Freddo, soffocamento e rassegnazione, è tutto ciò che provo.
Mi ritrovo ancora una volta in questo posto strano di cui non conosco precisamente la provenienza, non che a me importi.
Sono sola e nuda tra queste quattro mura così distanti.
Non ci sono porte, non ci sono finestre, non ci sono crepe, non c'è assolutamente nessun baraglio di luce.
Ranicchiata in quello che dovrebbe essere il centro della stanza, nella mia solitudine, provo solo questo.
Ma non mi dispiace, è che dopo tanto tempo uno ci si abitua.
Ma oggi non è così.
Sulle mura appaiono delle crepe, entra finalmente un po' di luce.
Scopro di essere sempre stata all'angolo.
Sento delle voci, chi saranno mai?
Inizio a cercarle, a bramarle, dove saranno andate?
Ed eccole che ritornano, ma sarebbe stato meglio che non lo avessero mai fatto.
Quelle voci così melodiose, di cui anche un senza cuore se ne innamorerebbe, potevano mai essere così velenose?
I loro insulti, le loro verità, i loro racconti, i loro ricordi mi marchiano la pelle e la mente.
Non smettono mai, sto impazzendo.
Basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, basta, BASTA!
FATELE SMETTERE, VI PREGO! COSA HO FATTO PER MERITARE QUESTO?!
NON SONO CIÒ CHE DITE BASTA!
Continuano, aumentano, urlano, mi fanno del male.
Vedo il mio sangue sparso ovunque, inizia ad offuscarsi la vista. Mi tocco il viso, lacrime.
Non è forse che io mi meriti tutti questo? Forse hanno ragione...
Forse sì, forse no, chi lo sa... Non importa.
Non mi importa più di niente... Basta, dite quel che cazzo volete; io ho finito qui.
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Outpourings of a complicated life.
De TodoNon è una storia, non è nulla di simile. Come da titolo sono solo sfoghi o semplicemente cose senza un motivo di esistere.