(•6• seconda parte)

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Arrivammo a casa, nessuno disse una parola. Justin buttò la pistola sul tavolo dirigendosi di sopra col bracco sanguinante "vengo a curarti" disse la gallina "lasciami in pace" disse salendo le scale "ma..." Luke la interruppe "sa fare da solo non aggravare la situazione". Ma che cazz? Era una ferita profonda! Questi stanno male. Andai in camera mia proprio come fecero tutti andando nelle proprie. Mi cambiai per poi sedermi sul letto.

C'era qualcosa che non andava in me, mi rialzai guardandomi allo specchio "ok non me ne frega un cazzo se ce l'ha con me" detto questo aprii la porta dirigendomi al terzo piano, dove si trovava la camera di Justin. Oddio lo sto facendo davvero? Esitai un attimo davanti alla porta, chiusi gli occhi e prendendo un respiro profondo aprii di scatto la porta, che grazie a dio era aperta. Lo trovai seduto sul letto mentre si reggeva la ferita è fissava un punto indefinito della stanza. Quando si rese conto di non essere solo alzò lo sguardo fissandomi "che vuoi?" Chiese irritato, mi girai chiudendo la porta "hai un braccio che sanguina e tu stai a fissare il pavimento?" Chiesi sarcastica "ma che cazzo te ne frega e ora fammi il piacere di sparire" lo ignorai avvicinandomi, sotto il suo sguardo attento spostai la sua mano per vedere la ferita "cazzo" Vic aveva mirato bene e la ferita era anche abbastanza profonda "falla finta di giocare alla bella infermiera di sto cazzo" "oh sta zitto cristo" andai in bagno prendendo disinfettante, cotone e delle pinzette tornando in camera "che vuoi fare?" chiese alzandosi mi avvicinai mettendo una mano sulla sua spalla e ributtandolo sul letto "sta giù idiota" tentò di rialzarsi ma lo impedii sedendomi a cavalcioni su di lui "a mali estremi estremi rimedi Bieber" accennò un piccolo sorriso "quanto cazzo sei testarda?" Chiese appoggiando le sue mani sui miei fianchi "stai zitto" alzò gli occhi al cielo sbuffando, presi le pinzette avvicinandole al braccio "questo farà male" dissi semplicemente "come se ti dispiacesse" rispose sarcastico, sorrisi affondano le pinzette per poi estrarre il proiettile "cazzo" urlò stringendo i denti "su via quante storie" risi prendendo il cotone col disinfettante, lo passai delicatamente sul braccio alzando lo sguardo per beccarlo mentre mi fissava "perché lo stai facendo?" Chiese per una volta calmo, oh Gesù questa me la
scrivo "non lo so nemmeno io" risposi sincera "ammettilo ti sei preoccupata" sorrise malizioso, alzai gli occhi al cielo ignorandolo concentrandomi sulla ferita, la quale fasciai "fatto" cercai di rialzarmi da quella posizione, non favorevole agli ormoni diciamo, ma due mani mi bloccarono prima che potessi farlo "mi piace questa posizione" pervertito "a me no quindi saresti pregato di mollarmi" dissi guardandolo a pochi centimetri da me "perché devi fare sempre la difficile" chiese sbuffando "be perché forse lo sono?" Chiesi sarcastica "non con me" rapidamente cambiò posizione, ora mi trovavo sdraiata sotto di lui. Ok ricordatemi perché non lo fatto morire dissanguato? "Justin lasciami stare" dissi mettendo le mani sul suo petto per allontanarlo "ti odio" disse spostando le mie mani "anche io" risposi guardandolo negli occhi "se fosse vero ora saresti in camera tua a farti i cazzi tuoi come gli altri" colpita e affondata, in fondo era vero sennò non sarei venuta qui "che c'è ti ho spenta Clark?" Chiese sorridendo, guardai il suo sorriso e devo dire che era una delle cose più belle che avessi visto, ed era raro vederlo sorridere, rialzai lo sguardo guardandolo tornare serio, continuai a stare zitta.

Non so per quale stupido motivo non stavo rispondendo a modo mio, yuu Lauren svegliati "dire che sei bella è poco" accarezzò la mia guancia mantenendo i miei polsi fermi solo con una mano, aggrottai le sopracciglia "Bieber che fa complimenti? posso morire in pace" risi "potresti mollarmi i polsi?" Chiesi guardandolo "se lo faccio mi impedisci di fare questo" diede un bacio sul collo "questo" uno sulla mascella "e questo" avvicinò le sue labbra alle mie, ma prima che il peggio potesse succedere "Jusy fammi entrare" lo vidi strizzare gli occhi "cazzo" tirai un sospiro di sollievo mentre lasciò i miei polsi, alzandosi "divertitevi" dissi andando verso la porta senza guardarlo "tu che..." La interruppi bruscamente "sta zitta per favore" mi diressi verso le scale andando in camera mia "questo non va bene, non va affatto bene" devo stargli alla larga ho qui finisce male...per tutti.

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