Capitolo 2

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*Chiamata Persa da Lisa*

La richiamo sperando non ci sia la segreteria, e, stranamente, risponde.
"Ehi Liz, non ho fatto in tempo a rispondere. Dimmi tutto"
"Ti disturbo per caso?"
"Stavo per riposarmi, ma tranquilla"
"Ah, scusami"
"Tranquilla, cosa volevi dirmi?"
"Io e Cloe avevamo deciso di andare a fare un giro insieme al gruppo di Parker, ti va di venire?"
"Mmm, non lo so"
"E dai non fare l'asociale. Andiamo sulla spiaggia vicino i grandi palazzi, ci divertiremo". Non sono cosí tanto asociale, solo che il piú delle volte preferisco rinchiudermi nelle mura di casa e leggere. Amo leggere e mi prende tanto, perfino da isolarmi.
"E vabene. Dimmi a che ora e dove ci troviamo"
"Yeee, -ho dovuto allontanare il cellulare dall'orecchio, me l'ha quasi traforato-  ci troviamo al chioschetto dei gelati alle 17.30. A dopo"

Chiudo la chiamata ed imposto una sveglia per le 16.30, un'ora di tempo sarà piú che sufficiente per prepararmi. Finalmente mi butto sul letto e chiudo gli occhi.
Cado in un sonno profondo da subito.

*Bip bip* 16.30
Mi alzo e rimetto in ordine il letto. Fa ancora caldo, quindi deciso di indossare un paio di shorts di jeans e una magliettina semplice. Do una rinfrescata al viso e metto un pó di matita e di mascara, qualcosa di semplice. Non ho mai usato trucchi complicati e che riempiono tutta la faccia. Penso che una ragazza acqua e sapone sia molto meglio di una che ,di suo, in viso, non abbia nulla.
Lego i capelli in una crocchia disordinata e prendo uno zainetto. Per sicurezza, nel caso avessi freddo, afferro una felpa lunga e la infilo nello zainetto e ci butto assieme chiavi, cellulare e portafoglio.

Dopo aver avvisato mia madre, esco di fretta. Non mi faccio dare un passaggio; mi dispiacerebbe scomodare i miei. Poi trovo piacevole camminare a piedi per conto mio. Penso sia rilassante pensare e guardare il paesaggio. La spiaggia è un pó lontana da dove abito, ma non mi da fastidio camminare tanto.

*17.30*
Arrivo puntuale. Lisa e Cloe sono sedute su una panchina vicino al carretto dei gelati a chiaccherare. Appena mi vedono si alzano a raggiungermi e mi abbracciano.
"Stanno per arrivare. Però c'é un problema. Ti prego non arrabbiarti" mi disse ansiosa Lisa.
"Cosa?"
"Ehm, viene anche Thomas". Okay, ora posso andarmene.

Thomas è stato il mio ultimo ragazzo, dopo di che ho chiuso.Sembrava una storia seria all'inizio, non litigavamo quasi mai, veniva a cena da me ogni fine settimana. Si comportava benissimo e i miei genitori lo adoravano. Non andavamo piú in là oltre il bacio. Non c'era nulla di cui io potessi preoccuparmi, mi fidavo.
Fino a che, l'anno scorso, durante il ballo di fine anno, l'ho trovato in una camera della casa di Liz insieme alla sciacquetta della scuola.

Ho sofferto molto, ma una bella vacanza a Miami mi ha fatto bene. A me piace risolvere cosí le cose.  Scappare dalla realtà per un pó. É verò, é da fifona, ma non ci faccio molto caso. Ho conosciuto molte ragazze simpaticissime e dei ragazzi che mi facevano morire dal ridere. Grazie a loro sono riuscita a farmi passare quel dolore che mi portavo dentro. Quando sono tornata qui a Los Angeles guardavo le cose da un'altra prospettiva. Quando me ne sono andata, Thomas veniva ogni giorno a casa mia per chiedere di me, ma i miei genitori gli sbattevano la porta in faccia solo per non picchiarlo. Mio fratello aveva giurato di tirargli quei capelli perfettamente ingellati, uno ad uno, se solo l'avesse trovato per strada o da qualsiasi altra parte. Al mio ritorno non l'ho piú visto, forse di sfuggita in qualche bar o al parco, ma non ci siamo più rivolti la parola da quando me ne sono andata. Quando ero lí mi chiamava e mi inviava messaggi in continuazione, ma li ignoravo, e alla fine se n'è fatto una ragione.

"È uno scherzo. Vero?" ero rimasta allibita. Sanno quanto io abbia sofferto. Perchè mai avrebbero dovuto invitarlo? Di sicuro non erano state loro. Probabilmente Taylor o Parker. Erano i migliori amici di Thomas.
"No. Fa parte del gruppo di Parker, sono amici stretti, come possono non invitarlo" commentó Cloe. Appunto.
"Parker l'ha gia messo in guardia, non preoccuparti. Non darà fastidio" aggiunse Liz.
"Vabene". Non mi va giú questa storia, ma ci tengo a Parker e a Taylor, sono come fratelli per me. Quindi devo accettarlo.

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