La bellezza dell'argento

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-Isabelle, Clary ha ragione: io dov'ero per lui? Insomma, è mio fratello, il mio migliore amico,  il mio parabatai e poi giusto qualche ora fa avevo rimproverato Jace che non era abbastanza presente nei miei confronti e che non volevo morire per colpa sua, e io che faccio? Lo abbandono perché penso soloca me stesso e lui viene rapito dal signore oscuro dei signori oscuri...!
-Veramente quello è Darth Vader...
-Cosa?- chiedo smarrito e confuso. Ultimamente Izzy sembra avere imparato una nuova lingua a me conosciuta. -Lasciamo perdere... il punto è che non è vero che è colpa tua: siamo andati da Magnus perché tu avevi una brutta sensazione per quanto riguarda Jace... a me questo non sembra fregarsene o abbandonare, piuttosto mi sembra che tu stia trascurando te stesso.- Ci sediamo sui gradoni della serra e mi cade l'occhio su delle enormi orchidee.  Izzy segue il mio sguardo e  mi tira un coppino -Ahia! Isabelle, per l'Angelo, che ti salta in mente?
-Guardati! Guarda come ti svaluti da solo! Sei così abituato a sentirti più piccolo che sei portato anche tu a guardare i fiori più grandi!
-Izzy, scusa ma questo cosa c'entra? Io guardo le orchidee perché mi piacciono. Ora devo essere picchiato per questo?- sbuffa senza rispondere. Si sistema sui gradoni nel modo più comodo possibile e appoggia la sua testa sulle mie gambe. -Aspettiamo la risposta del Conclave prima di intervenire?
-Sarà meglio: ora non c'è più nessuno nell'istituto a parte noi due e poi non voglio altri problemi. Per quelli hanno inventato Clary...!- Isabelle scoppia a ridere, per quello che si poteva fare in circostanze simili... poi guarda meglio le orchidee anche lei e socchiude gli occhi pensierosa -A che pensi?
-Che dovresti portare una di quelle orchidee a Magnus.
-E perché mai? Può avere tutto le orchidee più rare e variopinte che vuole, perché dovrebbe volere proprio quella?- mi guarda come per dire "fai sul serio? Te lo devo davvero spiegare?" E io faccio spallucce per farle capire che non ho ancora afferrarto il concetto. Lei sbuffa -Senti, di preciso, Magnus cosa ci trovava in te di così sexy, insomma, l'intelligenza non è il tuo forte...! Forse lo apprezzerebbe perché il fiorellino caro l'ha toccato Alexander Occhibelli Lightwood...?!
-Ooh. Non... non ci avevo pensato.- guardando meglio quel fiore con tutte quelle sfumature arancioni. Noto con grande stupore che non sarebbe male affiancato al colore della pelle di Magnus, e con tutto quel glitter e i colori armoniosi dell'orchidea, farebbero un contrasto che si sposerebbe benissimo. Poi con quei suoi occhi da gatto e i loro colori indefiniti, che trasportano da una dimensione ad un'altra, allo stesso tempo violento e dolce, come un veleno, letale e irresistibile,  ma bellissimo. Ma pensandoci bene, guel fiore non si sposa proprio con i suoi capelli, e tutto quel glitter potrebbe soffocare quei colori tenui, e la sua sbadatezza potrebbe far morire un fiore così delicato,  ma c'è una persona che non lo ucciderebbe, che a sua volta (anche se non sembra)  è delicata come lui e la sua premura ne è la prova, e che il suo luccichio non è eccessivo da soffocarlo, e che si sposa perfettamente con i suoi capelli. Prendo il fiore più bello e lo porto a Isabelle. Non penso mai che anche lei abbia i suoi problemi e che magari voglia parlarne a contrario mio. Ascoltare non è il mio forte, proprio come parlare, tutta la mia goffagine fisica, si riversa anche sul mio carattere e più non lo accetto, più si evidenzia. Isabelle fa una faccia stranita quando le porgo il fiore, ma poi sorride e improvvisamente il mondo diventa più bello. -Grazie.- è l'unica cosa che riesce a dire. Dopo di che, soffoca le parole che vorrebbe dire nel mio petto mentre mi abbraccia. Ad interrompere l'atmosfera è una chiamata dal telefono di Izzy -Pronto?- risponde lei mettendo in vivavoce -Hey tesoro, ho una buona notizia e una cattiva...
-Ehm... io sono Isabelle.
-Oops, Lightwood sbagliato, comunque, dolcezza, quale vuoi sentire per prima?- non fa neanche in tempo a rispondere che fa lui per primo -Quella cattiva è che Clary ha aperto un portale e non so dove sia finita,
-E quella buona? Sai dove si trova?
-No, mi è arrivato il nuovo soggiorno da Calcutta. Fatto a mano pensa...!- mi metto una mano sugli occhi per non pensare a quella che sarebbe dovuta essere la buona notizia -Magnus, sei in vivavoce. - dico intervenendo per la prima volta nella chiamata. Dopo qualche attimo di silenzio, e una parvenza di un "ah" da parte sua: -Ciao Fiorellino! - e l'imbarazzo mi pervade, come il sangue di demone sampilla fuori violentemente quando viene accoltellato sulla sua carotidea, solo che lui muore mentre io chiudo gli occhi per non vedere la faccia di Izzy (qualunque essa sia) mentre mi guarda arrossire come un peperone -Come stai? Non mi hai inviato un messaggio quando sei arrivato ed ero così preoccupato!  Non che io stia dubitando delle tue doti da shadowhunter,  anzi penso che tu abbia un fisico...
-Ciao Magnus! Come dicevo prima sei in vivavoce!- cerco di fargli capire che mi sto sentendo in imbarazzo e che preferirei finire sotto un treno in questo momento -E che male c'è? Tua sorella non ti ha mai visto nudo?!- sgrano gli occhi per compassione di me stesso metre Isabelle scoppia nella risata da shipper numero uno (mi ha spiegato che cosa voglia dire insieme ad una vagonata di altri termini che non ricordo). In questo momento vorrei che il treno che prima avevo desiderato mi passasse sopra, tornasse indietro e ripetesse le azioni almeno un'altra decine di volte. -Congratulazioni!  Hai appena ucciso mio fratello di complimenti!- e riattacca ridere. Almeno uno si diverte. Tornando nella serietà, Izzy avanza delle domande -Hai idea di come sia riuscita ad aprire un portale?
-Io lo dicevo che era una strega oltre che una maledizione...!- Magnus rimane in silenzio e Izzy mi fissa: okay, forse non l'ho solo pensato...
-Tesoro, le streghe non reggerebbero i marchi. - dice Magnus in tono dolce.  Mi viene in mente quello che è successo con la Coppa Mortale
-Forse ha creato una runa-portale...
-Alec! Sei un genio!- grida Isabelle,  poi torna a fare domande a Magnus, con una certa enfasi -Magnus,  sai dove ha aperto il portale?
-Credo che sia... hey, è proprio lì all'istituto!
-Ci è scappata da sotto il naso?! Non ci posso credere! - esclamo sconvolto -Bellezza, puoi lasciarci soli al telefono?
-Certo! Divertitevi!- e mia sorella se ne va lasciandomi con il suo telefono e Magnus all'altro capo -Siamo soli?
-Sì,  Izzy è andata a bere credo.
-Alexander, smettila di darti la colpa per qualunque cosa. Non fa altro che peggiorare la tua insicurezza...
-Io non sono insicuro! Sono un combattente!
-E sono certo che sul campo spacchi il culetto a tutti quei brutti demoni, ma sei insicuro pure sul campo e,...
-Cosa?! Sono un arcere, la sicurezza fa parte di me, altrimenti non potrei scoccare le frecce perfettamente dritte!
-Alexander,  fammi finire!
-Sì,  scusa...
-Se tu fossi così sicuro come dici, non avresti problemi se Jace ti lasciasse da solo sul campo.- poi si ferma per una breve pausa, ma che sembra eterna. Amo e dico AMO il suono della sua voce -Sei come l'argento, talmente abituato al fatto che tutti fissano l'oro, che sei portato tu stesso a farlo, dimenticandoti del tuo valore.- quelle parole hanno fatto più centro di ogni mia freccia scoccata in tutta la vita. Magnus ha ragione e ora ho capito il discorso che Isabelle aveva fatto poco fa sui fiori. Magnus ci sa davvero fare con le parole, o forse è che detto da lui sembra più armonioso e vero -Ma,...- riprende -In pochi sanno che l'argento è più raro da trovare...!- quelle parole mi fanno battere il cuore come non è mai successo prima e mi ritrovo a pensare che forse, una parte di me comincia a pensare che potrebbe davvero essere la persona per cui vincere ogni battaglia, tornare a casa tutto intero e cercare di vestirsi meglio. Forse sto cominciando ad amarlo per davvero.il cuore continua a battere forte, sempre più veloce... troppo, fino a che non batte più.  Tutto intorno a me diventa buio e sembra sciogliersi e io cado a terra svenuto.
Un ronzio acuto mi pervade le orecchie seguito da un forte mal di testa. Quando finalmente riapro gli occhi, la domanda sorge spontanea: -Che è successo? - avanzo ancora intontito. Provo a muovermi ma un dolore che mi pervade ovunque me lo impedisce. -Oh mio... Dio esiste!- riesco a sentire e una figura incappucciata mi si mette davanti al gia ristretto campo visivo -Alexander, non ti agitare: è già un miracolo che tu sia ancora vivo...!-  Magnus abbassa lo sguardo dove credo di avere una ferita. Subito dopo sento un gran trambusto e successivamente la voce di Isabelle -Ahi!- deve aver preso dentro qualcosa -Come sta? Si è risvegliato?
-È ancora in stato semi cosciente. Domani dovrebbe risvegliarsi definitivamente. - le sipega. Mi sento incredibilmente assonnato, tanto da non riuscire a trattenermi. Mi lascio andare e dormo. Profondamente.
Un fastidio agli occhi mi sveglia. Il sole non è ancora molto alto, ma fa già il suo lavoro. Mi metto seduto e un mal di testa incredibile mi fa ballottare il cervello, tanto che sono costretto a portarmi le mani alla testa. Con forza stringo i capelli come a cercare di desensibilizzare la zona, con l'unico risultato che ora mi fa male pure il cuoio capelluto. Isabelle, che stava dormendo sul divanetto accanto al letto dell'ospedale dell'istituto, si sveglia all'improvviso e con un grosso sorriso mi corre incontro -Alec! Come ti senti?- mi mette una mano sulla spalla e mi osserva sollevata -Mi fa male la testa, ma per il resto bene.- si gira e prende una busta piena e letira un pugno -Tieni, è ghiaccio secco. Magnus mi aveva detto che ti sarebbe servita.
-Che cosa è successo?- chiedo mentre mi metto il ghiaccio in testa. Izzy sgrana gli occhi -Alec, non ricordi nulla?- squoto la testa: pessima idea. Contraggo la faccia in una smorfia di dolore mentre mi maledico per aver scosso la testa.
-Clary aveva capito dove si trovasse la Coppa Mortale e siamo andati da Dorothea per prenderla, ma lei ha aperto un portale invocando Abbadon e non riuscivamo a fermarlo. Stava per attaccare Jace ma tu ti sei messo davanti e ti ha centrato in pieno. Non ti muovevi più e così ho chiamato Magnus. Ha detto che eri pieno di veleno demoniaco e ha fatto tutto il possibile per aiutarti. È stato molto gentile da parte sua offrirsi di curarti gratis dopo che ti aveva visto solo una volta...!- Solo una volta? Ma come? Io e lui non riuscivamo a stare lontani uno dall'altro, uscivamo insieme, facevamo sesso... Io lo amavo. Come può essere tutto svanito? Come può non essere mai successo?  Il solo ricordo è così vivido e nitido che sembra di poterli toccare con mano. Poi mi torna in mente la Clary arrabbiata con me per non aver protetto Jace. Ma se allora l'ho protetto, lui dov'è? -Jace dov'è? Sta bene?- il volto di Izzy si oscura e la cosa non mi piace affatto -Isabelle, per l'Angelo,  dov'è Jace?- ora sono DAVVERO preoccupato. Perché Isabelle non risponde? -Alec, non te lo posso dire...
-PERCHÉ NO?
-Perchè faresti delle stupidate enormi...
-Izzy, ti prego, è il mio parabatai...- sento gli occhi pungere e le gote gruciare. Il groppo che ho in gola non so se è dovuto al fatto che non so che fine abbia fatto Jace o al fatto che io e Magnus non stiamo insieme e non lo siamo mai stati... forse per entrambe le cose. -Te lo dico, ma devi giurare che non farai niente di stupido o di impulsivo e che resterai a letto fino a che non sarai guarito definitivamente...
-Sì va bene, lo giuro, ora dimmi che cosa gli è successo!-  sospira e si fissa i piedi mentre parla -Hodge ha consegnato a Valentine la Coppa e Jace e Clary è scappata.- oddio. Non so più cosa fare... mi viene solo da piangere, gridare. Sento che qualcosa dentro di me si sta crepando come una scheggia su un vetro, prima quasi impercettibile, poi sempre di più fino a rompersi quasi. Ma nel profondo del mio cuore, per quanto io stia soffrendo, sento che Jace sta bene ed è ancora vivo. So che ho giurato di non fare nulla ed è così che sarà, ma non mi arrenderò finché Jace non sarà di nuovo a casa,  a costo di scendere a compromessi con i nascosti.

Aku Cinta KamuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora