3- L'anima

202 19 7
                                    

Per un attimo il buio aveva dominato completamente i suoi occhi, spegnendo persino il sensi dell'udito, non sentiva più nulla.
"Sono morto...?"
Si disse mentalmente.

-Alfred... svegliati..!

Alfred sentendo quella voce esterna non poté farne almeno di svegliarsi.
Provò ad aprire gli occhi nonostante il mal di testa che aveva iniziato a tormentare la sua mente .
Vide tutto offuscato, provò a svegliarsi meglio battendo più volte la palpebre fino a mettere a fuoco l'immagine davanti a sé.

-Dove sono...?

Era in una casa, lui appoggiato ad un divano e un designer molto diverso da casa sua che lo circondava, poteva essere sicuro che quella allora non era la sua.
Ricordava a malapena di aver salvato Arthur ma poi era svenuto.

-Finalmente ti sei svegliato!

Urlò una voce a lui molto familiare. Si guardò ancora meglio intorno notando che sulla soglia della cucina vi era Kyle, il suo ex migliore amico: Era un ragazzo molto alto e robusto dagli occhi verdi e i capelli castani, lisci come la seta, un tipo a posto insomma.

-Kyle... dove sono?
-Che domande, a casa mia.
-Che è successo...?

Si portò una mano vicino alla fronte toccando subito un punto doloroso avvolto da una fascetta.

-È questa?
-Alfred, ho assistito a tutta la scena...
sei stato colpito da una mazza per salvare quel ragazzo. Chi era?
-Oh.. Arthur... Come sta? L'hai visto?!
-Ehm... no.. Alfred, dimmi una cosa, lui ti piace...?

Il viso di Alfred per quella domanda divenne subito rosso. Non tardò a rispondere che quel rossore che colorava le sei guancie dicevano tutto.
Kyle aveva capito subito i sentimenti del suo amico, doveva ammettere che ci era rimasto subito male alla notizia, anche perché non credeva che poteva ripiazzarlo cosi dopo tanti anni di amicizia.

-Beh... dovresti dimenticarlo sai?
-Come sarebbe...?
-Lui ti farà solo del male, ti fa soffrire.
-Kyle... tu non capisci...
-Se lo ami allora lascialo andare...

Kyle per Alfred era sempre stata una persona saggia, sapeva dargli la giuste dritte e doveva ammettere che quelle parole lo avevano colpito.
Che gli stesse facendo il lavaggio del cervello? Non lo sapeva ma in un certo senso aveva cambiato i programmi di Alfred...

2 giorni dopo...

Era da ormai due giorni che Arthur non vedeva Alfred, da quella volta che gli aveva salvato la vita.
Ma cosa gli importava? Lui era cattivo no?
Era seduto sul suo letto con le ginocchia piegate portate al petto e le braccia che stringevano le gambe.
La solitudine era diventata la sua unica compagnia, non gli restava altro ormai.
-Cos'hai Arthur?
Affermò una voce dall'alto.
Arthur alzò lo sguardo notando che "colui" era tornato, il demone che gli somigliava quasi come una goccia d'acqua soltanto che lui era un Devil.
Il Devil gli si avvicina, appoggiando i piedi sull'estremità della ringhiera del letto di fronte ad Arthur e chinarsi di poco con il busto in avanti, continuando a guardarlo con quei suoi occhi prenetanti e freddi.
-Sto bene...
-Stai pensando ad Alfred?
-Cosa?! Io?! ASSOLUTAMENTE no...
Il demone si aprì in un sorriso alquanto compiaciuto. Amava combinare guai e quella che stava per rivelare né era una, tutto al fine di far diventare lui e Arthur una cosa sola, unendosi in un solo corpo se l'altro avrebbe abbandonato la sua anima pura.
-Arthur... Alfred sta con un altra persona...
-Cosa...?

Rimase senza parole a quella confessione. Perché? Non poteva mollarlo così.
Si era lasciato picchiare per salvarlo, sarebbe stato irreale che l'altro si fosse già dimenticato di lui.
Fece per alzarsi dal letto, guardando il demone da molto vicino, si capiva che lui lo amava ancora.
-Impossibile...!
Il rosso scoppiò in una risata al quanto divertita mista ad una che suonava cattiva e malvagia.
-Ah no?... Prova ad uscire allora...
Io ti ho detto che dovevi essere cattivo con lui per dimenticarlo... invece ti importa ancora.
Dopo quelle parole il demone scomparì.
Rimase ancora traumatizzato il povero inglese, il panico lo stava divorando, sudava per la paura, l'ansia che gli procurava una bruttissima angoscia capace di abbatterlo e trascinarlo nella depressione.
Arthur corse più veloce che poteva con passo deciso e felini giù per le scale, non prese neanche il giubbino, doveva correre uscendo di casa.
Corse ancora per quella via interminabile che portava ad un vico pieno di centri o bacarelle di vario tipo che come al solito era molto popolato.
Gli occhi di Arthur si muovevano come a voler scartare la gente e individuare Alfred, sapeva che se doveva uscire veniva sempre qui ma era molto difficile trovarlo.
Una risata poi attirò la sua attenzione, come confondere quella? Era proprio la risata di Alfred. Si voltò notando subito in mezzo alla folla il ragazzo ma vicino a lui c'era un altro suo amico: Si tenevano a braccetto, parevano molto felici, la scena faceva più male di quanto immaginasse, il demone aveva avuto ragione.
Il cuore del povero inglese palpitava forte, così forte e veloce che iniziava a sentirsi debole e stanco.
-Cosa succede, eh Arthur? Era impossibile vero?
La voce del demone era riapparsa alle sue spalle.
-Sta zitto! Io sto bene!
Non era vero, Arthur stava soffrendo e se soffriva al demone gli era più facile sottrargli l'anima.
Si esatto, il demone si era creato dal dolore che aveva avuto Arthur, non dolore fisico ma un male causato dell'amore che provava verso Alfred, si era approfittato della sua debolezza quando era in ospedale.
L'americano aveva continuato a passeggare con Kyle senza alcun pensiero quando in lontananza vide Arthur.
Tutta quella gente non era niente, lui lo sapeva riconoscere tra mille.
Arthur pero si teneva il petto, la parte dove era situato il cuore. Si stava sentendo male?
-Kyle... lì c'è... Arthur.
-Bene, lascialo perdere.
-Ma Kyle...

Arthur provò ad alzare di nuovo gli occhi su quella "coppia".
Alfred l'aveva visto, ne era certo che quei bellissimi occhi l'avevano guardato ma per poco che gli diede le spalle, andandosene via.

-Arthur... allora? Mi dai la tua anima?...

Chiese il demone posando le mani sulle sue spalle.

●○This Is My Devil○● ||USUK|| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora