A Lei.

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Io non so come sei, non so la tua storia, non so cosa o come hai vissuto.
Tutti abbiamo una storia e vorrei conoscere la tua.
All'inizio di questo percorso con teatro, la prima volta che ti ho vista, ho pensato "è bella e timida", ma poi non ti ho più calcolata molto, un po' perché eri sempre con la tua amica, un po' perché hai quell'aspetto da "odio tutti" e quindi avevo quasi timore ad avvicinarmi troppo.
Nell'ultimo mese, ti ho conosciuta meglio e mi sei piaciuta, nei modi di fare dolci ma un po' freddi, nella tua simpatia che è unica.
Forse nascondo il mio essere, tra un po' di virilità, inciviltà e la mia cortesia che veramente non ha limiti: potrebbero lacerarmi in due, ma se tornassero perdonerei sempre.
Forse sono ingenua, forse, nonostante sappia che tutti sono crudeli, mi illudo del fatto che nel profondo c'è della bontà in chiunque.
In realtà non è così, perché sono tutti stronzi.
Non so come arrivare al succo del discorso, è imbarazzante, vorrei lo capissi tu, senza dover farti leggere quelle parole che mi fanno sentire fragile, quando non voglio apparire tale, ma così farò, ti voglio pregare di capire la spiegazione.
Spero si capisca. Se sei arrivata a pensare ad un'utopia(per te), ma sei insicura, probabilmente la risposta è quello che stai pensando.
Sei estrosa e questa è una delle cose più belle che ci possano essere in una persona, simpatica e unica sono parole banali, ma per me, ogni parola ha un peso, fatico a dire quanto tengo ad una persona.
Vorrei poter provare a consolidare qualcosa, ma sono io e non credo in molte cose.
Un cuore che in molti hanno e vogliono riempire; probabilmente il mio ci potrebbe provare, ma non so quanto tu sia disposta perché non ti capisco, perché non ti conosco bene.
Si può imparare, si ci può conoscere, si ci può provare.
Sei disposta?

I'm not an Artist, but this is my Art.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora