Nyx*
Mi specchio attraverso il volto di mio figlio, del mio dolce bambino pietoso, della morte che gentile accoglie, dell'ombra che silenziosa ti porta a casa quando l'ultimo respiro è stato esalato. Le stelle, la nebbia che copre la luna, la volta celeste nera quanto la casa di Ade, tutto questo mi appartiene. Oscurità scaturisce dalle mie spalle, andando a coprire la mia pelle, bianca come chi mai ha visto la luce del sole. Sono figlia di immortali prima ancora che gli uomini iniziassero a solcare la Terra, prima degli dèi, prima dei Titani. Da Caos sono stata generata all'alba di una nuova era e da allora mia è la notte e tutta l'oscurità, miei i segreti degli uomini quando sperano e fanno follie nell'ora più buia. Mi specchio nel buio e vedo il riflesso di Stige, la bella e rancorosa Stige**, l'odio che si fa perfezione, ma concentro la mia attenzione sull'uomo davanti a me, sul figlio che sorride leggermente verso tutto ciò che è effimero: egli è morte ed è fascino ed è amante, lo vedo partire per andare a reclamare un'altra anima, odiato per la sua oscurità, venerato per la sua bellezza.
La notte sta per calare e io mi appresto a risalire l'Averno per sedere sul trono del mio regno.
*Nyx è la personificazione della Notte, nonché madre di Thanatos, la personificazione greca della morte, ma non la morte violenta (nella mitologia romana è Mors).
** Stige è la personificazione del fiume infernale Stige, dea dell'odio.
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Le Leggende delle Immortali
Short StoryAlcune donne non muoiono mai, ad altre invece il Destino ha riservato una fine ingloriosa. Tutte però vengono ricordate, amate, venerate. Sono le donne che hanno segnato i miti dell'antica Grecia, della grande Roma, dell'affascinante Medioevo che pa...