Mi giro quattro o cinque volte nel letto, ma non prendo sonno... Non so cos' è ma non riesco proprio a continuare a dormire, guardo l' ora, sono le sette e mezzo. A questo punto tanto vale farmi una corsetta. Metto un paio di pantaloncini, una canotta nera con il cappuccio sulla testa e un paio di puma da calcetto.
Uscendo prendo chiavi, cuffie e telefono, scendo e nascondo le chiavi sotto un vaso, metto le cuffie e faccio partire le canzoni a caso. Non so dove andare quanto correre o perché, voglio solo farlo, in questa settimana sono successe un migliardo di cose, ho conosciuto quella ragazza e sono riuscito a trovarla, ho iniziato ad allenarmi ed altre cose, ora devo scaricare tutti i miei pensieri.
Arrivo in fondo al paese e controllo il telefono, 8:30 ho corso per quasi tre quarti d'ora girandomi tutto il paese.
Ora mi rilasso un po', a cento metri da qui c'è lo stadio cittadino, penso che andrò lì.
Arrivo scavalco la rete e mi lasciò cadere sui gradoni, gli stessi dai quali ho visto la squadra cittadina ogni domenica giocare, gli stessi dove mi sono fatto il primo cannone con i miei compagni e gli stessi dove ogni capodanno andiamo a fare baldoria. Solo al ricordo mi scappa da ridere, sono passati anni ormai, la nostra squadra la seguiamo quando si può e non abbiamo più il sogno di giocarci, le bombe sono cose passate da tempo e i capodanni ora sono solo birra e sigarette. Torno a casa e sono le 9:30 quasi non ci credo, la casa è ancora priva di rumori, solo ora ricprdo che i miei nonni sono andati dai miei zii e torneranno stasera, cosi chiamo Erik, Nando, Ciro e Vincenzo e organizzo una spaghettata tra di noi.
Per le 12:30 arrivano tutti, io e Vincenzo prepariamo un po' di spaghetti al pomodoro e vediamo cosa fare oggi.
N•"Allora che si fa oggi pomeriggio?"
E•"Devo andare a rompere il culo ad uno zingaro ci siete?"
S•"Scusa frate, sai quanto voglio esserci ma non penso proprio che oggi riuscirò a venire."
C•"Non ti sei mai perso una rissa, hai la febbre per caso?"
S•"No, ho una questione più urgente"
N•"Cos' è più urgente di coprire il culo ad un tuo amico?"
S•"Avete presente quella ragazza con cui ho ballato in discoteca?"
Tutti mi guardano con una faccia sospetta, a parte Erik nessuno sa che mi ha scritto, ma ancora nessuno sa che ci esco
S•"Beh ecco... Mi ha scritto e... Oggi esco con lei"
C'è un attimo di silenzio, Ciro ha gli occhi strabuzzati, Vincenzo resta spiazzato, Nando si porta le mani alla bocca ed Erik mi lascia solo uno sguardo. Poco dopo mi arriva una pacca sulla schiena da Erik che si complimenta con me e ride a più non posso, Nando continua a guardarmi ma sorride, Vincenzo ride e si copre la faccia con le mani e Ciro si unisce a Erik nei complimenti.
C•"Come hai fatto?"
S•"Tra sonno e stanchezza mi è uscito un vogliamo fare due passi domani? E lei ha detto di sì."
N•"A che ora hai l' appuntamento?"
S•"Gli scrivo e glielo chiedo, non so neanche dove"
C•"Fallo subito o prenderà qualche altro impegno"
E•"Ok gli deve scrivere ma ora pensiamo a vestirlo, vatti a fare la doccia io le scrivo mentre Nando e Vincenzo scelgono una maglia e un pantalone."
C•"E io?"
E•"Tu prepara a Samu qualche drum non credo avrà tempo da perdere a rollare"
Fumiamo una sigaretta sul balcone e i miei amici mi danno qualche consiglio, poi mi butto sotto la doccia e comincio a pensare. "Chi sa, forse sarà come Marina, tre anni insieme e dopo di che mi viene a spezzare il cuore dicendomi che per lei era solo un gioco, o forse come Valeria, due mesi e poi puff ha creduto a delle amiche che mi odiavano e mi a lasciato, o come Anna, Vabbe l'ho lasciata io, ma sii un minimo intelligente, non mi insultare alla cazzo di cane".
Non so come sarà, spero solo che non sarà peggiore di queste ex. Finisco la doccia e vado in camera, Nando e Vincenzo hanno gusto, mi porgono un paio di jeans celesti chiaro, e una maglia grigia con il cappuccio. Nando mi aggiusta i capelli nel bagno mi fa la solita acconciatura prima mi porta i capelli a destra e poi sempre da lì gli porta dietro. Erik mi avvisa che alle 16 devo stare al entrata di Arielli e sono le 14 e 45 quindi ho tutto il tempo, fumo un ultima sigaretta mi metto in moto saluto tutti mi becco le loro battute e parto.
Arrivo alle 16:05 un po' di ritardo ma vabbeh, mi guardo in torno cercandola, la vedo vicino al cartello col nome del paese, ha una felpetta nera con la zip, una maglia bianca semplice, un paio di jeans e delle convers bianche. Ha messo dei vestiti semplici ma è comunque bellissima, la saluto e si avvicina, mi saluta anche lei dandomi un dolce bacino sulla guancia.
S•"Dove vogliamo andare signorina?"
A•"Non lo so, dove vuoi andare?"
S•"Conosco un bel posto vicino al mio paese, è tranquillo e non ci passa nessuno ti va?"
A•"Si dai lascia la moto qui e portamici"
S•"Beh dobbiamo andarci in moto"
A•"Ho un po paura.."
S•"Tranquilla vado piano e ti do il casco"
A•"Non so"
S•"Dai su, fidati di me"
A•"Va bene"
Sale sulla moto e mette il casco, mi abbraccia e già mi sento felice
S•"Reggiti"
Parto e vado abbastanza piano ma accelerò ogni tanto per mette un pizzico di paura, cosi facendo mi abbraccia più forte.
Arriviamo e le mostro il posto spiegandole alcune cose.
S•"È un vecchio ponte, è stato eretto all'epoca dei romani e durante la seconda guerra mondiale l' hanno bombardato e ora è inutilizzabile. Però è sempre bello, e in più e tranquillo"
A•"È un bel posto dai"
È un po fredda, sembra che non gliene importa ma la scioglierò, cominciamo a parlare del più e del meno e passano le ore, riesco a farle uscire qualche sorriso e qualche risata, dopo un paio di ore mi guarda in silenzio prima di parlare
A•"Mi dispiace ma devo andare"
S•"Non puoi restare un altro po?"
A•"Vorrei restare credimi ma... Non posso"
S•"Vabbe dai saliamo"
Torniamo alla moto e la riporto al suo paese, quando arriviamo dice che ha altri cinque minuti e allora ne approfitto.
S•"Usciremo sabato prossimo?"
A•"Si dai, mi sono divertita oggi è sono stata bene"
S•"Allora mi daresti il tuo numero?"
A•"Il numero non ancora, ma un abbraccio si"
Mi abbraccia e mi stringe forte e faccio lo stesso, mi sento così bene, quasi in paradiso, abbiamo le teste così vicino... Mi giro un po... Provo a baciarla ma si tira in dietro
A•"Ma cosa fai? Ahahah"
S•"Ti dispiace se ci riuscivo?"
A•"Bho ahahah"
Faccio una risatina e la lascio andare, mentre si allontana la guardo e comincia a mancarmi ad ogni passo.
Risalgo in moto e chiamo Erik, tanto sono le otto quindi non ancora cominciano la rissa, gli chiedo dove si trova e mi dice che stanno a Lanciano a cercare quegli zingari. Parto immediatamente così posso aiutarlo e finire questa giornata in modo perfetto.
GRAZIE PER SEGUIRE LIVE TO FIGHT E SCUSATE PER GLI ORRORI GRAMMATICALI.
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Live to Fight
ActionQuesta è la storia di Samuel, un ragazzo con una vita complicata, che spera di ritrovare una vita normale grazie allo sport che ama