3 - Event Horizon

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Amber si materializzò nell'hangar dove veniva tenuto il prototipo di un differente modello di aGear, destinato alla distribuzione su larga scala e sprovvisto del LINKAGE//System. Gli ingegneri che lo avevano progettato lo avevano battezzato Einheriar.

Il prototipo non aveva ancora superato la fase di collaudo, il sistema operativo necessitava di parecchie migliorie, ma lo si poteva già pilotare.

Amber salì a bordo, eseguì il boot del sistema, entrò nel terminale e lo riprogrammò per incontrare le sue esigenze. Terminate le modifiche al sistema, provò a far muovere il gear. La risposta ai suoi comandi non era fluida come avrebbe voluto, ma avrebbe dovuto accontentarsi. Aprì un canale di comunicazione con Zephyr.

"Sei sulla Gae Bolg?"

"Sto terminando l'evacuazione della colonia."

"Hai recuperato anche i soggetti sperimentali?"

"Se ne sta occupando il personale dell'habitat. È una fortuna che ci fossero solo i venti modelli della serie 500 che hai mostrato al capitano."

"Dammi la posizione di Hanabi e Miharu."

"Sei impazzita? Vuoi lasciarci la pelle?"

"Se non riusciamo a fermare quella I.A. inferocita mi teletrasporto all'ultimo momento."

Amber esitò.

"Zephyr… Invia un messaggio a Merkavah. Informa lord Raziel dell'accaduto."

"Lord Raziel vorrà le nostre teste quando lo verrà a sapere…"

"Pensi di poter nascondere un incidente di questa portata a Raziel?"

"No… Farò come dici tu."

"E già che ci sei, vedi se riesci a rintracciare nostro padre… Se è ancora vivo."

Amber calcolò la posizione dei gear di Hanabi e Miharu in base ai dati trasmessi da Zephyr e imprecò. Avevano già raggiunto il perimetro esterno del complesso che ospitava il reattore sperimentale materia-antimateria.

Gli aGear di Hanabi e Miharu danzavano al ritmo di una coreografia mortale. Amber ne approfittò per assalire il gear di Hanabi alle spalle, ma la I.A. anticipò la sua mossa. Con una velocità che Amber non avrebbe ritenuto possibile per un mezzo di quella stazza, in un ambiente di gravità artificiale, il gear avversario girò su se stesso, parò il fendente dell'Einheriar e lo atterrò con un calcio al petto.

L'Einheriar si schiantò al suolo, aperto a un attacco fatale dell'Aesir, ma il gear di Hanabi tornò a concentrarsi su quello di Miharu, che si frapponeva tra lui e la recinzione che delimitava il perimetro esterno del complesso che ospitava il reattore. La I.A. parlò con la voce di Hanabi.

"Moccioso, non opporre resistenza e potrei anche essere così clemente da risparmiare le vostre misere vite, tua e di tua sorella."

"Zephyr deve ancora finire di evacuare la colonia. Non ti lascerò uccidere la nostra famiglia!"

"La vostra famiglia? Intendi gli scienziati che hanno concepito questo progetto folle? Che vi trattano da cavie da laboratorio? Lo sai per quale scopo siete stati creati, tu e i tuoi fratelli?"

Miharu digrignò i denti. Per i modelli standard era diverso, loro venivano sottoposti a condizionamento mentale fin dalla culla. Sapevano di essere carne da macello, ma non avevano paura della morte. Il loro scopo nella vita era quello di prendere ordini da un comandante su un campo di battaglia.

Hanabi e Miharu erano i prototipi di una ridottissima linea di modelli destinati a incarichi di comando e non avevano perduto la capacità di pensare autonomamente, a differenza dei modelli standard. Per cui, sì, sapeva qual era lo scopo per cui erano stati creati; ma Kaede era stata gentile e premurosa con loro. Amber permetteva loro di condurre una vita tutto sommato normale; Zephyr si era sempre dimostrato curioso e interessato durante le sessioni di fine tuning dei gear. Nonostante tutto, non voleva abbandonare quelle persone, che considerava come una famiglia, a un destino orribile.

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