Blog del 25-11:

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Un'altra giornata di grigia noia è iniziata. Non so perché, ma ritengo che l'inverno sia la stagione che più odio, mi mette di cattivo umore. La giornata non promette nulla di buono: a quanto pare ho due compiti in classe ed un'interrogazione. Fortunatamente la scuola non è un problema, ho sempre preso dei bei voti.
A proposito, il mio nome è Sarah, Sarah Moriarty e scrivo questo blog per cancellare la noia dalla mia vita e per dare sfogo alla mia più grande passione: la scrittura.
A quanto vedo dalla mia fitta agenda, domani devo accompagnare la mia cuginetta di cinque anni al circo, in quanto il mio caro fratello James, di due anni più grande di me se n'è lavato le mani dicendo:
- Io le ho regalato il gattino che tanto desiderava, ora tocca a te farle un regalino.
Oh James, il mio caro fratello, a volte lo vorrei strozzare, anche se in fondo, ma in fondo in fondo ci vogliamo bene.
***
Sono nel bus, direzione:casa. La mia giornata scolastica è finita. Sono seduta come al solito vicino al finestrino e ho affianco mio fratello che mi racconta ciò che ha fatto oggi, almeno fino a quando non vedrà qualche suo amico e se ne andrà dicendo la solita frase cioè:" Scusa Sarah, ho visto un amico che mi aveva chiesto i compiti. Vado e torno."
Ovviamente non tornerà. Ho deciso farò i compiti ora così questo pomeriggio potrò uscire e fare un giro per le librerie di Londra. Molti mi definiscono asociale ed ossessionata dai libri. Non mi importa cosa pensino di me le persone. Perfetto, ho finito i pochi compiti che avevo per casa e sono arrivata a destinazione. Scendo dal bus e davanti alla porta di casa c'è mia madre con le braccia incrociate sul petto e la..sua tipica espressione " Ricordati che..."
- Ciao ragazzi. Sarah ti ricordi che devi riordinare la tua camera, vero?
- Si, mamma.- mento io, in quanto odio riordinare la mia camera.
- Ti ricordi che domani devi accompagnare Maryanne al circo?
- Stai tranquilla.
Sono seguite altre domande sul compito di scienze e sulla mia giornata scolastica. Ho passato il pomeriggio a leggere e a disegnare. Mio padre dice che se continuo a disegnare "con la luce poco favorevole" dovrò mettere gli occhiali. La giornata scorre lentamente e in modo piuttosto banale. Finalmente è ora di andare a dormire. James ha occupato la mia stanza, non importa, vorrà dire che dormirò in camera sua.

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