Era sabato sera, come tutti i sabati avremo dormito assieme.
Il mio nome è Edward, ho 17 anni e vivo a Catania.
Sono fidanzato da quasi un anno con Jasmine, una ragazza spettacolare.
Una ragazza molto matura, intrappolata in un corpo da quattordicenne.
Non era la classica ragazza che ti lasciava a bocca aperta, ma aveva comunque qualcosa di interessante che ti spingeva a conoscerla meglio. Non era una tipa da discoteca, preferiva piuttosto sdraiarsi sul divano con un libro e una tazza di tè. I suoi capelli chiari con segmenti rossicci arrivavano fino alle spalle e la sua pelle bianca e candida era qualcosa di spettacolare. Aveva un sorriso di quelli che ti fanno sognare, uno di quelli che ti può rallegrare la giornata, uno di quei sorrisi che faresti di tutto per non spegnere. Molti la ammiravano per i suoi occhi marroni teneri e dolci, dentro quei occhi ci si perdeva. Era una ragazza calma e tranquilla, non si arrabbiava per nulla, era indifferente a molte persone ma non era scorbutica o acida. Amava i suoi amici, li amava davvero con tutto il cuore, erano gli unici per cui avrebbe dato la vita, gli unici. La sua passione era sempre stata la scrittura, passava intere giornate a scrivere, ma nessuno aveva mai potuto leggere ciò che scriveva: lei diceva fossero suoi pensieri, sarebbero dovuti appartenere solo a lei.
Hai presente quando immagini la persona ideale per te?
Ecco, io l'ho sempre immaginata così, eppure la vita ha deciso di farmi questo regalo.
Eccola qui in carne ed ossa tra le mie braccia sul letto a guardare la TV.
Le baciavo delicatamente la sua piccola testolina accarezzandole delicatamente le spalle.
Ne avevamo passate tante.. avevamo sconfitto tutto e tutti. Eravamo inseparabili.
Ma i miei pensieri si abbattevano ancora una volta su qualcosa che non eravamo ancora riusciti a sconfiggere.
La distanza.
Sebbene fossero 32 km.. per me sembravano infiniti.
Io la volevo sempre con me.
E non solo il fine settimana.
Mentre continuavo a pensare non mi ero accorto che lei mi stesse guardando.
《A cosa pensi?》
Mi chiese lei insospettita.
《Nulla amore mio..》
Fece gli occhi furbetti e provò a chiedermelo di nuovo.
Scossi la testa e la baciai sulle labbra assaporando ogni secondo di quel bacio.
《Va tutti bene fidati di me》
Lei si rassicurò e tornò a guardare la TV.
Era molto tardi, e il sonno stava facendo il suo lavoro.
《Oddio mi stavo per addormentare!》
Dissi con la voce assonnata.
Si alzò dal letto e prese a togliersi il pigiama.
Una volta nuda si mise su di me sotto le coperte e cominciò a baciarmi
L'aspettavo ero fremente, l'ho abbracciata, l'ho stretta a me. Mi ricopriva di baci, io la accarezzavo ricambiandone i baci, le nostre labbra umide e calde si univano, le nostre lingue si cercavano, le nostre mani non smettevano di accarezzare i nostri corpi. Eravamo in estasi, nulla ci fermava, volevamo essere uno dell'altro senza pudori, senza riservarci nulla, dare solo il massimo di noi stessi, fonderci in un solo corpo. Mi accarezzava i capelli mentre la mia lingua scendeva su di lei, indugiava sui suoi capezzoli, scendeva giù sul suo ventre, le sue mani sul mio capo mi dirigevano sempre più giù, più... giù, e lei mi baciava sempre di più. La sentivo fremere sotto le mie labbra, il calore del suo sesso riscaldava le mie labbra, era bellissimo sentirla gemere di piacere.
Dopo averla fatta arrivare all'apice dell'eccitazione mi sdraiai accanto a lei baciandola senza sosta.
Lei si mise nuovamente sopra di me e scese giù.
Le sue mani sulle mie cosce sentivano i miei muscoli forti che si tendevano ad ogni spasmo di piacere, la sua bocca era piena di me, le mie mani continuavano a spingere il suo capo.
La sua lingua godeva del caldo... piacere, quasi le mancava il respiro, la voglia di lei era fortissima. Ad un certo punto dell'attimo fremente la feci alzare, cominciai a baciarla, con passione, quasi con rabbia; le stringevo i seni, mordicchiavo i suoi capezzoli, la baciavo e le mie mani la cercavano,scendevano sempre più giù e ... entrarono dentro di lei. Le sue mani sulle mie spalle, il capo inclinato indietro, raccoglieva l'immenso piacere che le davo, gemeva per ogni bacio, quasi una sensazione di tremore nel sentire la mia lingua entrare..dentro di lei che godeva e gridava di piacere. Poi mi sdraiai sul letto, tesi le braccia e lei... su di me. Mi sentiva... tutto dentro di lei, caldo di piacere, di voluttà, le sue mani sul mio petto, io poggiavo le mie sui suoi fianchi e la spingevo di più verso di me, era come una frenetica danza d'amore dove la musica che ci accompagnava erano i nostri gemiti e le nostre grida di piacere.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
La mattina seguente mi svegliai soddisfatto.
La notte era stata più che speciale.
I pensieri erano andati via e finalmente mi sentivo sicuro di me.
Sicuro di poter battere quei 32 km.
Lei era sdraiata su di me.
Sembrava un piccolo angelo.
Le baciai le mani e il capo.
Fece un sorrisino e mi strinse a se.
《Buongiorno piccola mia》
《Buongiorno amore mio》
《Sei pronto per andare?》
Saremo dovuti andare in campagna dai suoi parenti.
《Mmh vorrei restare a letto sinceramente》
Dissi io ridendo.
Lei mi baciò la fronte e mi guardò intensamente negli occhi.
Sapeva che nella testa mi frullava qualcosa, ma faceva finta di non accorgersene.
Le nostre coccole furono interrotte dalla suoneria del suo telefono che squillava.
Era la zia, tra mezz'ora sarebbe passata a prenderci.
《Ho mal di testa.. non credi sia meglio restare a casa?》
Mi chiese.
《Ormai ci aspettano, andiamo su.》
Mi avvicinai a lei e presi a farle il solletico, tra risate e baci.
《Ti amo.》
Mi disse lei.
Io sussultai.. I miei pensieri erano di nuovo tornati.
Così sospirai e risposi.
《Ti amo anche io..》.
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Il Ragazzo Senza Cuore
RomanceUn amore vero. Un amore durato un anno, quei due avevano ottenuto infinite vittorie. Avevano sconfitto tutto e tutti. Ma solo una cosa li separava. La distanza. Sebbene erano solo 32 km, Edward non riusciva più a resistere. Così un giorno decide di...