2. Capitolo

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Dopo la morte di sua nonna, in famiglia arrivo una bella notizia, la mamma di Alaska era in attesa di un bambino, incredula,ma lo era. Alaska all'idea della nascita del suo fratellino, perdeva il controllo e urlava di goia, ricordo che usciva da scuola e lo urlava a tutti, ogni giorno, felice per questa notizia. Col passare del tempo notava che la mamma cambiava spesso umore e iniziava ad urlare per ogni cosa, e non sapeva darsi spiegazioni, ma cercava di non dare peso a quel periodo. La nascita del piccolo Andrea arrivò e tutti ne erano felici, ma non tutto andò come previsto o meglio come Alaska si aspettava, la mamma era peggiorata giorno dopo giorno e i giorni cattivi superavano quelli buoni così da non lasciare del tempo a tutte quelle piccole cose che ad Alaska facevo stare bene, i giorni sembravano pesanti e troppo brutti per una bambina che non sapeva tanto di quello che la vita portasse. Spesso accadeva che Alaska trascorreva i suoi giorni fuori casa, dalla sua migliore amica Julia, e proprio lì le sembrava che il tempo le stava regalando qualcosa di sempre più prezioso, una persona con cui parlare, anche delle cose più banali. E così per Alaska non esisteva altro ché, Julia, la persona che le faceva dimenticare tutto e che la faceva sentire a casa e di nuovo al sicuro come faceva un tempo dai suoi nonni e casa sua.

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