1||Bathroom

914 47 8
                                    

Oh dear diary, I met a boy
He made my dull heart light up with joy
Bubblegum bitch, Marina and the Diamonds




Quel venerdì sera, l'ultima cosa che Alessio avrebbe voluto fare era decisamente uscire. Il suo desiderio più grande era rimanere sul divano con sua madre a guardare un episodio di Grey's Anatomy davanti a un buon piatto di lasagne, ma i suoi amici erano di un'altra idea.
Alle sei in punto gli era arrivato un messaggio da Davide contenente l'indirizzo della festa e l'obbligo a presentarsi, e così, ben sapendo per esperienza che non sarebbe servito a nulla opporsi, alle nove era pronto, vestito perlomeno decentemente, per nulla eccitato dalla prospettiva di una serata noiosa contornata da alcol, ragazze seminude e musica orrenda.
Il suono del campanello lo riscosse dai suoi pensieri, si alzò salutando sua madre e raggiungendo Davide alla macchina.
"Fra non tenere il muso, vedrai che ti diverti stasera invece di vedere gente squartata su un tavolo operatorio"
"Ma è interessante, e lo sai pure tu! Avanti, dimmi perché ci stiamo andando Shorty"
"Beh... Mi annoiavo, non avevo niente da fare... E magari ci divertiamo..." Si interruppe al sopracciglio alzato del moro "Okay, d'accordo! La organizza Giò Sada"
"E ora capisco tutto! Ti farò questo immenso favore, ma sappi che mi devi una serata e gli esercizi di chimica per una settimana. Ti odio."
"Tanto lo so che mi ami. Grazie Alè, sei troppo forte!"
"Lo so, non ringraziare... Siamo arrivati?"
Avevano parcheggiato di fronte ad un tendone bianco appena fuori città, dal quale già si sentiva provenire la solita musica tamarra ed addirittura un lieve sentore d'alcol. Molta gente brilla era all'esterno, impegnata a strusciarsi su qualcuno o a pomiciare, e si erano formati i soliti gruppetti circondati da una nuvola di fumo.
Già, quella festa gli avrebbe fatto decisamente schifo.

Dopo un paio d'ore scarse, le sue previsioni si erano avverate per filo e per segno; era seduto su un divanetto in pelle bianca, con un bicchiere di birra tiepida e scadente nelle mani e la musica che gli martellava i timpani. Osservava annoiato la massa indistinta di persona che gli stava di fronte, corpi di carne debole ai piaceri del sesso e dell'alcol che ondeggiavano insieme al ritmo della musica.
Aveva perso di vista Davide già da parecchio tempo, e aveva il forte dubbio di averlo visto imbucarsi in una delle tante stanze vuote con il padrone di casa.
Così si ritrovava solo in mezzo alla gente, ad osservare.
Dopo qualche altro minuto di solitudine, sentì un corpo caldo che si schiantava di peso vicino a lui, le braccia nude che si sfioravano. All'inizio era deciso a non girarsi per scoprire chi fosse, ma poi la curiosità prese il sopravvento e cominciò a lanciare occhiatine di soppiatto al ragazzo, scoprendo con immensa sorpresa che egli lo stava già guardando. Allacciarono uno strano contatto visivo, e gli occhi dell'uno vagavano sul corpo dell'altro, studiandosi a vicenda ma senza nessun imbarazzo, cosa probabilmente dovuta all'alcol in circolo per le vene.
Dopo cinque minuti buoni di studio, Alessio decise che quel ragazzo era decisamente sexy: i capelli biondi gli coprivano gli occhi azzurri, sfiorando i lineamenti quasi femminei che andavano d'accordo con il resto del corpo, gracile come quello di un uccellino, coperto malamente da un maglione di almeno tre taglie più grandi.
A quanto pare, anche l'altro ragazzo era giunto ad una conclusione. Si addossò di più a lui, cominciando ad accarezzargli lascivamente l'avambraccio scoperto con le dita fini
"Ciao, io sono Genn"
"Alex"
"Beh Alex, devo dire che sei davvero molto, molto sexy"
"Mhh"
Alessio emise uno strano verso indistinto, dovuto sì in parte al fatto che non sapeva come rispondere ai complimenti, ma soprattutto per la mano lasciva di Genn, che si era spostata ad accarezzare distrattamente il suo interno coscia, sfiorando ogni tanto il cavallo.
"Che ne dici Alex, ti va una gita in bagno?"
"Non c'è niente di più squallido, ma non posso rifiutare, direi"
Genn sorrise maliziosamente, prendendogli la mano e praticamente trascinandolo di peso verso i bagni.
Una volta dentro l'ambiente asettico, si fiondarono dentro a uno dei cunicoli, impazienti. Non appena la serratura scattò dietro di loro, Alex si avventò sulle labbra lucide e invitanti del biondo, mentre le mani di quest'ultimo scivolavano sul bottone dei suoi jeans, sbattendolo al muro. Glieli calò velocemente insieme ai boxer, lasciandogli un ultimo bacio lascivo sulle labbra prima di abbassarsi, facendo ben intendere le sue intenzioni. Alex pensò che Genn in ginocchio di fronte a lui, le labbra rosse e gonfie e gli occhi liquidi, fosse una delle visioni più belle che avesse mai visto.
Poi non ci fu più spazio per pensare. Quando sentì le labbra dell'altro sulla punta che succhiavano delicatamente chiuse gli occhi, rifiutandosi di vedere quelle labbra peccaminose impegnate. Poi Genn rilassò la gola, permettendogli di andare più a fondo e allora fu davvero l'inizio del paradiso. Il suo pene era completamente nella bocca calda del biondo, che succhiava come se fosse nato per farlo, i denti che sfioravano piano la pelle tesa. Si decise finalmente ad aprire gli occhi, ritrovandosi non si sa come seduto sul water con Genn in mezzo alle sue gambe, che succhiava incavando le guance come se ne andasse della sua stessa vita. Come se avesse percepito lo sguardo su di sé, il biondo alzò gli occhi azzurri e lascivi, incatenandolo in uno strano gioco di sguardi. Poco dopo, staccò con un rumoroso pop le labbra dal pene di Alessio, che rabbrividì per il cambio di temperatura. Sorrise, malizioso, e si alzò a baciarlo mentre continuava a dargli attenzioni, un bacio pieno di lingua e denti. Poi ritornò tra le sue gambe, riprendendolo in bocca e aiutandosi dove non poteva arrivare con le dita fini e bianche. Alessio sentiva che non ci sarebbe voluto molto per venire, non poteva durare molto con Genn, che sembrava nato apposta per quello. Sentiva l'orgasmo che montava dentro di sé e i muscoli contrarsi.
"G-Genn... Sto per v-ven-" gli mise una mano sulla nuca, cercando di spostarlo, ma Genn succhiò ancora con maggiore avidità, strappandogli un gemito acuto, cosicché l'orgasmo fu inevitabile. Il biondo venne investito dal getto caldo sulle labbra, e ingoiò tutto il suo seme fino all'ultima goccia.
Alessio, ancora stremato dall'orgasmo, fu in grado solo di allacciarsi i pantaloni e abbandonarsi completamente sulla tavoletta, guardando Genn che si alzava e si puliva le labbra con una manica del maglione.
"Cazzo... È stato incredibile"
"Già, lo so. È un talento naturale"
"Mi lasci il tuo numero? Mi piacerebbe rivederti"
"Non sono quel tipo di persona, ma ci rincontreremo se lo vorrà la luna"
Con le ultime parole enigmatiche e un occhiolino malizioso, il biondo fece la sua uscita di scena, il rigonfiamento dei pantaloni coperto dal maglione enorme e un sorriso sfacciato in volto, lasciando Alessio solo con le sue fantasie.







Okay, non so scrivere smut ma lo avevate capito, solo che era necessario.
Questa sarà una long, e non so dirvi il numero esatto di capitoli ma penso di poter dire che sarà abbastanza lunga.
Fatemi sapere se vi piace con un commento!
See u soon
                                     Francy xx

Dancin' around the lies we told-Gennex [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora