Capitolo 2

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Il tram numero 17 come sempre era affollatissimo.Mi feci strada tra molte persone,mentre Giardini Naxos,si risvegliava.Guardai fuori dal finestrino,com'era bella Giardini sotto la neve!I tetti delle case sembravano candidi guanciali,gli alberi parevano vestiti a festa con delicato merletti ricamati dal ghiaccio.Perso nei miei pensieri,quasi non mi accorsi che ero arrivato alla settima fermata.Le porte del tram si aprirono cigolando,la nebbia era aumentata e ora non si vedeva ad un palmo dal naso.Lustrai le lenti appannate e cercai di ricordare le istruzioni della lettera misteriosa.Ah giá,dovevo proseguire fino al semaforo!Presi la seconda strada a sinistra,poi la terza a destra e la prima a sinistra.Attraversai il ponte,contai 23 passi e mezzo verso il cartellone con la pubblicitá del supermercato "Decó".Contai 14 passi verso la cabina telefonica ed ecco l'orologio!Dopo 7 passi ecco la pizzeria "PizzaPazza",entrai.Il proprietario mi strizzó l'occhio:strano.Andai alla toilette,uscii dalla finestrella e scavalcai il muretto.Camminai per 30 secondi esatti verso il negozio "Giochi Belli".Girai l'angolo,trovai una porticina dipinta di nero con il cartello,la aprii con la chiave e sbucai in un vicolo.Presi la prima a destra,la seconda a sinistra,la terza a destra,infine svoltai nel cortile...
Lí trovai un cassonetto delle immondizie.Sollevai il coperchio:bleah,che puzza!Mi tappai il naso ed entrai nel cassonetto.Ma appena fui dentro,il fondo cadette ed io sprofondai in un cunicolo oscuro che pareva senza fine.Gridai a squarciagola,intorno a me era tutto buio.Precipitai per un tempo interminabile.Secondi,minuti,ore?Non saprei dirlo.So solo che ad un certo punto rimbalzai su un cuscinone elastico.Una pinza d'acciaio mi acchiappó al volo.Un robottino scivoló velocissimo verso di me e mi disse-È lui...bzzz...é lui...Stefano Stratford...bzzzzzz...Stratford...Stefano....bzz...
Pur sospeso a mezz'aria trovai la forza di dire-Si sono io Stefano Stratford.La pinza d'acciaio mi molló di colpo e fece vibrare un gong di rame appeso alla parete.Mi sentivo completamente rintronato!Una porticina si spalancó e riconobbi all'istante un muso familiare.-Professor Black-gridai io.
-Stefano Stratford-gridó lui.

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