Morgana*
Chiamami come desideri, cerca di trovare le parole giuste, ma non ci riuscirai. Corvi i miei occhi e corvi i miei capelli, la notte della Dea accompagnerà i miei riti. Non c'è odio, non c'è bontà: c'è solo la passione che mai avrà freni e c'è la libertà. La magia non può essere rinchiusa, si ribella alle gabbie e segue il suo corso, tutto è ciclico, tutto ha una fine. La donna è magia, quindi non può che correre a piedi nudi per le selve, gli occhi chiusi e i graffi sul volto finché non sente il cuore esploderle dal petto.
Io sono l'Ultima Sacerdotessa. Prima di me ce ne sono state e dopo di me non sarà più nessuna. Dopo di me nessuno si prostrerà alla Grande Madre, dopo di me il silenzio calerà, la magia sarà dimenticata, i riti arcani e potenti perderanno la loro forza. Sono la sorella, la madre, l'amante, io sono la libertà, sono gli occhi di fiamme e le mani alzate al cielo. Sono la natura. Io ho le chiavi dell'Isola di Avalon, lì dove i mondi si incontrano e la nebbia permette di vedere al di là del velo. Io porto l'equilibrio e l'ora è giunta. Arthur Pendragon morirà e in pace riposerà tra le braccia della Dea, a Samhain, con onore io lo porterò all'isola.
*i miti e le storie sono a volte discordi sulla figura di Morgana, io mi sono attenuta a quella che la vede sorella e amante di Artù, nonché causa della sua morte, perché madre di Mordred, che lo uccise a Camlan.
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Le Leggende delle Immortali
Short StoryAlcune donne non muoiono mai, ad altre invece il Destino ha riservato una fine ingloriosa. Tutte però vengono ricordate, amate, venerate. Sono le donne che hanno segnato i miti dell'antica Grecia, della grande Roma, dell'affascinante Medioevo che pa...