Capitolo 4

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Erano passati due giorni da quando Isabell si svegliò dentro quell'ospedale e incontrò Tom; cominciava a odiare quel posto...tutto così bianco,  così pallido, così morto e silenzioso in pratica viveva nell' Inferno Paradisiaco se si poteva definire così. Doveva ammettere che però in quel posto aveva incontrato una persona che le faceva sembrare quell' Inferno una sottospecie di casa, da quando la madre morì nessuna casa le sembrava veramente una casa, di sicuro nulla in confronto alla sua vecchia Villa. Tom, il primo e per ora unico, vero amico, aveva la strana capacità di farla ridere ma quando dico ridere intendo scompisciarsi dalle risate cadendo dalla sedia e rimanendo stesa per terra prima che la ridarola passasse per poi ricominciare di nuovo a ridere senza motivo! Magari era solo l' effetto che le faceva Tom. Nei giorni passati all' ospedale si era fatta una bella idea di Tom e per lui era la stessa cosa dato che rideva più o meno come lei. Passavano ogni singola ora insieme a parlare di cosa vorrebbero fare usciti da quell'ospedale e a giocare a scacchi come i nonnetti, tanto che dopo 3 partite si stufavano. Poi un girno Tom decise di dirle il motivo per cui è finito all'ospedale.

Il mio miglior incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora