2. Un'amicizia diversa

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Sento il ticchettio della sveglia, sono le 6 in punto: "Angy svegliati!! Dobbiamo finire i pizzini!!!!!!!!!!!"
La vedo ribaltarsi giù dal letto e rotolarsi per lo spavento.. rido un pó... è sempre uno spettacolo quando la faccio saltare in aria.

"Cazzo ci siamo addormentate!"
"Futtitinni, però adesso finiamo."

Alle 8.00 siamo già in classe pronte, più o meno, per affrontare questo compito. Passa il solito gruppetto del quarto anno che ha i fighi più strafighi della scuola, in mezzo Josh. Si ferma davanti alla nostra classe parlando con un ragazzo, uno nuovo, qui non c'è mai stato, almeno per quanto possa saperne io. Alto, dai capelli scuri, con dei muscoli pazzeschi, entra in classe seguito dal Prof
"Lui è un nostro nuovo ospite ragazzi, si chiama Roberto."
Mentre il ragazzo si siede, il professore distribuisce i compiti e i miei pensieri si concentrano su di esso, fortunatamente.

Alla ricreazione, mentre Angy va in bagno, sento bussarmi sulla spalla, mi giro e c'è Josh che cerca la mia amica con gli occhi.

"Dov'è? Le devo parlare"

"Josh non mi sembra il momento.. non oggi almeno"

Angy torna dal bagno e vede Josh parlare con me..
Gli passa accanto senza denaro di uno sguardo. Gli occhi di Josh si riempono di lacrime e nello stesso secondo le ricaccia dentro.

"Adesso è meglio che tu vada via, ne parliamo più tardi"

Torno in classe e vado da Angy. La guardo e le vedo il trucco leggermente scolato, la abbraccio e le do un bacio sulla fronte.
"Rory ti posso chiedere un favore? Scendi dalla preside e le chiedi se possiamo fare il permesso per tornare in camera prima della fine delle lezioni?"

"Certo" abbasso lo sguardo e scendo di corsa cercando la preside. La trovo dopo 5 minuti di camminata: "Salve preside, scusi il disturbo, volevo chiederle il favore di autorizzare me ad Angy, a rientrare in camera prima della fine delle lezioni. Angy non si sente bene, penso le stia salendo la febbre."
Mi scruta fino a quando non fa un sospiro socchiude i suoi occhi crudeli e poi dice: "Sei qui da solo un anno e ti senti padrona del collegio?! Che cosa credi? Che ti permetta di fare ciò che vuoi?! Tu! " mi indica col dito e la faccia rossa e gonfia, mi fa una paura tremenda quando fa così. Fortunatamente arriva di corsa il professore di filosofia:

"Preside! Una ragazza si è appena sentita male in classe è svenuta, l'ho portata in infermeria!"
Capisco che si tratta della mia amica e comincio a correre con cuore che batte a 2000, la trovo stesa nel lettino e prima che potessi scoppiare in un lungo quarto d'ora di scuse per aver fatto tardi, mi fa cenno con la mano facendomi capire che sta meglio.

Ripenso all'affermazione della preside.. mi ha sconvolta.. chissà che sarebbe successo se non fosse arrivato il Prof... Ci penso un attimo, sono qui da solo un anno: i miei si sono separati e hanno divorziato quando io ero molto piccola, mio padre si è risposato, ma mia mamma no. Lei ha sempre avuto occhi solo per me, ma dato il suo lavoro parte sempre per l'estero. Fino all'anno scorso.. Avevo appena finito il mio terzo anno di liceo alla scuola pubblica quando il capo le obbliga un trasferimento di città. La obbliga ad andare da sola, a lasciarmi qui, con la scusa di avere mio padre nella stessa città. Abbiamo provato a farmi vivere li, ma io col suo mondo non c'entro nulla, non ci sto bene. Chissà perché è proprio lui mio padre.. mia mamma mi propose il collegio e io in lacrime dovetti accettare... i trasferimenti sono stati per me un trauma fortissimo, non volevo lasciare la mia scuola, la mia casa, i miei amici, la mia libertà.
Angy mi ha accolto nella sua camera come fossi sua sorella. Se non ci fosse stata lei, sarei probabilmente caduta in una spirale di depressione.

Siamo due persone totalmente diverse: lei è credente, io sono atea, lei è sempre stata qui, io sempre nelle scuole pubbliche, lei è molto tranquilla, io la tranquillità non so cosa sia... tante differenze che però fino ad ora ci hanno tenute unite.
Non voglio nemmeno provare a immaginare una vita senza di lei...

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