Parte 4. Inventario

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Daniel

Daniel e Laura uscirono insieme dal negozio, percorsero chiacchierando un tratto di strada e poi si separarono per tornare a svolgere i rispettivi lavori.

Il turno di Daniel non era ancora terminato e aveva ancora alcune consegne da fare. Ora che aveva visto Laura era contento, e non vedeva l'ora che arrivasse il giorno seguente per passare un po' di tempo con lei. Con lei e con Alice, certo.

Laura... la conosceva da abbastanza tempo per poter dire di esserle affezionato, ma probabilmente lo era sempre stato. Come ci si poteva non affezionare a qualcuno di così divertente, energico e solare, sempre pronta a scherzare ma anche ad ascoltarlo e a confidarsi con lui. Si, Laura era proprio una persona speciale...

Ma stava divagando. Daniel si riscosse dai suoi pensieri e decise che era il caso di darsi una mossa a finire le consegne se non voleva finire nei guai!

Due ore dopo aveva terminato tutte le consegne in anticipo e stava riportando la sua attrezzatura nel magazzino. Voleva chiedere a Donovan, il corriere responsabile, di poter staccare un po' in anticipo visto che aveva finito prima.

Fiducioso si diresse verso il suo ufficio, che si trovava vicino al magazzino n. 2 nel Grande Androne Centrale. Bussó e dopo aver atteso che Donovan dicesse "avanti", entró.

"Daniel, c'è qualche problema con le tue consegne di oggi?" chiese Donovan con tono piatto.

"No, ma vedi... In realtà le mie consegne le ho già finite quindi volevo chiederti se potevo staccare prima..." domandò Daniel speranzoso.

"Mmh staccare prima dici?" il suo tono era assorto mentre riflettendo si accarezzava il mento con l'indice e con il pollice.

Daniel aspettava una sua risposta in silenzio e con un sorriso un po' ebete stampato in faccia.

Alla fine Donovan si decise a parlare.

"Mmh... No! Non puoi staccare prima, è troppo presto. Anzi, visto che ora sei libero dalle consegne posso assegnarti un compito!" disse con un ghigno canzonatorio.

Poi aggiunse: "Un'ora fa ho mandato Ricky nel Magazzino 2 a fare l'inventario dello scaffale 38, perché non vai a dargli una mano?"

Il sorriso ebete e speranzoso sulla faccia di Daniel si tramutó velocemente in un'espressione delusa e vagamente indignata.
Provò a replicare, Donovan in fondo non era sempre così burbero come voleva apparire...

"Ma... dai Don me la merito una pausa! Ho finito le consegne ad un tempo record! Su ripensaci..."

"Inanzitutto non provare più a chiamarmi Don, e poi no, non ho alcuna intenzione di farlo. Il tuo non è un merito, dovresti rispettare questi tempi ogni giorno! Ora vai e basta lamentele, mi hai stancato!" ribadí Donovan con un tono che non ammetteva repliche.

Daniel non aveva altra scelta se non obbedire, quindi si diresse mesto verso il Magazzino 2.

"Uffa..." pensò, "Mai che quello riconosca i miei meriti! Io comunque Don continuo a chiamarcelo..."

Arrivato nel magazzino attraversò i corridoi tra gli scaffali per arrivare al n.38. Per fortuna che gli scaffali erano numerati e che c'erano molte indicazioni, altrimenti lì dentro sarebbe stato facilissimo perdersi, rifletté Daniel.

Una volta arrivato vide Ricky che si dibatteva per non far cadere a terra una pila di scatoloni che stava trasportando.

"Ehy Ricky, Don mi ha mandato a darti una mano..." salutó laconico.
"Daniel!" Ricky sorrise vedendolo arrivare.

"Avevo proprio bisogno di un aiuto! Vieni, mi serve una mano con questi!" disse Ricky indicando la pila di scatoloni, che ora aveva appoggiato a terra.

"Cosa devo fare?" chiese Daniel svogliatamente.

"Dobbiamo aprire le scatole, vedere cosa contengono, contarlo e poi annotare tutto su questi moduli.", spiegò Ricky.

"Entusiasmante.", commentò ironico Daniel.

"Su dai cominciamo questo supplizio", pensò mentre si tirava su le maniche ed apriva il primo scatolone...

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