1. Prologo

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E l'ho sognato di nuovo. Quel ragazzo, dagli occhi blu, così profondi che, ogni volta, mi ci perdo dentro. Apro lentamente gli occhi. Buio. Sospiro rumorosamente. Cerco di muovermi senza fare alcun danno, fallisco miseramente, come sempre d'altronde. Cercando il telefono per vedere che diavolo di ore siano, urto il comodino, non ricordandomi che è esattamente di fianco al mio letto. Urlo. Dannato spigolo. Sento dei passi avvicinarsi a quella che è la mia camera, una luce si accende. "CHI HA OSATO ACCENDERE LA LUCE! ASHTON SPEGNILA." – poggio il cuscino sulla mia faccia. "NON MI URLARE CONTRO SOPHIA! SEI TU CHE HAI INIZIATO A FARE RUMORE. PENSAVO FOSSERO ENTRATI I LADRI." – cerca di calmarsi. "Ashton mi dici come fanno ad entrare dei ladri in un college? E ora spegni la luce che voglio dormire." – mi rimetto sotto le coperte. "Mi dispiace deluderti, ma sono le nove, alzati. Oggi è ufficialmente il nostro primo giorno."  - sorride prima di lasciare la stanza. La giornata non poteva iniziare peggio.

"Non faremo mai tardi. Smettila di agitarti." – riprendo mio fratello che sta correndo come un razzo giù per scale. "L'assemblea inizierà tra 5 minuti e noi non siamo ancora in aula magna." – mi guarda male prima di riprendere la sua pazza corsa. "Fa come vuoi." – mi volto e lo vedo. Il ragazzo dagli occhi blu. Quello del sogno. Mi strofino insistemente gli occhi. Non può esistere davvero. Guarda nella mia direzione per un nano secondo. Distolgo lo sguardo. "SOPHIA." – mio fratello mi viene incontro. "Ho sbagliato l'alula magna è di la." – indica un corridoio. Mi prende il polso e inizia a correre, di nuovo. Passiamo davanti al ragazzo dei miei sogni, se si può chiamare così. "TI MUOVI, CHE GIA' SIAMO IN RITARDO." – il ragazzo dagli occhi blu si volta e ci guarda. BOOM. Sono caduta. "Ma è possibile che non riesci a fare una cosa senza metterci in imbarazzo?" – gli occhi di tutte le persone nel corridoio ci fissano. "Stai zitto e aiutami." – mi tira su. Qualcuno ride, fulmino con lo sguardo un tipo accanto alle scale. Se non fossimo in ritardo probabilmente mi fermerei e lo picchierei. Non scherzo.

"Menomale che tutte le assemblee iniziano sempre in ritardo." – prende posto mio fratello. "Almeno quello, comunque sei esagitato." – lo critico. Mi guardo intorno. Non ho mai visto così tante persone, non sono un'asociale, semplicemente mi piace passare la maggior parte del mio tempo da sola.

"Bene ragazzi, emh, funziona questo coso?" – domanda quello che doveva essere il preside, toccando più volte il microfono facendo così un rumore assordante. Un brusio si solleva dalle scalinate dell'aula. "Okay, lo prendo come un si. Volevo dare il benvenuto a voi e ad un nuovo anno al Loyal College, sapete benissimo che offriamo ottimi corsi extra-scolastici e ovviamente ne saremo grati se voi partecipaste. Come ogni hanno vi devo fare il discorso iniziale. Lo so che è sempre lo stesso, ma ci sono le matricole che non sanno neanche dove vivon.. volevo dire sono tenuto a spiegare ai nuovi studenti le regole e le solite cazzat... va beh ascoltatemi e basta." – rido. Infondo non si sta rivelando un brutto inizio. "Beh vorrei presentarvi i due nuovi rappresentanti degli studenti del college. Prego Lucas Hemmings e Calum Hood, il palco è vostro." – termina e così lasciò il microfono ai due ragazzi o almeno credo, non stavo prestando attenzione, in realtà sto contando le travi del soffitto. Una voce mi riporta sulla terra. "... Si perché magari se voi ci ascoltaste, potremmo ripetere le cose che abbiamo da dire solo una volta, vero felpa grigia?" – gli occhi di tutti sono nuovamente puntati su di me. Punto gli occhi sul palco dove ci sono i due rappresentanti, uno di loro è il ragazzo dagli occhi blu. "Si tu, hai capito? Al posto di contare quante ragnatele ci sono agli angoli del soffitto potresti ascoltarci due minuti, ti prometto che saremo brevi e concisi." – mi indica l'altro ragazzo. "Smettila Calum, non ha fatto niente di male, e io ho fatto lo stesso l'anno scorso ricordi?" – ride. Quindi si chiama Lucas? Gli sono grata per avermi difesa. "Devi stargli simpatica, ragazza." – ammicca lo stesso che mi ha accusato. "Io questa non la conosco." – sento dire da mio fratello. Lo guardo male. "Beh parlando di cose serie, per qualsiasi informazione io e Calum siamo nel dormitorio C stanza 109." – riprende il discorso Lucas. "Per qualsiasi tipo di cosa." – ammicca Calum. Le ragazze urlano. Mi alzo, saluto mio fratello che non mi degna di uno sguardo e mi dirigo al mio primo, vero corso: Filosofia.

"La smetti di fare finta di non conoscermi?" – raggiungo mio fratello velocemente. "Si, se non mi metti ulteriormente in imbarazzo, già essere una matricola è stancante." – sbuffa. "Com'è andato il tuo primo corso?" – sono curiosa nonostante tutto, anche se Ashton può essere la persona più noiosa, rompiscatole dell'intero universo è comunque mio fratello, devo condividere le mie esperienze con lui. "Non c'è male direi, e sai hai presente quel Calum, il rappresentante del college, è nel mio corso di Marketing." – parlando dell'assemblea di oggi mi viene in mente del ragazzo del sogno, Lucas. "Per caso hai visto anche l'altro tipo biondo?" – cerco di non dare a vedere che mi interessa. "Mmh, non credo, almeno io non l'ho notato. Ti sei presa una cotta? Andiamo Sophia, il primo giorno di scuola." – ecco la critica. "Ma no Ash, ero solo curiosa, so di averlo già visto da qualche parte, ma non so dove."  - mi giustifico inutilmente.  "Comunque eccolo." – indica un punto. E' al secondo piano, appoggiato ad una specie di balconata, sta leggendo qualcosa, lo guardo. "La smetti di fissarlo?" – nel momento esatto che Ashton finisce di dire la frase passa Calum. "Chi deve smettere di fissare chi?" – roteo gli occhi, ma chi è questo? Gli occhi e le orecchie del college?  "Niente Calum." – lo guardo male. Mio fratello se ne va lasciandomi lì, da sola e smarrita, oh no così sembro una pecora. "Sai il mio nome? Ovviamente lo sai, io sono Calum Hood il più..." – alzo un sopracciglio. "Vanitoso?" – tento. "No." "Egocentrico?" "Ritenta." "Ci sono! Arrogante." – sorrido. "Si, se con arrogante intendi bellissimo, disponibile e conosciuto da tutta la parte femminile del college." – scoppio letteralmente a ridere. "Si arrogante è il termine che ti si addice di più." "Calum, perché infastidisci le matricole?" – Lucas Hemmings si avvicina a noi. "No Luke, stavamo solo parlando." – risponde il ragazzo con cui avevo avuto una discussione. "Bene io tolgo il disturbo."  - dico scansando Calum. "Ehi aspetta! Non mi hai detto come ti chiami!" – mi prende per il polso. "Rachel." – inizio a camminare. "Ottima mossa dare il tuo nome falso." – si affianca a me un ragazzo dai capelli rossi tinti. "Scusa e tu chi saresti?" – lo ammetto mi spaventa un po'. Non capita tutti i giorni che uno sconosciuto inizi a parlare con te, ma forse mi sbaglio e succede spesso.  "Michael Clifford." – mi porge la mano. "Come fai a sapere che ho mentito a Calum?" – il ragazzo sorride. "Menti bene, ragazza, ma non abbastanza da farti credere da me. Sai sono un esperto in questo ambito." – fa l'occhiolino. "Sai Clifford, credo diventeremo buoni amici."  "Facciamo il giuramento!" – urla. "Michael, ma sei impazzito?" – forse non mi sono imbattuta in una persona sana mentalmente. "Allora ti spiego in che cosa consiste. Tu sputi nella tua mano e io nella mia e poi ce la stringiamo, giurandoci fedeltà." – mi arrendo. "Lo faccio, ma solo se la smetti di guardarti Peter Pan." "Siamo bambini sperduti ora, lo sai?" – passa dietro di noi Calum con una ragazza. "Ciao Rachel." – mi saluta. Scoppio a ridere. "Ma come ti chiami veramente?" – chiede il rosso vedendo Calum scomparire. "Queen." – rispondo. "Si certo, il prossimo nome che ti inventerai sarà Santana?" – sono stata scoperta, allora ha ragione, non mento affatto bene. "Sophia." – mi arrendo. "Ottimo." "Che ora mi credi?" "Beh, non è il tuo vero nome? Ora sei stata sincera." – batto i piedi a terra come una bambina. "Ci vediamo Soph." – mi saluta lo strano ragazzo. Faccio un breve gesto con la mano.

Dopo alcuni minuti stando in piedi a non fare niente decido di andare a perlustrare la scuola. I corsi di tutto il giorno sono terminati. Attraverso un corridoio. C'è un cartello.

-          Ai dormitori (Scala 1)

-          Alla biblioteca (Scala 2)

-          All'aula magna (Scala 3)

-          Presidenza (Infondo a desta)

Dove hanno la stanza i rappresentanti? 109? Beh, in caso avessi bisogno inizio a vedere dove si trova. Presi la prima scala.

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blue || luke hemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora