Aveva funzionato?

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Da quando avevo stravolto il mio look i ragazzi avevano cominciato a notarmi, non so se fosse perché pensassero che ero strana o perché mi trovavano carina ma comunque vari ragazzi volevano conoscermi, vari mi venivano a parlare e altrettanti mi scrivevano (anche se non ho idea di come facessero ad avere il mio numero). Avevo provato a stare al gioco,a parlare un po con loro e forse alcuni li avevo anche illusi che ci potesse essere qualcosa ma ogni ragazzo che conoscevo lo paragonavo a Bruce. Nessuno aveva la sua capacità di calmarmi quando ero nervosa,di farmi ridere sempre,di accarezzarmi in modo da farmi venire i brividi. Nessuno era come lui. Io per lui ci avevo perso la testa completamente e purtroppo quando mi aveva lasciata si era tenuto il cuore che io gli avevo donato. Avrei tanto voluto riaverlo ma sapevo che prima dovevo di nuovo farlo mio,e quale modo migliore che sedurlo? Se il mio carattere autolesionista non gli piaceva almeno dal lato fisico dovevo riprendermelo. Ormai erano 3 settimane che non mi tagliavo, perciò potevo mettere liberamente gonne e canottiere e decisi che proprio con quelle me lo sarei ripreso.

Ormai il sole era alto nel cielo e c'era un bel calduccio fuori. Sapevo che andando al parco avrei incontrato Bruce con una sigaretta in mano,perché ormai da tempo era lì quel giorno a quell'ora con una sigaretta accesa in bocca,sembrava quasi che stesse li delle ore ad aspettare qualcuno.
Uscii di casa con la convinzione di vederlo,avevo una canottiera lunga che mi faceva da vestito con sotto dei pantaloncini giusto per evitare di mostrare le mie mutande a tutti e un bel paio di tacchi,ero truccata con una bella riga di eye liner e un rossetto rosso fragola. Mi vedevo carina per una volta.
Quando arrivai al parco e lo vidi li il mio cuore prese a battere come mai aveva fatto ma ormai ero lì, tanto valeva andare da lui. Lui aveva le spalle rivolte a me e io cominciai lentamente ad avvicinarmi con il cuore in gola. Lui si girò di scatto,penso mi avesse sentita,mi fece uno dei suoi sorrisetti, quelli di cui mi ero innamorata. Fu lui ad iniziare la conversazione e non mi sarei mai aspettata di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca: 'ehi,ci hai messo tanto a venire'
Lo guardai con una faccia sbalordita e lui continuò: 'sono settimane che vengo qui,stesso posto,stessa ora del nostro primo appuntamento'
In quel momento mi tornò in mente che esattamente ogni giorno alla stessa ora nello stesso posto in cui era stato il nostro primo appuntamento lui era lì e sembrava aspettasse qualcuno,e mi sembrava di capire che quel qualcuno ero io. Questi erano i miei pensieri,ma con lui non avevo ancora aperto bocca, così lo fece lui: 'sei diversa,molto diversa. Stai molto bene così,ma ti preferivo con i felponi'
Finalmente mi decisi a parlare e gli dissi la verità. Che avevo cambiato modo di vestire per sedurlo e di quanto mi avesse fatto male la nostra separazione. Lui prima mi ascolto attentamente poi si mise a ridere,e mi disse che non avevo bisogno di abiti che a malapena mi coprissero il culo per farlo tornare da lei,perché l'unico motivo per cui lui andava li ogni pomeriggio era per incontrarla e ricordarsi i momenti passati assieme. Concluse dicendo che la rivoleva con tutto il cuore, e si scusò mille volte per la cazzata fatta in precedenza.
Poi si alzò la manica della felpina che aveva. Il suo braccio era pieno di tagli 'non potevo lasciarti da sola' mi disse.

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