L'amara verità

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Davanti al citofono di Magnus mi viente per l'ennesima volta un dubbio su cosa dovrei fare: sto facendo la cosa giusta a venire qui da lui? Al diavolo, non avrò mica fatto tutta questa strada per niente! Arreso, suono convinto. "Chi osa disturbare il sommo stregono di Brooklyn?" -Sono io, Alec!"- "..." e finalmente apre. Quando entro dal portone, noto che mi sta aspettando in cima alle scale, così salgo più in fretta. -Allora hai deciso di farti desiderare eh?- e con la mano tra le mie scapole e l'altro braccio proteso mi fa strada per entrare in casa sua. -La casa la conosci e il divano ancor meglio,...
-Non sono qui per quello che è successo ieri sera.- ma lui mi guarda con aria seria -Se mi fai finire...!
-Oh... scusa...- che razza di maleducato! Peggio di Jace in questo periodo! Non è da me! -Stavo dicendo, che conosci il divano e sai che non morde. Quindi, se ti fa piacere puoi sederti.- poverino, l'ho trattato davvero male...! Adesso mi siedo così sarà contento. -Sa pevo che saresti venuto...
-E come?
-Ti ho lasciato quel messaggio, dove dicevo di avere delle novità...
-Quindinon le hai?!
-Alexander, io stravedo per te, ma a volte l'educazione sembra abbandonarti!
-Scusami. Davvero sono un po' nervoso e... uff... ho un sacco di cose per la testa...
-Si tratta di Jace, non è vero?- chiede in tono dolce. Troppo dolce... oddio è dispiaciuto! Oddio, e adesso che gli dico? Ma per l'Angelo, tutte a me devono capitare?! -Non c'è bisogno che tu risponda, ho già capito da solo...- con aria rassegnata prende in braccio il suo piccolissimo gatto. -Sai, hai un enorme problema: i tuoi bellissimi occhi azzurri parlano da soli. Ogni cosa che ti passa per la testa traspira urlando dai tuoi occhi. E il mio problema,- continua girandosi verso la finestra -è che non so resistergli.- per l'Angelo, Magnus...! Riesco a sentire la sua sofferenza come se fosse mia, e forse lo è perché mi sento in colpa -Ti chiedo solo una cosa Alexander: non usarmi come ruota di scorta.- si gira fissandomi quasi arrabbiato -Magnus, io non lofarei mai!
-Ho la vaga impressione che invece tu l'abbia già fatto.
-No Magnus,..
-Tu sei uscito con me per cercare di dimenticare Jace, non perché io ti piaccio...!
-Magnus, questo..
-Tu mi piaci Alexander, ma se è questo che sono per te, mi dispiace ma dovresti andartene e non dovremmo più vederci.
-Magnus, io..
-Alexander vattene.- e poi viene a fare la morale a me quando lo interrompo. Ha lo sguardo gelido e immobile. Devo andarmene perché tutto questo peso non lo sopporto. Esco e mi chiudo la porta alle spalle. Dopo il tonfo sento un vuoto infinito, ancora più insopportabile del peso di prima. Non riesco a respirare, mi sento come se avessi delle mai al collo e il vuoto è opprimente. Mi giro a guardare la sua porta e il suo nome inciso sulla targhetta oro mi pulsa nella testa. Non ce la faccio. Spalanco la porta e rientro a passo sicuro e spedito e al suono della porta che si apriva Magnus si era girato di scatto. Tanto meglio. -Alexan..- lo prendo dal collo della canotta e lo tiro verso di me baciandolo. Anche lui si abbandona e mi infila le dita tra i passanti dei miei pantaloni tirandomi a sè per poi infilare le mai nelle tasche posteriori dei jeans mentre io gli sfilo la canotta passandogli le mani dall'addome al dorso. Una volta tolta quella, lui mi sgancia la cintura e mi strappa il maglione. Pazienza, ne comprerò un altro, per la sua felicità. ci togliamo le scarpe e mentre mi incastrato per slacciargli i pantaloni ermetici, Magnus mi bacia il collo passando la mano dalla schiena alla nuca per poi intrecciarvi le dita. Quanto mi fa impazzire quando mi bacia il collo. Nel frattempo io sto ancora provando a slacciargli i pantaloni e a Magnus scappa una risatina mentre io sprofondo nell'imbarazzo più totale, così mi spinge dalle spalle face domi cadere di schiena sul divano per poi calarsi su di me con agilità felina. Ricominciamo a baciarci e data la mia goffagine nello svestire le persone, lo fa lui per entrambi. Dopo qualche tempo (non so come) mi risveglio nel suo letto a causa di di un leggero ticco sulla guancia. È Magnus che mi accarezza con un dito come se fossi un animaletto tenero e indifeso. -Buongiorno fiorellino!- mi dice con occhi da gatto -Fiorellino...?- chiedo sbiascicando le parole ancora imbastito dal sonno. -Non ti piace? Allora te ne troverò un altro...
-Alec a me va bene.
-Io lo trovo un abominio.
-Addirittura?
-Già, abbreviare in modo così inegno un nome bello come il tuo...- sbadiglio stiracchiandomi goffamente -Che ore sono?
-Le diciotto e ventisette minuti.-dice con poco interesse mentre si alza a preparare il caffè -COSA?! PERCHÉ NON MI HAI SVEGLIATO PRIMA?!
-Io adoro guardarti dormire!- si giustifica allargando le braccia -Già il problema è che anche io adoro dormire!- mi affanno per rivestirmi di corsa notando che i miei vestiti sono magicamente riposti su una sedia che ha in camera Magnus -Non te li ho piegati perché mi sembrava troppo brutale per te ritrovarli in ordine...
-Grazie.- dico finendo di mettermi l'ultimo indumento restante. -Oh, perché ti metti la maglietta? Stai così bene senza...!- commenta osservandomi dispiaciuto con la testa sostenuta dal suo braccio. È ancora tutto spettinato e so quanto odia esserlo e so anche quanto odia il caffè e tutte le attività che lo riguardano, così mi fermo a berlo anche se non ho tempo. Appena finito questo, mi dirigo verso la porta a gran velocità seguito da Magnus e una volta giunto davanti ad essa mi fermo e mi giro verso di lui. -Magnus, non è vero che non mi piaci, anzi: tu mi piaci e parecchio, solo che mi ci è voluto più tempo per capirlo.- mentre lo dico sento le gote arrossarsi per la mia stupida timidezza, quindi mi fisso i piedi cercando di evitari di incrociare, anche solo per sbaglio, le orrende pantofole indossate da Magnus. -Lo so. Lo vedo da come mi guardi adesso.- alzo di colpo lo sguardo e lo punto dritto sui suoi occhi da gatto, di quel colore misto tra verde e giallo. Ogni volta penso che ci sia un universo pieno di galassie infinite e adoro perdermi in esse. Mi sorride -Beh, adesso vattene che i tuoi amici ti staranno aspettanto e poo fossi in te, non farei attendere tua sorella... Sai, sa essere molto convincente...!
-Sì, ciao!- e lo bacio, ma questo mi fa tornare dentro e appena me ne accorgo scappo via urlandogli "Richiamami!". Non pensavo che sarebbe andata così la mia prima volta: pensavo peggio e invece è stato... magico, e non penso che dipendesse dal fatto che Magnus sia uno stregone. Appena torno in camera mia trovo Izzy sdraiata sul letto ad ascoltare musica e appena si accorge che sono entrato mi parla -Ciao eh! Di solito si richiama se non rispondi!
-Scusami, non neho avuto l'occasione.
-Ah no? E sentiamo, questa volta che cos' è che ti avrebbe impedito di farlo?
-Beh... ecco...- Izzy si mette a guardare il mio maglione e fa una faccia stranita -È nuovo?
-Ehm, no.
-Com'è possibile che non abbia neanche un buco?- si chiede ispezionandomelo. Oh diavolaccio, Magnus deve avermelo riparato con la magia dopo avermelo strappato. -Alec...
-Sì?- rispondo immediatamente. Se inizia a farsi delle domande sono finito. -Hai del glitter sul collo...
-COSA?! Dove?!- comincio a strofinarmi il collo con enfasi -Sulla faccia è anche peggio...!- mi sento come un orsetto lavatore a furia di strofinarmi ovunque. Izzy mi solleva la maglietta e va una faccia sconcerta -Senti, fai prima a lavarti che puzzi di gel per capelli, glitter e in particolar modo di Magnus. Hai ancora tutto il suo trucco strisciato addosso. Alec se mi devi raccontar balle almeno impegnati a farlo bene!- ogni volta rimango senza parole: ma che cos'è mia sorella un coguaro?! Come fa ad avere la vista così acuta? -Izzy...!- si ferma all'uscio della camera fissando gli occhi a terra con una faccia un po' triste -Sì, non ti preoccupare, non lo dirò a nessuno.
-Volevo dirtk che con quel vestito stai una favola...!- mi guarda sorridente -Grazie fratellone!- e se ne va tutta contenta. Mi faccio la doccia e guardo scendere tutti i glitter e i vari trucchi giù nello scarico. Un po' mi dispiace, ma sono molto contento di non sentirmi più così appiccicoso. Una volta finito, mi metto il maglione blu più consumato che ho e un paio di jeans neri. A cena Jace si siede vicino a Clary al lato opposto del tavolo. Mi guarda di sfuggita e con la coda dell'occhio per non farsi notare. Ma ti costa così tanto chiedere scusa al tuo parabatai? Questa volta non voglio essere io a chiedere scusa dato che non ho colpe. Deve abbassare lui la testa e rendersi conto dei suoi errori una volta per tutte, ma so già che non lo farà e so già anche che io chiederò scusa al posto suo. Bisogna solo capire quanto reggerò prima di cedere. Ogni tanto li osservo con la coda dell'occhio: se non fosse che sono vestiti e in mezzo a tutti direi che stanno facendo sesso. Si pogliano con gli occhi quei due e mi dà parecchio fastidio dato che siamo a tavola. Non ce la faccio più mi sembra di essere l'unico nudo immezzo ad un bubblico -Perché non vi cercate una camera? - sbotto dal nulla. Jace mi fulmina con lo sguardo e sento che Clary se avesse un coltello in mano mi ucciderebbe. Fortunatamente stiamo mangiando una zuppa. Izzy ha gli occhi sgranati e Simon è furioso. Dati che siete tutti così incazzati io mi rimetto a mangiare. Mi sento afferrare da un braccio e trascinare via. Mi ritrovo fuori dalla sala da pranzo/cena con Jace di fronte -Ma che ti prende eh?- dice a denti stretti -Mi danno fastidio tutte queste avance a tavola...!
-Alec, davvero, io non ti riconosco più!
-No Jace, sono io che non ti riconosco più. Sono stanco di vederti irascibile come una donna con le sue cose, e sono stanco di vederti abbassare la guardia per qualunque cosa per colpa di un hobbit! Jace, in questo modo non stai solo perdendo il tuo migliore amico, ma anche il tuo parabatai e se in battaglia pensi solo alle tue farfalle nella pancia, beh caro mio, uno dei due muore e quasi sicuramente sono io a quel punto non puoi tornare indietro. Io so di essere uno schifo di shadowhunter e che tu sei certo più bravo di me, ma sinceramente non ho voglia di morire per colpa tua...! Quindi quando deciderai di tornare ad essere te stesso chiamami, ma sappi che non ho tutta la vita per aspettarti e quando sarà troppo tardi, credo proprio che non avrai più un amico.- mi ha pure fatto passare la fame! Ma bravo, sei contento? -Sei tu a non avere più un amico, Alec.- osi pure ribattere? Ma non ti rendi conto di aver torto?! -Bene!- mi giro ma Jace mi rigira da un braccio -Alec, perché ti dà fastidio Clary? Ti ha fatto qualcosa?- chiede preoccupato -Lei non sta facendo niente a me... lo sta facendo a te e la cosa peggiore è che non te ne rendi nemmeno conto.- gli metto una mano sulla spalla e lo scuoto leggermente -A me non dà fastidio il fatto che tu possa avere una ragazza, solo cerca di essere più razionale e cerca di ricordarti di noi...!
-Grazie fratello...!- e mi abbraccia. Sono contento che sia finita così. L'unica cosa è che no mentito quando gli ho detto che non mi da fastidio se ha una ragazza... Mi dà molto fastidio! Soprattutto perché è quella strega di Clary. Chissà quali intrugli avrà preparato per schiavizzarlo in questo modo... Jace non è il tipo che diventa uno zerbino dall'oggi al domani...! Farò delle ricerche sul suo conto. Quella Clary non mi piace proprio. Non promette niente di buono con quel suo modo di fare così acido e aggressivo, in particolar modo nei miei confronti e di lzzy. Io e Jace torniamo a mangiare e cerco di fare il carino anche con l'hobbit dai capelli alla julienne, ma secondo me ha capito che faccio finta solo per Jace... Fatto sta che non me ne frega proprio niente di lei e credo proprio che sarà così per sempre. Finalmente mi infilo il pigiama, ma Izzy ha deciso che non devo dormire e mi tartassa di domande -Allora, che cos'hai fatto oggi?
-Beh, ho litigato con Jace due volte circa, mi sono allenato...- ma lei mi interrompe -Lo sai che non voglio parlare di questo. Com'è stato? Magnus ti ha trattato bene? E non scordare i particolari più piccanti!
-Isabelle, non è un pigiama party!- dico io nervoso. Ma perché non vuole mai farsi gli affari suoi? È così difficile?! -Dai! Raccontami tutto! Come lo avete fatto? Chi...
-ISABELLE!- grido prima che potesse finire la frase, e grazie al cielo l'ho interrotta! -Dai Alec! Io sono la shipper numero uno!
-Tu cosa? Va beh, lasciamo perdere... io sono molto stanco e vorrei dormire...
-Lo credo bene!- è incredibile. Non ho parole, davvero. La sua tenacia è ammirevole! Non so se raccontarle tutto o tenermelo tutto per me... la seconda mi aggrada di più. -Facciamo così Izzy, se prometti di lasciarmi dormire, domani ti racconto tutto, quanto è vero che sei la scippard numero uno!
-Si diche shipper...
-Va beh, è lo stesso!- poi penso che Isabelle non ha mai usato un termine simile -Izzy...!
-Che c'è?
-Chi te lo ha insegnato quel termine? Simon, non è vero?- non mi va che esca con quel vampiro. A parte che non lo sopporto, ma poi è un nascosto. Lo so bene anche io che sto con uno stregone, ma io voglio solo il meglio per mia sorella. Dopo alcuni secondi senza risposta, dal buio della camera e da sotto le coperte sento -Te lo dirò domani.- me lo sarei dovuto aspettare. A volte mi comporto da vero stronzo con lei, così come con me stesso. Forse dovrei essere meno rigido...! -Hey Isabelle!
-Mmh!- grugna -È stato magico...!- anche se cono sdraiato e non la vedo, la sento sorridere da sopra il bordo delle sue coperte, e mi basta questo per stare tranquillo. La mattina dopo Isabelle mi sveglia dicendomi che Clary ha qualcosa da mostrarci. Quella carota secca è più eccentrica di Magnus! Andiamo a vedere di che si tratta...! Quando arriviamo lì vedo Clary affondare la mano nella carta e estrarre una tazza. Io lo dicevo che per me non era una shadowhunter! Non avrei mai pensato a una strega, ma avevo ragione! -Clary riesce a creare delle nuove rune. - afferma serio Jace. Non ha lo sguardo innamorato quindi, sono costretto ad ammettere che lui e Clary (maledirò questo giorno per averlo pensato) hanno ragione e io ho torto. Il solo fatto di averlo ammesso a me stesso mi sta spezzando il cuore, ridotto in polvere. Mi sento a disagio con me stesso... la verità fa schifo. -Alec?- sento all'improvviso. Lo sapevo che mi sarei perso qualcosa perché era troppo bello avere un problema solo alla volta, non è da Alexander Lightwood! -Cosa?- Izzy mi guarda preoccupata -Ti senti bene?
-Ho una strana sensazione...- già, manca la terza disgrazia, e sento che è vicina... sarà meglio parlarne con Magnus, molto probabilmente può aiutarmi a capire di che si tratta. -Io e Alec usciamo un secondo.- dice Isabelle portandomi via per mano -Alec, che sta succedendo?
-Izzy, ho una bruttissima sensazione, che cresce sempre di più. Devo capire di che si tratta.
-Okay. Andiamo da Magnus, lui potrà aiutarci.- a volte mi chiedo perché non ho scelto Isabelle come parabatai. Poi però mi ricordo di quanto sia forte anche da sola e di quanto Jace abbia bisogno d'aiuto. Nel giro di pochi minuti siamo già da Magnus -Alexander! Che bella sorpresa!- esclama vedendomi. La voglia di saltargli al collo è alta, ma purtroppo non sono qui per questo, e credo che Magnus l'abbia appena capito.
-Vedo che hai portato tua sorella... perché aspetta fuori?
-Ha detto che volova lasciarci un po' di privacy...
-Perché non accontentarla allora?- dice tutto contento volteggiando con un bicchiere de scotch mezzo vuoto e con un sorriso che lascia intendere molto stampato sul volto -Magnus, a dire il vero sono qui perché ho bisogno del tuo aiuto...
-Lo so, cercavo solo di sdrammatizzare un po'.- poi si avvicina al citofono per parlare con Isabelle -Puoi entrare tranquillamente che tanto tuo fratello ha deciso di farsi desiderare!- chiudo gli occhi per l'esasperazione -Allora, dolcezza, di che si tratta?
-Dolcezza...?- dico pensando a che si riferisce e poi mi ricordo della cosa dei soprannomi -È da stamattina che ho un brutto presentimento, e cresce sempre di più.
-Mmh... questa sì che è bella.- nel frattempo entra Izzy -Allora? Non è successo niente?- chiede speranzosa -Proprio no...! Sarà stata la preoccupazione o la timidezza...- risponde Magnus mentre Isabelle alza gli occhi al cielo. Ci sediamo tutti sui divanetti nuovi (dei quali non intendo sapere la provenienza dato che non li ho mai visti) -Non ti preoccupare Alexander, li ho regolarmente comprati. Ora, dovresti concentrarti sulla candela.
-Quale candela? - neanche un secondo dopo, con uno schiocco di dita di Magnus, compare la cadela, oltre che lo sguardo peffardo e tentatore di lui. Non cambierà mai... grazie al cielo. Mi concentro sulla candela -Chiudi gli occhi e dimmi che cosa senti.
-Freddo, pressione... paura. Ora sta cambiando... potere... molto potere.
-Stai andando bene...! Ora cerca di focalizzare un'immagine associata alle tue sensazioni.- mi sento brancolare nel buio, poi come una luce di salvezza, vedo la coppa mortale -La coppa mortale!- ma subito la vedo riempirsi di sangue e la runa parabatai pulsa anch'essa di sangue. Riapro gli occhi di colpo e sono più preoccupato di prima perché ora ho una certezza -Jace è un pericolo. Valentine troverà la coppa mortale, ne sono sicuro!
-Okay Alec, cerca di mantenere la calma.- dice Isabelle mettendomi una mano sulla spalla -Dobbiamo riferirlo agli altri immediatamente.
-Jace non mi crederà...
-Bel parabatai che ti sei scelto!- esclama Magnus -Senza offesa...!- per certi versi ha ragione, quindi sto zitto. Nell'andare via Izzy esce per prima per chiamare Simon che a sua volta chiamerà Clary, così sarà più portata a credergli. Nel frattempo io mi intattengo con Magnus e lo aiuto a sitemare -Lo sa benissimo che potrei riordinare tutto con un semplice schiocco di dita...!
-Sì, ma mi va di aitarti. Insomma, tu hai aiutato me e questo è il minimo che io possa fare per ringraziarti...!
-In realtà ci sarebbe un altro modo molto più divertente...- mi metto a ridere dolcemente sapendo già dove vuole andare a parare, e certo la cosa non mi dispiacerebbe...! Così mi giro e vado baciarmelo. In quell'istante ogni mio problema, dovere, preoccupazione, svanisce traspotandomi in un'altra dimensione, la sua. Dev'essere passato molto tempo, perché Izzy irrompe nella stanza urlando -ALEC, DOVE SEI FINITO?!- a quel punto mi stacco dalle lebbra di Magnus tornwndo alla triste realtà -Oh, scusate! Io vi lascerei fare tutto quello che volete, ma magari dopo aver avvisato Jace...!- poi con un tono più basso di voce si rivolge a Magnus -Scusa!- lo guardo negli occhi rischiando ancora di perdermi in lui -Ci vediamo. Ti richiamo stasera! - e ci dirigiamo verso l'istituto. Arrivati lì, la mia senzazione si trasforma in un dolore unico. Cerco Jace ovunque ma non c'è traccia di nessuno, meno che di Clary che è seduta a terra in un angolo a piangersi addosso -Dov'è Jace?- le chiedo preoccupato -Valentine è stato qui e si è preso la Coppa e Jace.- oh per l'Angelo...! Dov'ero io? Non lo stavo proteggendo e non so se riuscirò mai a perdonarmelo. Come ho potuto non essere lì? -Alec, non è colpa tua!- Isabelle sembra leggermi nel pensiero o forse ho una faccia troppo sconvolta. Clary invece si alza e mi guarda con odio -E invece sì che è colpa tua. Tu dov'eri eh? Bel parabatai che sei!- Isabelle la interrompe -Adesso basta. - ma Clary insiste -Dov'eri mentre Hodge consegnava a Valentine la Coppa e Jace?!
-CLARY BASTA! DEVI SMETTERLA DI DARE AD ALEC COLPE CHE NON GLI APPARTENGONO! È DA QUANDO SEI ARRIVATA CHE PENSI CHE IL MONDO GIRI ATTORNO A TE, MA NON È COSÌ! NON SEI L'UNICA AD AVERE UNA FAMIGLIA DIFFICILE O UNA SITUAZIONE COMPLICATA! SEI SOLO UN'EGOISTA PRESUNTUOSA! Alec andiamo a cercare Jace.- amo mia sorella edadoro il fatto che ge ne abbia cantate quattro, ma Clay ha ragione: io dov'ero per il mio parabatai?

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