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*Evans nella foto😍*

Pov. Lauren

Erano ormai passate due settimane della sparatoria e tutto sembrava essere tornato alla normalità. Per quanto si potesse chiamare normalità. Mi alzai a fatica vestendomi per andare a scuola, la sfortuna di avere 17 anni. "Buongiorno" dissi entrando in cucina "giorno" disse Luke dandomi un bacio sulla guancia "vieni con me?" Disse aprendo il frigo "si anche perché devo vedere delle cose nella moto che non mi tornano" corrugai la fronte prendendo qualcosa da mangiare veloce "cos'ha che non va?" Chiese Ryan rubandomi la merendina "ehi era mia quella" dissi schiaffeggiandoli una mano "probabilmente ha sfondato il motore a forza di farci modifiche" disse Justin indifferente, sbuffai prendendo il giacchetto "è la mia moto quindi faccio come mi pare" chiusi la porta non aspettando risposta. Andai nel retro dove c'era la macchina di Luke "dove corri?" Disse Luke sorridente "non lo sopporto" sbuffai "mh non si nota" disse aprendo la macchina.

Prima ora matematica yep. "Signorina Clark sta facendo troppe assenze" sbuffai sedendomi all'ultimo banco "problemi in famiglia" dissi svogliatamente "mi dispiace ma deve recuperare un sacco di lezioni" fulminai la prof con lo sguardo "le abbiamo affidato Celine Gomez che è all'ultimo anno, ed era più che felice di farle recuperare cose che lei ha già fatto" oh Gesù "scusi ma i miei voti sono più che buoni" lo sguardo di Luke era puntato su di me, Celine era teoricamente una mia nemica. Merda "non sono abbastanza! vada ora la signorina la sta aspettando fuori" sbuffai "rompi coglioni"
"come scusi?" Sorrisi falsamente "buona giornata adorata professoressa" dissi sbattendo la porta. "Cogliona faresti meglio a venire a scuola" rise Celine prendendomi a braccetto "oh be si rischio di morire ogni giorno e quando torno a casa dico: ma si facciamo matematica" alzai gli occhi al cielo entrando in biblioteca "Luke ha detto qualcosa?" Chiese preoccupata "Celine ti sei offerta di aiutarmi secondo te è felice?" Dissi sedendomi "mi ero dimenticata che eravate nello stesso corso, sorry" disse appoggiando i libri "va be, che devo fare?" Celine sorrise "nulla, ti ho diviso tutti gli appunti, appena hai un compito fai foto e ciao" sorrisi battendo le mani "grazie a dio" "aaaalllora" sapevo che non era matematica il problema "che c'è Celine?" Chiesi leggendo qualche appunto "che cosa sta succedendo in quella casa?" Chiese arrivando al punto "di che cose stai parlando?" Dissi alzando lo sguardo "quando Vic ha sparato a Justin cosa hai fatto?" Evitai il suo sguardo "cose che faccio sempre" dissi quasi sdraiandomi sulla sedia "quindi sei stata tu a curare la ferita?" Annuii facendomi una coda. Vidi Celine guardarmi in silenzio "che dovevo fare? Mollarlo li mentre il braccio grondava sangue?" Dissi mettendomi una mano sul volto "Lauren il problema non è curarli il braccio" fece una pausa "è il non passare dalla recita alla realtà senza che tu te ne accorga" sbuffai guardando verso l'alto "nessun pericolo" dissi seria "il pericolo c'è e vive con te" disse appoggiandosi con le braccia incrociate alla sedia "si l'uomo nero" risi sarcastica "l'uomo che può prendere il tuo cuoricino è peggio dell'uomo nero fidati" quasi mi strozzai con la mia stessa saliva "Celine ma che cazzo stai dicendo?" Chiesi guardandola male "Lauren non lo dico per farti incazzare" fece una pausa cercando il mio sguardo "anche le persone più forti, fredde, mettila come vuoi, hanno sentimenti " alzai gli occhi al cielo "stiamo parlando della persona che meno sopporto sulla faccia della terra o meglio che odio a morte?" dissi ovvia "tra odio e amore la linea è sottile" disse alzandosi e prendendo i libri "soprattutto se l'amore sta usando l'odio come scusa" mi diede un bacio sulla guancia mollandomi in quella biblioteca dove stavo per avere una crisi di nervi.

Mi alzai al suono della campanella, avevo solo palestra e poi mi sarei subita il terzo grado da Luke e chiunque della banda fosse in questa scuola. Improvvisante una braccio bloccò la mia vita facendomi girare "che ci facevi in biblioteca con quella?" Tirai un sospiro di sollievo quando notai Justin davanti a me "che fai mi segui?" Alzai gli occhi al cielo "rispondi" "si è offerta di darmi ripetizioni" sbuffai, alzò un sopracciglio "Parlaci tu con la stronza di matematica" dissi girandomi e andando via. Dopo i discorsi di oggi non avevo voglia di avere discussioni con lui.

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