Un sorriso inaspettato

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Ieri ci hanno annunciato che da oggi inizieremo a frequentare la scuola di pomeriggio, dalle due alle sei/sette per tre settimane perché non ci sono classi sufficienti.
Sta mattina mi alzo presto perché devo studiare storia, è uno stress studiare la mattina perché il pomeriggio sei stanca e non segui bene la lezione. Alle undici mangio e all'una prendo il pulman SOLA perché Giovanni fa la mattina.
Nel pulman ascolto Marco Mengoni e mi rilasso, il viaggio non dura molto ma il pulman è vuoto e mi sento sola, appena scendo vedo che Pia non è ancora arrivata, ma al suo posto vedo che c'è Maria.
《Ciao Mari, ma Pia?》e le do due baci rapidi.
《Maria è al tabbacchino e ha detto di raggiungerci. C'è anche Peppe con la sua ragazza.》no, io non voglio andare li sono già le due è tardi e ci prenderemo il ritardo, ma a lei non le importa e mi trascina via.
Arriviamo al tabbacchino e Peppe mi saluta con due baci, anche la sua ragazza che si presenta.
《Piacere io sono Lucy, tu sei Sammy?》come fa a sapere il mio nome?!
《Sì sono io.》è una bella ragazza più alta di me e molto magra, con i capelli marroni e gli occhi troppo truccati verdi, sembra simpatica ma Peppe non la sopporta.
Ci avviamo a scuola con dieci minuti di ritardo. Entriamo di fretta in classe che la prof.di tedesco ha già iniziato a spiegare. Sono la prima ad entrare dico un Buongiorno ma la prof mi ferma e ci rimprovera.
Non sono mai arrivata così tardi e non ho mai preso un rimprovero del genere, se resto con loro penso che mi influenseranno molto e da buona e tranquilla ragazza diventerò con la nomina e cattiva e non conoscerò nessuno. Mentre la professoressa spiega Maria mi dice che se starò con loro faremo ritardo quasi tutti i giorni e scoppia a ridere ma io le faccio un mezzo sorrisetto ma non ne sono nemmeno convinta. Una lacrima di rabbia sta per uscire dal mio volto ma mi trattengo,non voglio fare brutta figura.
Appena finisce la prima ora c'è un ora buco e facciamo quello che ci pare, io me ne sto per i fatti miei perché non voglio vedere nessuno, anzi nessuno ha ancora provato a relazionare e penso che se resto con queste due tizie non concluderò nulla.
Tutte le ore sono assente mentalmente e non parlo con nessuno, nessuno si accorge che sono in classe, anche Peppe non riesce a tirarmi su di morale.
Finite cinque ore usciamo e per fortuna l'aria è ancora tiepida e riesco a stare con la felpa.
Vado alla mia fermata e aspetto un'ora li che arrivi il pullman, ho un po' di compagnia poi resto sola e mi metto sul muretto seduta con la musica ad alto volume per cancellare dalla mia memoria l'accaduto.
Tutto ad un tratto mi arriva un messaggio da Francesco:
《Il tuo sorriso è così bello che mi mette felicità.》oddio e mo che gli rispondo, divento rossa per l'emozione anche se nessuno può vedermi, lo rispondo e iniziamo a messaggiare.

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