Innanzitutto, volevo comunicarvi che questo —ebbene sì— è l'ultimo capitolo di questa storia.
Non credo ci sarà un sequel, anche perché non avrebbe senso, quindi non chiedetemelo!
In più, ho creato una pagina Facebook, si chiama Feffi (perché non mi faceva mettere la 'i' davanti), perciò passate, così da essere aggiornate maggiormente e per assistere ai miei disagi live. Perché sì, farò videochat live —o come cavolo si chiamano, lol—.
P.S: a Brighton non c'è la sabbia, in realtà, ma fate finta, lmao.~
"Oh" è l'unica cosa che Louis riesce a dire, trovandosi davanti ad una spiaggia completamente vuota, fissando il sole calare lentamente. "Mi hai portato al mare"
"Già" Harry dice semplicemente, prendendolo per mano e portandolo a fare una passeggiata sulla sabbia, dopo essersi tolto le scarpe —ed aver costretto Louis a fare lo stesso—. "Ti ho portato al mare"
Il castano sorride ampiamente e "Come mai?" chiede, intrecciando le dita con le sue. "Insomma, mi sarebbe bastato anche un cinema"
"Volevo che fosse speciale"
"Vorresti dirmi che sotto sotto sei romantico?" ride il più piccolo, girandosi leggermente per guardarlo.
"Ebbene sì, anche io ho il mio lato romantico!" si ferma, giusto il tempo per tirare Louis a sé e sfiorargli le labbra lentamente, gustandosi il momento come fosse una bevanda fresca nel giorno più caldo d'estate.
Il liscio allaccia le braccia attorno al suo collo, dopo essersi alzato sulle punte, e si stringe maggiormente contro di lui. "Non mi dispiace affatto" sussurra, mordendogli il labbro inferiore subito dopo.
E da quel gesto è un attimo.
Harry si ritrova disteso sulla spiaggia, le mani di Louis sotto la sua camicia e la sua bocca costantemente concentrata a marchiarlo, a morderlo.
E non gli dispiace. Per niente.
Quindi "Mio. Solo mio" mormora, fra un respiro ed un battito perso.
Il castano annuisce appena, mentre si ferma a slacciargli i jeans.
Il punto è— Cazzo.
Chiunque potrebbe vederli. Chiunque potrebbe fermarsi e cacciarli via.
Un passante, un poliziotto, un gabbiano.
Ma non importa a nessuno dei due. No,
Si lasciano andare entrambi, si spogliano completamente, si studiano, si toccano di più ed in modo molto più lento.
Come se... Come se fosse qualcosa di più. Ed Harry lo sa, n'è certo, lo è.
Perciò inverte le posizioni e allarga maggiormente le gambe del più piccolo, accarezzandogli i fianchi e spingendosi piano dentro di lui.
E Louis... Louis non riesce a trattenersi. Si aggrappa alla sua schiena, la graffia e geme forte, in modo incontrollato, fregandosene di tutto ciò che li circonda.
Perché in fondo —in un abisso a chiunque sconosciuto— il resto non conta. Le opinioni, i giudizi, le persone, i posti, non contano.
Tutto ciò a cui vorrebbe —e sa che lo farà— prestare attenzione sono lui ed Harry.Niente di più. Niente di meno.
Quindi "Fai l'amore con me" dice a quel punto Louis, aprendo gli occhi per puntarli in quelli del riccio che "Lo sto facendo, Lou. Lo sto facendo" risponde, piegandosi un po' di più per poterlo baciare dolcemente, senza smettere di muoversi dentro il suo corpo.
Ed è così che passa il tempo, fra schiocchi di labbra bagnate, di pelli arrossate e di cuori che battono all'unisono sotto la stessa Luna, cullati dal suono del mare, delle onde che s'infrangono sulla spiaggia e sui pochi scogli lontani.
E quando "Ti amo" dicono entrambi, con gli sguardi persi l'uno nell'altro, capiscono finalmente che sì, sono nel posto giusto, e soprattutto al momento giusto.
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Snap me back ⚓︎ l.s.
FanfictionLouis fa parte delle cheerleader della sua scuola ed è popolare. Harry lo odia per questo. La matematica, però, non è un'opinione. Non per loro, almeno. [ATTENZIONE: questa storia è prevalentemente TEXT ed i capitoli saranno corti!]