Che delusione

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Sono due giorni, due fottuti giorni che nè Peppe e né Francesco si stanno facendo sentire. Cosa succede? C'è qualcosa che non va?
Sono due giorni che vado a scuola svogliatamente e controvoglia, Franky e Dora sanno tutto e mi hanno detto di pensare di più a Peppe e lasciare perdere Francesco perché è una perdita di tempo, loro lo conoscono da più tempo di me. Sta mattina sono con Alexia a fare shopping per perdere tempo. Andiamo in un bel negozio e ci proviamo di tutto per divertirci. Tra vestiti, jeans e felponi abbiamo creato un casino alla fine abbiamo divertito tutti e ho preso una felpa a fiori nera che è la mia preferita ora e un maglioncino verde di lana per il freddo che verrà. Anche con Alexia parlo di tutto l'accaduto e da buona amica che è mi ascolta e mi sta accanto. Anche lei è dell'opinione che dovrei lasciar perdere Francesco. Dopo questa mattinata sono pronta per iniziare una buona giornata di scuola senza parlare né a Francesco e nè a Peppe.
Arrivo saltellando in classe e saluto tutti con il sorriso più bello. Tedesco ha portato il primo compito  e mi fa rimanere di botto.
《Cicco venga qui per favore!》e ora cosa succede.
《Ecco il suo compito, l'ho studiato molto bene e mi chiedo come abbia fatto a prendere questo voto, parla e scrive molto bene il tedesco mi chiedo se sei mai stata lì?》
《Nove, oddio grazie non merito così tanto, in realtà sono due anni che lo faccio e mi piace molto!》
《E si vede che sei portata. Complimenti!》arrossisco e ringrazio la prof.
Tutti sono felici di me perché poi devo aiutare i più deboli.
All'ultima vado in presidenza a fare il permesso sennò non mi trovo con il pulman. Usciamo tutti stanchi e vedo davanti il cancello una ragazza bionda e magra che aspetta qualcuno, poi tutto d'un tratto vedo che è Peppe l'aspettato e appena lo vede gli salata addosso e Peppe la bacia, alla vista di tutto questo e al pensiero dei messaggi dolci che da grande stronzo mi scriveva scoppio a piangere e mi dimentico di tutto e come grande scema perdo pure il pulman!
Chiamo a casa per avvisare che torno tardi e mi preparo alla predica di mia madre.
《Ma che cavolo! Più attenta non puoi stare! Mo te la vedi tu con tuo padre eh!》non ho quattro anni che non so stare attenta a me è successo pace, mi siedo al muretto come sempre e aspetto che questo pulman arrivi, ma il tempo non passa mai. Per ingannare il tempo mi metto le cuffie e scoppio a piangere con la musica deprimente. Che presa a male, non lo facevo così Peppe, così bugiardo e tutte quelle frasi dolci e carine, ha lasciato la ragazza per me e ora?! Non so più cosa pensare....che delusione prima Francesco che non mi parla, poi Peppe che mi illude, il pullman che perdo, mamma che a casa mi fa un cazziatone e a proposito sono in punizione per un mese! Ora non me ne frega più di nessuno è sempre tutta una fregatura.

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