Hospital

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Leo sta dormendo tranquillamente ma l'aereo è atterrato e si deve svegliare. Lo scuoto per farlo svegliare ma si vede che non sta bene.
<<mangiamo qualcosa? Ho un buono nello stomaco! >>mi chiede con la voce assonnata.
<<certo >>gli faccio, mi fa troppa pena vederlo in queste comdizioni<<e dopo andiamo a cercarem un posto dove andare a dormire?>>, <<va bene,mangiamo al bar e poi andiamo>>.
Fa il bambino. Vuole andare a mangiare al macdonald's dell aeroporto prendiamo un taxi e ci dirigiamo al motel "bella gioaia". La città è bellissima, più di quanto avessi pensato.
Arriviamo al motel, fa abbastanza schifo come struttura.
Scendiamo dal taxi e possiamo le valigie nella hall.
Prenotiamo una stanza e Leo si allontana per prendere le valigie e intanto parlo con il receptionist. Ho scoperto che esiste un ala fumatori e vicino c'è un locale dove danno un enorme buffet per colazione a basso prezzo. Era quello che stavamo cercando. Mi volto verso di Leo e lo vedo che si mette una mano sul petto. Non può avere una crisi ora. Lui deve rimanere con me. La prima cosa che mi viene è avvicinarmi a lui urlando <<cazzo Leo!! >>. Ma quando arrivo da lui è già privo di conoscenza.

**********

Non posso salire in ambulanza perché dicono che ci possono salire solo i parenti. Chiamo un taxi e mi porta fino all'ospedale dove è ricoverato il mio amore.
Io odio gli ospedali. Quando entro dentro vado subito alla reception. Mi dicono che sta in pronto soccorso Dell ospedale.
Quando finalmente lo ritrovo sta coricato nel letto e con tanti macchinari addosso.
Mi viene l'ansia solo a guardarlo, non mi sono mai piaciuto le persone che per continuare a vivere devono infilarsi sta roba nel corpo.
Sono talmente immersa nei miei pensieri che non sento il dottore entrare.
<<buongiorno, lei chi è? >>mi chiede mentre guarda i numeri sugli schermi
<<io sono sua sorella >>
<<bene lei mi può dire dove sono i suoi genitori? >>
<<sono via per lavoro e ci hanno lasciato soli per qualche giorno >>
<<Lei è maggiorenne?>>
<<si da quasi un anno, vuole vedere la carta d'identità?>>
<<si grazie>>
Meno male che quella stupida carta me la porto sempre dietro. Mi segna che ho un anno in più. L'ho fatta un po' di tempo fa per spacciare.
Gli porgo la carta d'identità e lui la guarda accuratamente.
<<ma qua c'è scritto un cognome da quello del signorino leono>>
<<eh vede nostra madre ci ha fatto con due uomini diversi e per questo abbiamo due cognomi diversi... Ma siamo comunque fratelli >>
<<si si capito, venga con me>>lo seguo fuori della porta e inizia a parlare. <<suo fratello ha una malattia ereditaria al cuore. La malattia può portare alla morte in alcuni casi>>si stoppa forse perché vede che sono sbiancato ma dopo un po' rincomincia<<però se curata bene dovrebbe vivere un po' più a lungo. >>a quelle parole se ne va.
Rientro nella stanza di Leo e mi siedo.
Passo tutto la sera e la notte in quella stanza. Sono ripetutamente svegliata dai dottori che entrano ed escono

P. S.=Post SborniaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora