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Ho nascosto due inverni dentro di me e ho una tempesta di neve nella testa. Il mio corpo sembra congelato e io sono immobile. Ogni tanto mi lascio sfuggire qualche sospiro nella speranza di riuscire ad alleviare la mia testa, il mio corpo e la mia anima. Funziona? Raramente.

Ho gli occhi chiusi, congelati. Ho paura di riaprirli e di ritrovarti nei paraggi. Hai quel crudele potere di ghiacciarmi e sciogliermi come se fosse la cosa più naturale del mondo. E io sono così stanca di questi cambiamenti, sono esausta. Questa incostanza non è qualcosa di eroico, non è divertente, bensì qualcosa di malato. Io sono malata.

Mi sento una statua ferma. Ho il cuore congelato, protetto da una lastra di ghiaccio. Voglio solo proteggerlo da mani distratte oppure da me stessa. La mia linfa vitale non scorre più nelle mie vene. Esisto, nient'altro. C'è una grande differenza tra esistere e vivere. Io esisto e basta, come se fosse cosa da poco.

Vi osservo silenziosamente, immobile. Dovrei scongelarmi? Respiro a fatica, ma respiro.

Tu, chiunque tu sia, esisti perché respirare è, per ora, gratis oppure vivi? Dai un senso alla tua esistenza? Alle tue azioni, alle tue parole, agli sguardi, alle carezze, ad ogni minima cosa?

Io mi sono presa un po' di tempo per esistere e osservarvi vivere come voi avete deciso. Mi mimetizzo in una folla di anime come fanno i fiocchi di neve tra di loro. Poi cado e mi sciolgo, la terra mi assorbe e mi nasconde, mi protegge. Prima o poi ritroverò la forza e il coraggio di spuntare dal terreno come un filo d'erba. Prima o poi sbucherò fuori e ritornerò. Per ora lasciatemi esistere a modo mio come un sospiro intimorito che esce da bocche e si disperde immediatamente nella nebbia o nel fumo. Disperato cerca di confondersi e svanire. O come un sospiro che non si allontana troppo dalla bocca da cui proviene e aspetta impaziente che il suo padrone inspiri nuovamente per reintrodursi nel suo corpo.

SospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora