"Fammi indovinare, nuovo caso?"
"Mi sa di sì"Ormai i casi di omicidio colposo erano all'ordine del giorno, dopotutto era l'FBI, e queste cose per gli agenti Morgan, Reid, Jareau, Hotchner, Garcia, Lewis e Iodice erano ormai la pura e semplice quotidianità.
Sta di fatto però che ogni caso era un duro colpo per tutti. Insomma, erano pur sempre umani e vedere la foto di decine di persone alla settimana- spesso donne e bambini- su quella lavagna in sughero che servivano a ricostruire il modus operandi dell'assassino non era una delle scene migliori che qualcuno vorrebbe vedere di prima mattina.
Ma loro erano agenti, quello era il loro lavoro- il lavoro migliore del mondo a parere loro.
Anche se, c'è da dire che Garcia ad ogni vittima non riusciva a trattenere un piccolo conato di vomito, che nascondeva con la mano tempestata di anelli rosa mentre impugnava la sua matita- sempre rosa- con un pupazzetto in cima. La bionda era davvero improbabile come agente dell'FBI, allegra, solare e... ROSA, sempre e solo rosa. In poche parole, la classica ragazza della porta accanto, amante dei gattini e dei piccoli cuccioli sullo schermo di un telefono, e allo stesso tempo il piccolo genio informatico che avrebbe potuto hackerare anche il sistema operativo del Pentagono.Mentre la biondina spiegava le dinamiche del caso, Morgan la guardava di sottecchi alternando il suo sguardo dalla donna al tablet cercando di formulare le prime ipotesi.
Se Garcia era il genio del computer, Morgan era il migliore sul campo. Forte, alto e meravigliosamente muscoloso. Era sempre lui che arrivava per primo sulla scena del crimine, il primo che iniziava a correre cercando di catturare il serial killer in fuga- e sempre il primo a catturarlo, facendolo diventare un agente di fama rinomata.Intanto Reid si era cimentato in un monologo su tutti gli omicidi avvenuti nei luoghi in un raggio di cinque chilometri intorno al luogo di ritrovamento delle vittime- Filadelfia, Pennsylvania- interrompendo Garcia.
Reid, con la sua memoria fotografica e la sua mente fuori dal comune era uno degli agenti migliori in quel campo.
Cercava sempre di dimostrare la sua conoscenza attraverso osservazioni su qualsiasi cosa stesse elaborando la sua mente contorta- spesso inopportuni, questo è vero, ma Spencer era fatto così ed era questa una delle sue più grandi doti che gli hanno permesso di entrare nell'FBI.Intanto l'agente Jareau- detta JJ, appena tornata dalla maternità- parlava del caso con l'agente Lewis, new entry nella squadra.
L'agente Hotchner era in piedi, al capo del tavolo che studiava attentamente la vittimologia con le braccia conserte, cercando di elaborare le prime basi del profilo.
Aaron Hotchner. Il profiler più in gamba e conosciuto nel settore omicidi. Era lui il "capo" della squadra, e bisogna dire che il ruolo da autoritario gli riusciva benissimo.E infine c'era lui, Alessio Iodice, uno dei primi membri della squadra. Con origini italiane e anni di carriera militare alle spalle era una parte fondamentale di quella che ormai definivano una famiglia,un po' strana- certo- ma pur sempre una famiglia.
Quello che si trovarono davanti quel giorno era uno dei casi più strani che avessero mai visto- almeno di questo se ne resero conto in seguito.
"Due donne, entrambe sulla trentina, sono state ritrovate morte sul ciglio dell'autostrada nella periferia di Filadelfia. La prima donna, Serena Brown, è stata ritrovata due giorni fa da un camionista che viaggiava in quella zona. La seconda vittima, Jane Smith, è stata ritrovata nello stesso luogo esattamente un giorno fa" iniziò Garcia facendo scorrere le immagini con il piccolo telecomando sul monitor davanti al tavolo in legno.
"Ci sono dei segni sui polsi e sulle caviglie, sono state legate per più di otto ore" continuò JJ.
"Non ci sono segni di violenza sessuale, ma di lotta e portano una leggera lesione sulla clavicola sinistra. Per prenderle avranno utilizzato un taser- continuò la biondina- forse per mancanza di forze. Molto probabilmente è una donna."
"Ci sono segni di tortura sul dorso e sul volto. Prima di ucciderle l'SI deve averle torturate per almeno dodici ore" aggiunse Reid indicando i segni che avevano entrambe le vittime sul corpo.
"L'SI deve averle portare lì durante la notte. Ma perché correre il rischio di essere visto in un luogo così frequentato da automobilisti e camionisti." Chiese retorico Iodice continuando a fissare il suo tablet.
"Non lo so, ma lo scopriremo. Il volo per Filadelfia parte tra mezz'ora." Rispose deciso Hotch.Partirono per quella grande città non sapendo in realtà che quello non sarebbe affatto stato un caso come tutti gli altri.
***
"Hey tu, hai bisogno di un passaggio?"
Quella domanda la ragazza sul ciglio della strada, sotto la pioggia di Filadelfia, la sentì appena. Una macchina le si era avvicinata suonando più volte il clacson e accendendo i fari a intermittenza.
Quella domanda proveniva dal lato del guidatore. Un ragazzo biondo si affacciò per vedere meglio la ragazza che aveva davanti.
Genn Butch. La macchina aveva scritto questo nome su una targhetta appoggiata sul cruscotto.
La ragazza, dapprima esitante, rispose con un "sì" flebile annuendo con la testa."Dai sali" le disse Butch facendole cenno con la mano di salire nei sedili posteriori, guardandola in un modo che si potrebbe definire malizioso e inquietante.
La ragazza non ci pensò due volte e salì in quella macchina vecchia e trasandata, dopotutto, pioveva a dirotto e c'era un freddo non indifferente.E poi, cosa mai sarebbe potuto succedere?
Quello che la ragazza non sapeva, è che sarebbe stata la terza vittima e niente e nessuno- almeno così pensava- avrebbe fermato Butch nel suo intento.
~~~
Note:
Heilaaaaaa
Eccomi qui con una nuova long.
Lo so, sono stana perché pubblico sempre cose nuove quando non riesco a portare avanti quelle che ho già ma dettagli...
Avevo questa idea in mente da un bel po' e considerando che Criminal Minds è la mia serie preferita in assoluto- per questo non mi sono distaccata troppo per quanto riguarda i personaggi- dovevo per forza scrivere una cosa del genere.Non vi prometto costanza negli aggiornamenti perché questa storia è davvero complicata da scrivere (non so nemmeno se questo prologo mi sia venuto decentemente, e scusate se è venuto un po' corto), però la continuerò comunque perché adoro l'idea.
Detto questo fatemi sapere se vi piace questa nuova ff.
All the love. xx
Fede.

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Into a dark mind.
FanfictionAlessio è un agente della più rinomata squadra omicidi dell'FBI. Dopo anni di intensa carriera, di casi particolari ne ha visti parecchi. Ma quel caso è diverso. Con quel caso forse avrebbe imparato che non tutti i serial killer sono dei mostri da...