è mia questa torbida
sensazione,
la pietà che scivola sul bordo dell'ascia,
il sapore di una paura riscoperta,
Non è mia e forse mai lo sarà,
ma mi appartiene come l'anima al corpo,
mia non è, ma in me si è insediata
come il diavolo nella preda posseduta.
Le asperità della vita di un dannato,
le pene di quell'inferno ideale e remoto
affiorano invece in questa afflitta realtà,
la stanchezza di vivere e la fretta di morire,
la nostalgia di un inesistente benessere
in un passato contornato di illusioni;
il presente è più spento perché viviamo,
il futuro brilla nella luce del supplizio
di una libertà astratta e incatenata
in un gioco imprevedibile: l'immaginazione.
Non è mia questa assurda tristezza,
terribile apatia, non è mia e mai lo sarà,
ma assieme a me per sempre forse vivrà,
come la nera notte assieme alla candida luna
di cui separarsi mai potrà.

Le Parole del mio SilenzioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora