Cassandra.
La morte mi attende a questo varco, dietro questo velo.
Ho visto la mia città cadere, ho camminato tra le rovine delle mie mura, i miei veli hanno toccato il pavimento polveroso della rovina, ancora una volta la mia voce è rimbombata tra le pietre delle case abbattute e degli stanchi palazzi. Bella sono, ma non per la bellezza si sono girati verso di me. I miei occhi erano fuoco e lacrime, la mia bocca era vendetta e rovina, i miei gesti furia e dolore. Nulla c'era di composto mentre pregavo gli dei, mentre inveivo contro gli uomini e piangevo la mia casa. La mia veste era stracciata, i capelli sciolti in modo indegno sulle spalle. Apollo dono e maledizione mi fece, la mia bocca disse solo verità mentre gli uomini capirono solo menzogne.
Come può questa misera umanità capire il futuro se non guarda il passato, se non vive il presente? Ora la sento, vedo la beffa dei miei dei. Vedo la mia morte, io che ho sempre annunciato quella degli altri. Gli spiriti della vendetta aleggiano si questa sciagurata casa. Oh Agamennone! Clitemnestra sarà la tua rovina, la tua carne ti tradirà e io non sarò risparmiata, il tuo bottino di guerra ti seguirà dal dio sovrano dove nessuno vuole regnare.
Posso solo alzarmi e sistemarmi la veste, sorridere e acconciare i miei capelli, il mio vanto. Muovo un passo verso ciò che il Fato mi ha destinato, sapendo che la morte mi attende a questo varco.
Per chi non lo sa: Cassandra fu la profetessa inascoltata che predisse la caduta di Troia, che fu data come bottino di guerra ad Agamennone e fu uccisa dalla moglie di lui, Clitemnestra.
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Le Leggende delle Immortali
Short StoryAlcune donne non muoiono mai, ad altre invece il Destino ha riservato una fine ingloriosa. Tutte però vengono ricordate, amate, venerate. Sono le donne che hanno segnato i miti dell'antica Grecia, della grande Roma, dell'affascinante Medioevo che pa...