Segreti

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Isabell pov
Certo che c'é da preoccuparsi...non ho mai visto Tom cosí serio....Tom Hamingway serio? No assolutamente...

-Izz, lo so che non mi conosci da tanto tempo e sono consapevole che confidandoti il mio segreto infrango la legge più importante del mio popolo, solo, sono abbastanza sicuro che ci sia un nesso tra il tuo passato e il mio... hai detto di aver avuto cinque anni quando la tua casa è bruciata, adesso ne hai 16 e, considerando che siamo nel 2016, il fatto è avvenuto nel
2005.

2005... ti ricordi la data?- Isabell, un po' preoccupata disse -Mi ricordo che capitò nel mese di Maggio, il giorno l'ho scordato e non ho intenzione di ritornare a cercarlo rischiando di incappare in foto indesiderate...- -Beh si...giustamente. Senti, se sei sicura che sia avvenuto nel Maggio del 2005 allora non ci sono dubbi. È da un po' che ci penso ma ho sempre accartocciato e buttato da parte l'idea che tu fossi l'Ultima...ora che lo so mi basta solo che lo sappia anche tu...-

Isabell lo interruppè nervosa- Tom cosa diavolo stai blaterando? Chi è l'Ultima? No, perchè dovrei essere io? Cosa intendi per il tuo popolo? Sei inpazzito? Ti stai forse prendendo gioco di me? Lo sai benissimo cosa mi è successo e ora vuoi ricordarmelo così bruscamente? Dimmi cosa hai in mente oppure giuro che mi faccio dimettere in anticipo anche a costo di rinunciare alla visita per il controllo dei muscoli!-

- OK...ok Izz, stai tranquilla, so benissimo come ti senti ma adesso ascoltami senza interruzioni! Per favore Isabell, mi sono fatto prendere la mano, lo so, ma adesso ti spiego tutto.
Io in realtá mi chiamo Thommen e vengo da Roma, la capitale d'Italia. Roma, però, non è solo la capitale italiana, è anche l'incontro tra i 6 Flussi ovvero le sei linee di energia che partono dai sei punti di incontro dei Methas. I Methas, sono il mio popolo- stoppò il racconto e assunse un espressione simile a quella di chi, improvvisamente, si ricorda di qualcosa di triste, scosse la testa e riprese a parlare- O meglio, quello che era il mio popolo, visto e considerato che sono un 'Esiliato'. Comunque... i Methas sono gli esseri che vivono all'ombra degli umani, coloro che abitano nel "Pandem", nel mondo gemello della Terra. I Methas si dividono in sei categorie a cui viene assegnato un colore ognuna: Verde per le Fate e gli Stregoni, Giallo per i Lupi Mannari, Rosso per i Vampiri, Blu per le Sirene e per ultimi (ma non meno importanti) il Nero per i Demoni e il Bianco per gli Angeli.

Izz, prendi tutto quello che ti hanno sempre fatto passare come favola e pensala come se fosse la realtá; solo alcune delle creature dei Methas non rispecchiano i canoni delle Antiche Scritture; le Sirene sono donne bellissime che cantano e fanno innamorare gli umani per attirarli nel lato oscuro, dove si rivelano per ciò che realmente sono, e per ucciderli nei modi più orribili che tu possa immaginare; le Fate sono esseri di una bellezza indescrivibile e fatale, non possono pronunciare parole false ma i metodi per indurre in tentazione sono così tanti che nessuno potrebbe ricordarseli e spesso le dimenticanze uccidono, ricordatelo Isabell; i Demoni sono creature orribili, sono la fusione dei peggiori incumbi umani, spesso prendono l'immagine della tua paura più profonda; gli Angeli sono diversi da come immagini, loro non perdonano MAI, non accettano redenzione e o si sta ai voleri degli angeli ( che a differenza di come si può pensare, possono essere voleri inumani e terribilmente ingiusti)o si è spacciati!

Non si viene a conoscenza del Pandem molto facilmente.

Puoi venire introdotto dentro a questo mondo tramite uno delle sei categorie oppure farne già parte inconsciamente, si riconoscono questi Methaumani solo nel caso in cui il diretto interessato abbia delle visioni dei popoli, oppure, caso più raro, abbia dei "collegamenti" inspiegabilmente ricorrenti con una cosa in particolare;
in passato i casi di "collegamento" avvenivano con lettere o numeri che facevano parte costante della vita del personaggio, a volte portano alla pazzia, per questo motivo è più possibile che si presentino visioni...-

Isabell si sentiva spaesata, non voleva crederci, non poteva crederci, era tutto così sbagliato, queste cose si vedono nei film e si leggono dei fantasy ma sono racconti ,dannazione, racconti immaginari. Come è possibile? Eppure aveva il "collegamento", lo aveva da tanto tempo e il sogno... non era mai riuscita a dare un senso a quel sogno, di certo era sua madre ma era magra, troppo magra, era uno scheletro, mani e dita da scheletro, le facevano paura e poi le parlava, la confortava, la impauriva, spesso l'amareggiava e le diceva cose orribilmente asciutte ma poi finiva tutto, la sagoma si girava e per quanto Isabell si sforzasse non ne vedeva il viso e reinveniva.
"Perchè?"
-Izz dì qualcosa ti prego, non posso sopportare di vederti così, non volevo essere affrettato ma i giorni in convalescenza stanno finendo e non ero sicuro che dopo ci saremmo rivisti, dovevo tentare Izz, dovevo!
Sarò pronto a rispondere a ogni domanda che mi porrai e a illuminarti la mente, permettimi solo di dimostrarti che non sono pazzo, che le mie parole sono vere!-

Isabell pov
È un esiliato, non fidarti, scappa...quante voci, troppe voci, che cosa mi state dicendo?

Il mio subconscio è sparito, sono sola...che cosa?

Vuole dimostrarmelo? CHE COSA VUOLE DIMOSTRARMI? Oddio e adesso? E se fosse tutto vero? E peggio, se fosse un demone? No,non può essere, i demoni sono cattivi per quanto ne so io, furbi si ,ma non così tanto. Cosa gli dico? Sembra sinceramente dispiaciuto...ma no diamine hai appena scoperto l'esistenza di un mondo parallelo non ti deve interessare come si sente lui...Come ti senti tu? Cosa sta facendo? Perchè si sfila la maglia? No Tom ehm Thommen no, ma che diamine?

Con voce rauca Isabell riprese a parlare -Tom cosa diamine fai? Rimettiti la maglia subito!-

-Izz io devo mostrarti, solo così capirai che non scherzo!-

-Cos'è che mi devi mostrare Tom o Thommen, non so neanche chi sei...
Cristo Tom cosa...- le parole le morirono in gola, bloccate dallo stupore, Tom si era completamente sfilato la maglia e nell'attimo in cui quella toccò l'ultimo lembo di pelle, come una gabbia che si apre per far uscire gli uccellini, la gabbia sprigionò due ali immense, ali d'angelo, ali bianche candide e visibilmente soffici.

Prima di svenire Isabell notò un piccolo marchio bianco sbiadito al centro del petto dell'angelo, non era più grande di un pugno, poi il buio e il freddo del pavimento le pervasero il corpo intorpidito.

Il mio miglior incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora