Un alone eterno.

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Ora capisco quando gli innamorati dicono che avrebbero preferito non esserlo mai; si soffre, vuoi scriverle, ma non hai il coraggio, ti fai dei complessi mentali più grandi dell'Asia, fissi la chat magari con scritto degli "ehi, come stai?" che non hai la forza di inviare, continui ad osservare i suoi "online" e "ultimo accesso oggi alle ...." È stressante e snervante non avere il coraggio di inviare anche solamente un "ciao".
Ma l'amore arriva dal nulla, a volte servono giorni, mesi, addirittura, per rendersene conto, altre volte invece lo si capisce subito, appena incroci il suo sguardo ti senti bene, ti senti sollevato, pensi che ti abbia notata, però, subito dopo, arrivano le paranoie ed è lì che viene il brutto: i complessi fanno alzare l'ansia e l'ansia, da mandar via, è difficile perché ti prende e ti avvolge, come dentro una bolla.
Rendersi conto di essere innamorati è come ricevere uno schiaffo diretto, subito non senti dolore, ma dopo poco, inizia il bruciore.
Hai due possibilità successivamente, la prima: ti fai coraggio e le scrivi, giusto per iniziare a conoscerla.
La seconda: la dimentichi con la consapevolezza di non scordarla mai del tutto, perché innamorarsi è come dell'inchiostro nero su una maglietta bianca, sai che non sarà più possibile farla tornare bianca come prima, resterà sempre quell'alone un po' più scuro.

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